La latitanza dell’organo strategico, causa prima della crisi della scuola
Data: Lunedì, 14 aprile 2014 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Il sistema educativo italiano è costituito da organismi strategici, da organismi tattici, da organismi operativi 1, configurazione conforme agli avanzamenti della scienza dell'organizzazione.
Il Consiglio di Circolo/Istituto é al vertice della struttura scolastica
La sua responsabilità primaria è la "elaborazione e l'adozione degli indirizzi generali" 2.
Una funzione irrisolta, sistematicamente elusa: gli organismi ad esso sottordinati vivono nell'indeterminatezza.
La lettura delle convocazioni d'inizio d'anno dei Collegi dei docenti non lascia spazio al dubbio interpretativo.
Si propone un caso 3 rappresentativo dell'universo scolastico 4.



Il testo delle convocazioni evidenzia come il modello di scuola in atto sia parcellizzato, saldamente ancorato alla tradizione.  Le discipline sono il cardine del servizio.
La progettualità formativa/educativa/dell'istruzione 5, sostanza della "programmazione dell'azione educativa" 6 è sconosciuta.
Il principio che stabilisce la strumentalità della conoscenza 7 è infranto: il sistema educativo non è orientato alla promozione dell'apprendimento 8.
La condizione necessaria per la costituzione di un gruppo di lavoro é l'esistenza di una finalità comune.
La sua mancanza produce sterilità e demotivazione.

E' onere del Consiglio di Circolo/Istituto indirizzare il servizio scolastico, elencando le competenze generali
9 che gli studenti esibiranno al termine del percorso scolastico 10

I nuovi regolamenti di riordino del 2010 hanno notevolmente facilitato il lavoro del Consiglio di Circolo/Istituto. Essi forniscono un ampio repertorio di competenze generali, descrittrici dei comportamenti che gli studenti dovranno essere in grado di esibire al termine del loro percorso scolastico.
Il Consiglio le deve adattare alla situazione locale.

A titolo esemplificativo:
Saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale [licei].
Utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale [istituti professionali].
Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali [istituti tecnici].

Il Consiglio di Circolo/Istituto integrerà il documento programmatico con la specificazione dei "criteri generali della programmazione educativa" 11 al fine di rendere unitario il lavoro del Collegio dei docenti, per garantire la convergenza di tutti gli insegnamenti.
In particolare richiederà la formulazione di ipotesi di lavoro a cui ogni disciplina parteciperà con il proprio bagaglio di problemi, di metodi e di oggetti: un apposito organismo avrà il compito di monitorarne periodicamente l'efficacia. 12,13

1 TU 297/94 - in rete: "Coraggio! Organizziamo le scuole"; "Quale formazione per il dirigente scolastico?"
2 TU 297/94  - art. 10 comma 1
3 http://www.liceocuriel.it/archivio%20circolari%202013%202014/19%20Convocazione%20C.d.D.doc
4 Individuato da Google in risposta a "Convocazioni collegio dei docenti 2013"
5 DPR 275/99 art. 1 comma 2
6 TU 297/94  art. 7 comma 2 lettera a)
7 Legge 53/2003 art. 2 comma 1 lettera a)
8 CFR in rete: Anna Maria Ajello - Apprendimento e competenza: un nodo attuale
9 Legge 53/2003 art. 2 comma 1 lettera a)
10 DPR 275/99 art. 3 comma 3

11 TU 297/94 art. 10 comma 3 lettera d)
12 TU 297/94 art. 7 comma 2 lettera d)
13 TU 297/94 art. 10 comma 3

Enrico  Maranzana
zanarico@yahoo.it





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