Parte in 6 Regioni il progetto di Opes per lo sport gratis a scuola
Data: Martedì, 13 maggio 2014 ore 07:45:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Diffondere gratuitamente in 6 Regioni la pratica di sport "minori" tra gli studenti delle scuole superiori di II grado. È l'obiettivo del progetto "14-19 Sport@Scuola", ideato dall'ente di promozione sportiva Opes e realizzato in collaborazione con 9 Federazioni sportive nazionali e con il Coni: Atletica leggera, Badminton, Canoa - Kayak, Danza Sportiva, Hockey, Triathlon, Turismo equestre, Sport orientamento, Rugby. Starter d'eccezione, oggi a Roma, il presidente del Comitato olimpico nazionale, Giovanni Malagò.
Le sei Regioni interessate
Al progetto "14-19 Sport@Scuola" parteciperanno circa 25.000 studenti in 6 regioni: Campania (Napoli),Lazio (Roma e Pomezia), Lombardia (Milano), Sicilia (Palermo), Toscana (Firenze), Veneto (Vicenza). Hanno aderito 5 istituti per ogni provincia, 10 nella provincia di Roma. In tutte le sedi potrà avvalersi del supporto delle rispettive amministrazioni regionali e comunali e dei comitati provinciali di Opes. Al centro del progetto c'è la promozione dello Sport come antidoto alla sedentarietà e alle dipendenze, vissuto con passione e senso d'appartenenza, e non come performance individuale votata all'esasperato agonismo. Gli studenti interessati potranno praticare gratuitamente alcuni dei cosiddetti "sport mediaticamente meno conosciuti": dall'Atletica leggera al Rugby, dal Badminton allo Sport orientamento dalla Canoa - Kayak all'Equitazione, dalla Danza Sportiva all'Hockey, fino al Triathlon. Nei mesi di giugno e luglio 2014, in concomitanza con la chiusura delle scuole, saranno accolti nei Centri aderenti all'iniziativa.
La via italiana ai college
A spiegare in che cosa consiste l'iniziativa è Marco Perissa, presidente nazionale di Opes: «Siamo partiti dal presupposto che l'attività sportiva abbia una forte valenza formativa e che il suo insegnamento debba essere equiparato a quelli delle altre materie previste dai programmi scolastici. Poi - aggiunge - abbiamo analizzato dati piuttosto allarmanti sul progressivo aumento del numero di ragazzi e bambini italiani che ogni anno, dopo una sola stagione, abbandonano la pratica sportiva, molti di questi addirittura già durante la scuola Primaria». Da qui l'idea di avviare un processo che «porti a un modello italiano di college, inteso come istituto scolastico in cui lo sport sia parte integrante dell'educazione» attraverso la creazione di un network che integri, senza sovrapposizioni, le competenze del Coni, delle Federazioni nazionali, dell'Opes. E che possa contare sul sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche presenti lungo la Penisola. Nel complesso sono circa 300 le associazioni sportive dilettantistiche aderenti, con 6.000 atleti partecipanti, e saranno coinvolti anche 200 dirigenti e 190 giudici di gara.
Il plauso del Coni
Alla presentazione di "14-19 Sport@Scuola" ha partecipato anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che non ha nascosto il suo entusiasmo per un progetto «mirato a favorire l'approccio dei giovani con la disciplina sportiva». Nell'evidenziare come la scuola italiana sia lontana dagli standard europei, con appena due ore settimanali di educazione fisica contro le otto dei Paesi anglosassoni, Malagò ha detto che farà la sua parte per risolvere «questa grave carenza nazionale, stanziando i fondi disponibili e sostenendo i progetti come "14-19 Sport@Scuola" che realizza un coordinamento tra tutte le componenti dello sport e avvia un processo di incremento dell'attività sportiva che nel tempo, porterà molti più giovani a far parte delle formazioni agonistiche». Concludendo con un ricordo personale: «Questa riflessione mi fa ricordare del professor Mascolo, che vedendo Pietro Mennea giocare nel cortile di scuola ne intuì le qualità e lo portò in pista a provare l'Atletica leggera: chissà quanti Mennea abbiamo perso non potendo fare educazione fisica bene in molte scuole…».

Eugenio Bruno
Ilsole24ore.com





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