Trecentomila studenti in piazza San Pietro i ragazzi sindaci di Catania incontrano papa Francesco
Data: Giovedì, 15 maggio 2014 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
L'Udienza di Papa Francesco del 10 maggio passa alla storia come la
prima grande lezione scolastica del Papa Maestro Educatore. Piazza San
Pietro e via della Conciliazione fino a Castel Sant'Angelo era quasi
una grande, immensa aula scolastica.
In trecentomila, provenienti da tutta Italia la scuola è stata presente
nelle diverse componenti di studenti di ogni ordine e grado dalla
materna alla Secondaria di secondo grado, di docenti, dirigenti,
personale scolastico e tanti genitori, anche in rappresentanza delle
associazioni Age, Agesc, Fidae, Fism, Uciim, Aimc, Anquap.
Il coordinamento provinciale dei Consigli Comunali dei ragazzi della
provincia di Catania, guidato dal preside Giuseppe Adernò è stato
rappresentato dai ragazzi sindaci di San Pietro Clarenza: Sebastiano
Volpe; Camporotondo: Sebastiano Uscenti; Tremestieri:Emanuela Nicotra e
Letizia Mannisi Vice Sindaco di San Gregorio.
Si sono aggregati al gruppo i ragazzi della classe quinta della scuola
paritaria "Insieme" di Belpasso.
Hanno partecipato all'incontro anche il vice sindaco di Camporotondo
Govanna Squillaci, l'assessore di San Pietro Clarenza Mariagrazia
Santonocito ed il consigliere prof.ssa Giovanna Pappalardo. Durante la
visita è intervenuto anche il dott. Salvatore Cambria, Presidente
del Consiglio comunale di San Gregorio.
Grande è stata l'emozione dell'incontro con Papa Francesco, le sue
sagge parole hanno dato incoraggiamento ad amare la scuola, a viverla
come luogo di incontro e di dialogo, oltre che di crescita umana e
sviluppo di competenze.
Il programma della breve visita a Roma ha consentito ai ragazzi
non solo di osservare i monumenti principali di Roma: Colosseo, Altare
della Patria, Campidoglio, Fontana di Trevi, Piazza di Spagna,
Musei e giardini vaticani, ma anche di visitare le sedi
istituzionali: il palazzo Madama, sede del Senato e il Quirinale, sede
della Presidenza della Repubblica.
L'emozione e il ricordo dalla visita resta impressa nel cuore dei
ragazzi, i quali possono scrivere nel loro diario: "io c'ero".
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
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