Avrà successo l’impresa del ministro S. Giannini?
Data: Sabato, 24 maggio 2014 ore 08:30:00 CEST Argomento: Opinioni
Il
ministro Giannini ha annunciato che per fine luglio presenterà "una proposta precisa che riguarda i
seguenti punti: autonomia e governance degli istituti, valutazione
degli insegnanti e premialità, valutazione dei dirigenti scolastici".
Quattro nodi da sciogliere, in sequenza. Quattro raffinamenti dello
stesso problema. Quattro urgenze da affrontare e risolvere, per
approssimazioni successive.
Al vertice è da porre la governance che risponde all'esigenza di
condurre il sistema scolastico verso il fine istituzionale. Definiti i
traguardi e le forme organizzative si apre la questione dell'autonomia:
quali decisioni sono da assumere per orientare il servizio?
Esplicitata la dinamica gestionale, solo allora, possono essere
concepiti i mandati da conferire a dirigenti e a docenti, strumenti
essenziali per valutarne le prestazioni.
GOVERNANCE
Il canale di comunicazione che collega il parlamento al ministero è
ostruito: i modelli di riferimento dei due organi divergono.
Da un lato il legislatore che intende le discipline "strumento e occasione" per "promuovere l'apprendimento", per
"sviluppare capacità e competenze"; dall'altro lato l'esecutivo che si
ispira alla tradizione universitaria, parcellizzata e versativa.
Da un lato il parlamento che fonda le sue elaborazioni sul "principio di distinzione" per
differenziare le responsabilità di governo da quelle della direzione,
dall'altro lato il ministero arroccato nell'obsoleta visione
organizzativa lineare gerarchica.
Si rimanda in rete a "Coraggio! Organizziamo le scuole" e a
"Quale formazione per il dirigente scolastico" che mostrano la scuola
secundum legem.
AUTONOMIA
Inequivocabile l'indirizzo impresso dal decreto sull'autonomia: la
progettazione formativa, quella educativa e dell'istruzione sono la via
da seguire per promuovere e consolidare le qualità degli studenti.
La progettazione è la chiave di volta della gestione scolastica: le
risorse sono da piegare in funzione degli obiettivi.
La progettazione dovrebbe essere il lietmotiv dei Piani dell'Offerta
Formativa.
Si rimanda in rete a "L'autonomia scolastica: un'araba fenice" che
illustra l'autonomia in atto.
VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
Responsabilità primaria del dirigente scolastico è la stesura degli
ordini del giorno per la convocazioni degli organismi collegiali.
Un adempimento che, oltre a vincolare gli organi di governo al mandato
loro conferito, consente di portare a unità l'apparato.
Il ministro Giannini, nell'intervista rilasciata a lastampa, ha
focalizzato la questione quando ha affermato che intende intervenire su
diversi punti tra cui "la non
attuazione di alcuni provvedimenti legislativi anche importanti"
VALUTAZIONE DEGLI INSEGNANTI
La professionalità dei docenti si manifesta sia nell'attività di
progettazione, sia in quella di gestione dell'aula. Un mansionario che
espliciti i risultati attesi dalle diverse fasi dell'attività
lavorativa eviterà indeterminatezza e fraintendimenti.
Tra i punti salienti si ricordano la
- Definizione dei traguardi formativi per sciogliere i nodi del
rapporto scuola-società, quale membro del Consiglio di
circolo/d'istituto
- Partecipazione alla "programmazione dell'azione educativa" del
Collegio dei docenti per individuare le capacità sottese ai traguardi
formativi, per formulare ipotesi per il loro conseguimento, per
indicare le modalità, le fasi e i tempi del feed-back
- Fattiva presenza nei Consigli di classe per la messa a punto
d'itinerari unitari volti alla promozione e al monitoraggio delle
capacità indicate dal Collegio
- Interventi propositivi nel dipartimento disciplinare
- Progettazione e realizzazione di occasioni d'apprendimento per
ideare laboratori disciplinari atti a stimolare le competenze
attraverso cui le capacità si manifestano
- Documentazione del lavoro di classe
- Autorevolezza in aula
- Gestione dei rapporti interpersonali
- Impegno operativo nei gruppi di lavoro.
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it
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