«Fare la pace: i confini del mondo e le speranze degli
uomini»: un titolo che, nei giorni segnati dalla sua canonizzazione: è
il leit motiv della
5ª edizione
del Festival della Cultura, che si svolgerà dall’8 al 25 maggio.
La manifestazione, fondata da Centro Congressi, Ente Fiera Promoberg e
L’Eco di Bergamo, in partenariato con Fondazione Bernareggi,
Conservatorio, Sony Classical e altri enti, vedrà la partecipazione di
nomi notissimi del management, della sociologia, della filosofia.Uno su
tutti: venerdì 9 maggio, ore 21, al Centro Congressi, Zygmunt Bauman
che terrà una lezione che ricalca il sottotitolo del festival: «I
confini del mondo e le speranze degli uomini».
«Questa nuova edizione – ha spiegato nella conferenza stampa di
presentazione il presidente Casto Iannotta – segna un cambio di rotta
rispetto alle precedenti, con riguardo all’attuale, difficile
congiuntura economica». Un’edizione segnata da una «forte attenzione al
sociale, al territorio, ai giovani». «Si cominciava a sentire una certa
evanescenza – aggiunge il direttore artistico, don Giuliano Zanchi – e
abbiamo pensato di dirottare la manifestazione su questioni più vicine
al sentire dei destinatari, contenuti che venissero dalla realtà».
Come il ruolo del territorio e di un punto di forza come l’aeroporto:
vera «macchina da guerra» di Ryanair, colui che ha deciso più
fermamente di puntare su Bergamo è Michael Cawley, spiega Emilio
Bellingardi, direttore esecutivo Sacbo:. E sarà proprio l’ex chief
operating officer della compagnia irlandese il protagonista della
serata d’apertura, l’8 maggio, alle 21, al Teatro Donizetti. Seguirà
concerto della Filarmonica del Festival pianistico di Brescia e Bergamo.
Dell’Amore parlerà la filosofa Michela Marzano (venerdì 9 maggio, ore
18 alle Grazie), a colloquio con l’altro direttore artistico del
Festival, Vittorio Bo. Del concetto e dell’identità dell’Europa,
parlerà l’archeologo belga, naturalizzato italiano, Louis Godart,
consigliere per la conservazione del patrimonio artistico del
presidente Napolitano, autore di un recente «Omaggio all’Europa» (12
maggio, 17,30, Centro Congressi).
Sul concetto di Dignità si diffonderà, venerdì 16 maggio, ore 21, al
Centro Congressi, Michael Rosen, docente di Filosofia politica ad
Harvard. Su «Le radici biologiche ed antropologiche della convivenza»,
dialogheranno Francesco Cavalli Sforza e l’epistemologo bergamasco
Telmo Pievani (domenica 18 maggio, ore 18, Centro Congressi). Il
concetto di giustizia riparativa sarà oggetto di un incontro con
Jacqueline Morineau, uno dei primi labari di tale concezione del
diritto, cui parteciperanno, fra gli altri, Gherardo Colombo ed Agnese
Moro.
A vedere i confini umani sullo sfondo dell’universo aiuterà
l’astrofisico Marco Bersanelli (22 maggio, teatro alle Grazie, ore 21):
«I confini dell’universo e la luce delle origini». Confini che, spesso,
possono ingenerare conflitti: due testimonianze, della giornalista
israeliana Amira Hass (24 maggio, ore 15, Fondazione Bernareggi); e,
alle 18, al Temporary Lab, di Azra Ibrahimovic, superstite della
pulizia etnica in Bosnia, coordinatrice Cesvi della Casa del sorriso di
Srebrenica. Solo una minima campionatura di un programma molto denso,
oltre trenta eventi fra incontri, concerti, proiezioni, laboratori.
Ingresso gratuito, previo accredito sul sito www.bergamofestival.it
dove sono disponibili informazioni e programma completo.
http://www.ecodibergamo.it/