L’aula sperimentale Feng Shui dell’I.C. San Giorgio. Ridisegnare e ricolorare l'ambiente d'apprendimento
Data: Giovedì, 24 aprile 2014 ore 06:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
L’Istituto Comprensivo di San Giorgio di Mantova
comprende tre scuole dell’infanzia, una scuola primaria e una scuola
secondaria di I grado. Alcune caratteristiche particolari dell’I.C. di
San Giorgio possono essere riassunte nel modo seguente:
- dal 2006 è sede del CTS Nuove tecnologie e disabilità; presso
tale centro sono a disposizione materiali, software e hardware,
specificatamente rivolti a soggetti con disabilità, e frequentandolo
docenti, genitori e alunni diversamente abili, essi possono
sperimentare le tecnologie didattiche a loro rivolte prima di procedere
ad un eventuale acquisto. Negli ultimi anni ha organizzato corsi di
formazione per docenti sul problema degli alunni con DSA in stretta
collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia;
- dall’anno 2009 l’I.C. è stato più volte individuato dall’USR
Lombardia quale punto ordinante per il piano diffusione LIM nella
scuola secondaria di I grado e nella scuola primaria;
- nell’anno 2009 è stato individuato dal MIUR per il Progetto
Cl@sse 2.0 di scuola secondaria di I grado;
- nell’anno 2010 la scuola è stata riconosciuta quale 1° Centro di
eccellenza nazionale dalle Ditte Toshiba, Hitachi e Synergie ed è stato
anche inaugurato il Centro Sperimentale Tecnologie Didattiche, in
collaborazione con le maggiori aziende di prodotti informatici
nazionali ed internazionali;
- nell’anno 2010 è stato individuato dal MIUR per il Progetto
Cl@sse 2.0 di scuola primaria.
La logica di fondo che ha sempre caratterizzato e, per certi aspetti,
distinto il lavoro svolto dall’I.C. di San Giorgio è stata la ricerca
di rapporti sinergici di
collaborazione tra mondo della scuola e i produttori di software e
hardware.
Convinti che il miglior device per la scuola debba partire dalle
esigenze della scuola stessa: chi è
il miglior conoscitore delle esigenze tecniche/ didattiche se non il
docente che le sperimenta e le usa? Occorre che le ditte del
settore monitorino costantemente le necessità dei docenti, verifichino
con loro la bontà delle soluzioni tecnologiche da mettere in
produzione, le offrano alla sperimentazione nelle aule.
Tutti i più grandi produttori mondiali di tecnologie hanno da tempo
compreso tali bisogni, iniziando a creare i cosiddetti "case/history" in molti Paesi del
mondo: i tecnologi collaborano direttamente con le singole scuole, a
cui offrono gratuitamente prodotti da sperimentare, verificare,
testare, prima che siano licenziati in produzione.
Marchi tra i più famosi, come la Apple e Intel, organizzano annualmente
stage di informazione/formazione cui invitano docenti di tutti i paesi
Europei, così aggiornati sule nuove tecnologie didattiche.
Anche l’I.C. di San Giorgio di Mantova è stato scelto da partner quali
Synergie, Hitachi, Toschiba, e molti altri dealer informatici, quale
scuola di sperimentazione. Buona parte, infatti, delle dotazioni
tecnologiche della scuola, veramente notevoli per un I.C., sono frutto
della sinergica collaborazione
con queste ditte.
La nuova sfida: dall’aula sperimentale
all’aula secondo la dottrina del Feng Shui.
Il 12 settembre 2013, primo giorno di scuola del nuovo anno scolastico,
è stata inaugurata una nuova aula sperimentale: realizzato grazie ai
mutui rapporti che da anni caratterizzano la nostra filosofia, si
tratta di un luogo innovativo dove vengono sperimentati percorsi di
apprendimento con l’utilizzo di tablet, computer, schermo interattivo e
ambiente virtuale di apprendimento.
Non solo il registro elettronico, ormai da due anni attivo a scuola,
che consente di comunicare in tempo reale con le famiglie, non solo le
lavagne interattive in ogni aula, non solo computer e tablet. Anche i banchi sono stati ridisegnati e
rimodellati per consentire una didattica modulare basata sul
cooperative learning.
Tutto fa pensare che la scuola si stia finalmente rinnovando per meglio
rispondere alle esigenze degli studenti.
Abbiamo libri digitali su tablet per ridurre il peso degli zaini,
eliminando così la preoccupazione che la postura della colonna
vertebrale venga alterata dal peso eccessivo.
Le tecnologie in classe richiedono
soprattutto un nuovo modo di fare scuola, la lezione frontale lascia
spazio a metodologie più consone per un maggior coinvolgimento attivo
degli alunni.
Ciò fa capire quanto sia importante la stretta collaborazione tra
scuola e aziende al fine di ottimizzare le risorse, in un periodo in
cui quest'ultime paiono destinate alla riduzione.
Il colore
Un ambiente piatto rende piatte le
emozioni. La creatività va stimolata da subito, ogni ambiente deve
stimolare tutti i sensi. Per creare continue connessioni cerebrali è
importante che le scuole siano stimolanti non solo nella didattica ma
anche nei luoghi, negli spazi che vengono utilizzati dagli alunni di
qualsiasi età. Un cambiamento di colore è il modo meno costoso e più
veloce per migliorare l'ambiente di una scuola. Seguendo certamente
alcune regole.
Il Feng Shui significa letteralmente
“Vento e Acqua”. Nell’immaginario simbolico cinese sono questi i due
elementi fondamentali che veicolano l’energia sulla terra; l’Acqua
rappresenta la quiete e il riposo, mentre il vento è associato
all’energia e al movimento. Il dualismo rispecchia il principio dello
Yin e dello Yang: gli opposti che si attraggono e si completano,
riconoscibili in tutto il creato. In tale ottica anche lo spazio, come
ogni espressione dell’esistente, viene interpretato come la risultante
di due polarità opposte che, attraverso la loro interazione,
determinano la qualità di un luogo.
La vera origine del Feng Shui è
difficile da stabilire; certamente le sue linee di principio risalgono
a più di 5000 anni fa e i concetti su cui si fonda fanno riferimento a
libri ”sacri” della cultura orientale.
“L’analisi Feng Shui applicata
all’aula si può definire di primo livello; da subito l’aula mi è
apparsa con un’energia ferma, l’individuazione dei punti cardinali mi
ha fatto subito rilevare che la posizione del blocco scolastico è a
Nord, direzione portatrice di un tipo di energia Yin, che simboleggia
la quiete e l’assenza di “vita”. Il tutto accentuato ulteriormente
dall’uso di colori freddi che aumentano questo tipo di energia.
Ecco che quindi l’attenzione si è
rivolta a questo aspetto, un’aula scolastica deve essere
energeticamente priva di vita? La mia risposta è no; un luogo dove i
ragazzi crescono apprendendo deve essere energeticamente stimolante.
L’uso del colore secondo la teoria
dei 5 elementi, acqua, legno, fuoco, terra e metallo, il rispetto,
nell’uso del colore, delle direzioni magnetiche ed anche il
posizionamento dello stesso secondo il modello dei quattro animali
hanno migliorato la qualità energetica dell’aula, dando ad essa un
aspetto più caldo ed accogliente.”
Rossella Tonon
Il contatto con l’architetto Rossella Tonon ci ha portato a
intraprendere uno stimolante viaggio nella disciplina del Feng Shui,
approdato alla realizzazione della prima aula scolastica tinteggiata
secondo le linee dettate da tale dottrina.
Per noi è stata una sfida importante e ha visto un notevole
dispiegamento di forze da parte di numerose ditte partecipanti alla
fornitura di risorse e alla loro messa in opera.
Il progetto si è concretizzato con lo studio e la ricerca a 360 gradi
di importanti particolari,
dalle luci all’acustica, riservando un posto di rilievo all’ergonomia
dell’ambiente. Abbiamo, infatti, potuto contare sul contributo di un fisioterapista che
ha studiato una soluzione di banchi e di sedie che favoriscano la
postura corretta degli studenti.
Per poter fornire l’aula di una soluzione di facile realizzazione, e a
basso costo, ci è piaciuta molto l’idea di realizzare una serie di
mensole, progettate dal fisioterapista, da collocare all’interno
dell’aula. Il loro utilizzo è finalizzato a ridurre il carico sulla
colonna vertebrale nella gestione degli zaini, spesso di peso superiore
al consentito.
Nuovi strumenti
Nei nuovi ambienti non possono mancare strumenti di ultima generazione.
Gli strumenti tecnologici presenti nel nostro istituto sono ormai
numerosi: dalle Lim in tutte le classi, ai pc per ogni studente nella
cl@sse 2.0, ai tablet, ai risponditori, alle document camera.
Inevitabilmente, l’ingresso di tali dispositivi implica che i docenti
modifichino il proprio modo di fare didattica. Le LIM hanno sancito e
legittimato l’ingresso in aula del Web e l’ambiente di apprendimento si
è arricchito di risorse offrendo nuove opportunità didattico-educative.
Nuovi metodi e nuovo ruolo del docente
Il nuovo compito del docente è quello di guidare gli alunni nel
percorso formativo, rintracciare le
fonti, confrontarle, interrogarle per poi ricostruire il processo che
ha come risultato la produzione di un oggetto culturale autorevole e
attendibile.
In questo contesto di rinnovamento diventa prioritario poter espandere
la classe in un ambiente di apprendimento virtuale per distribuire e condividere i materiali
realizzati. Sono stati, infatti, predisposti ambienti di
apprendimento online, con relative classi virtuali, dove gli studenti
ritrovano traccia di quanto realizzato a scuola, in forma digitale e
collaborativa.
I docenti hanno la possibilità di instaurare un nuovo dialogo con i
propri studenti, e le rispettive famiglie, grazie agli strumenti di
comunicazione offerti dalla piattaforma di e-learning.
L’aula si trasforma in un ambiente stimolante e creativo, la classe si dilata nel tempo e nello
spazio, l’ambiente scolastico modifica la sua connotazione fisica e
temporale in quanto il rapporto alunno/docente va oltre l’unità oraria
della lezione tradizionale e oltrepassa lo spazio fisico, si
trasferisce online, la classe risiedendo anche sul web, in cui
interagisce e di cui sfrutta le risorse educative presenti.
La funzione del docente cambia, in quanto nell’ambiente online assume
il ruolo di tutor, per creare e gestire contenuti digitali interattivi,
per favorire la collaborazione e il tutoring tra pari, nell’ambito di
un sistema complesso in cui i dispositivi tecnologici sono al servizio
di un nuovo modo di fare didattica. Un’esperienza
molto significativa, messa in atto a partire dal 2009, è l’attività di
tutoraggio.
L’attività ha l’obiettivo di favorire la collaborazione tra pari.
All’interno di un piccolo gruppo, costituito da tre, quattro alunni,
viene individuata la figura del tutor, cioè uno studente con un
consolidato livello di competenze, che mette a disposizione dei propri
compagni.
Il compito del tutor è individuare risorse e strategie finalizzate al
recupero dei compagni che, in un determinato percorso di apprendimento,
hanno incontrato maggiori difficoltà.
Nella veste di tutor lo studente può sviluppare importanti abilità
trasversali come il problem solving, aumentare la motivazione e
soprattutto creare nuove dinamiche all’interno della classe.
Tale progetto ha avuto ricadute estremamente positive sui livelli di
apprendimento dell’intera classe e il coinvolgimento di tutti gli
studenti. In tale cornice lo studente stesso diventa autore e si sente
investito di un’ importante responsabilità.
Lo spirito di rete
Lo spirito della condivisione e della diffusione delle buone pratiche
mi ha spinto poi a spendere energie per realizzare la rete provinciale
mantovana: "Comprensivo.net",
che associa i 39 I.C. della Provincia
di Mantova, con lo scopo di condividere procedure, strumenti e metodi.
La pratica di costituire reti di Scuole, nella provincia di Mantova, è
sempre stata una caratteristica peculiare dei Dirigenti mantovani: da
un iniziale “ Collegio dei Presidi”, costituitosi negli anni 70 del
secolo scorso, si è passati all’attuale AISAM (Associazione Istituzioni
Scolastiche Autonome Mantovane ), sorta nel 2005, che associa tutte le
59 scuole statali della Provincia di Mantova, fino alla recentissima
costituzione della rete comprensivo.net, nata nel giugno del 2013 e che
raggruppa tutti i 39 Istituti Comprensivi mantovani, con capofila
l’I.C. di San Giorgio di Mantova.
E’ la prima rete nazionale, con tali finalità, costituita sulle
seguenti premesse:
- le istituzioni scolastiche sopraddette hanno interesse a
collaborare reciprocamente per il più efficace, efficiente ed economico
acquisto, uso, manutenzione, aggiornamento dell’hardware a scuola;
- le istituzioni scolastiche sopraddette hanno interesse a
collaborare reciprocamente per la condivisione del più efficace ed
efficiente utilizzo didattico dei software dedicati;
- la diffusione costante di hardware di sempre nuova generazione
impone un graduale e costante aggiornamento delle attrezzature
informatiche;
- le dotazioni informatiche presenti in scuola abbisognano di una
accurata manutenzione per mantenerne l’efficienza e rallentarne
l’obsolescenza;
- le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado non
dispongono di personale specializzato per le succitate manutenzioni e
hanno la necessità di concordare strategie di intervento ed elaborare
azioni concrete, che consentano di affrontare l’emergenza quotidiana;
- le scuole hanno la necessità di sperimentare nuovi modelli
didattici ed organizzativi;
- le scuole vogliono arrivare al superamento del gap
tecnologico/attuativo che caratterizza in genere quelle dell’infanzia,
primarie, secondarie di I grado rispetto agli istituti della secondaria
di II grado.
La rete “Comprensivo.net” si pone pertanto i seguenti obiettivi:
- costruire per la scuola un riferimento al fine di promuovere gli
interventi di implementazione tecnologica degli istituti;
- realizzare soluzioni organizzative atte alla manutenzione delle
dotazioni di ogni scuola, anche attraverso la condivisione di risorse e
la ricerca di competenze disponibili nel territorio;
- realizzare azioni per la formazione/aggiornamento dei docenti e
del personale amministrativo e ausiliario delle scuole aderenti alla
rete;
- favorire ricerche didattiche mirate a migliorare i processi di
insegnamento/apprendimento;
- formulare proposte e richieste condivise alle Istituzioni e
associazioni del territorio che si occupano di educazione e nuovi media.
Infine, ci tengo a sottolineare che al San Giorgio di Mantova è stato
aperto il primo Centro di
Sperimentazione per la Tecnologia Didattica, che si pone come
obiettivo primario la sperimentazione sul campo, da parte del personale
docente, degli strumenti tecnologici
avanzati al servizio della didattica, ma vuole anche testare un nuovo rapporto con il mercato
tecnologico nazionale ed internazionale. A fronte di cospicui
interventi economici per il potenziamento delle attrezzature
tecnologiche delle scuola, da parte del competente Ministero (piano
diffusione LIM, progetto cl@ssi 2.0 etc.), il Centro ritieneche le
Aziende fornitrici non possono limitarsi alla mera consegna della merce
ma, in un quadro sinergico, debbano mettere a disposizione anche il
loro know how e investire per anticipare il futuro.
In America, in Giappone e in molti altri Paesi Europei tali logiche
sono ormai consolidate, in Italia siamo invece ai primi passi. Questa
per il Centro è certo risultata una strategia vincente.
Ugo Zavanella - Indire.it
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Il Professor Ugo Zavanella è Dirigente Scolastico dell’ I.C. San
Giorgio di Mantova, l’articolo è stato scritto in collaborazione con
Barbara Papazzoni, Docente di Lettere, presso lo stesso Istituto.
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