Un memorandum per il ministro Stefania Giannini
Data: Martedì, 08 aprile 2014 ore 07:45:00 CEST Argomento: Opinioni
Commentando
gli indirizzi programmatici del Miur1
mi sono chiesto:
perché la volontà del legislatore non ha prodotto i risultati attesi?
Le difficoltà che gli studenti incontrano nello studio della
matematica, identificate da Domenico Lenzi, forniscono un'appropriata
chiave di lettura del mondo della scuola2:
"Uno dei principali
inconvenienti del crescere e diventare adulti è quello di rinchiudersi
in schemi mentali che spesso sono difficili da "scardinare". La
tensione verso nuove conoscenze - tipica dei primi anni di vita -
finisce con l'affievolirsi, rendendo difficili ulteriori apprendimenti
e l'adattamento a situazioni che non rientrino negli schemi che ci si è
precostituiti. In definitiva, nell'essere umano scatta una
comprensibile forma di difesa psicologica verso il "nuovo", in alcuni
casi necessaria, dato che non tutte le "novità" sono degne
d'attenzione; una difesa che rientra nel principio della ricerca del
"minor dispendio".
Tuttavia, quand'anche situazioni nuove e nuovi concetti riescano a
superare le prime linee difensive dell'individuo, questi corrono il
rischio di essere fraintesi a causa dell'incapacità di condurre analisi
efficaci, che quasi sempre si accompagna alla mancanza di apertura
mentale." Una situazione che si sovrappone alla perfezione a quella
relativa all'innovazione scolastica:
la fissità mentale, ovvero l'incapacità d'attribuire agli oggetti
funzioni diverse da quella svolte tradizionalmente, è all'origine delle
resistenze che sono e che sono state frapposte a tutte le riforme che
il legislatore ha elaborato e introdotto. Quale itinerario
percorrerebbe una persona se si cimentasse razionalmente con
l'ammodernamento della gestione di una scuola?
Esplorerebbe
il campo in cui nasce il problema
* per constatare che la denominazione dell'istituzione scolastica è
stata modificata in SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE.
Duplice è il significato della nuova dizione:
a) Il concetto di sistema implica
unitarietà, finalizzazione, interazione con l'ambiente,
capitalizzazione delle sinergie, feed-back:
b) I tre attributi esprimono l'orientamento del servizio scolastico: le
loro interconnessioni ne vincolano l'operatività.
In rete "La scuola rivedrà le stelle?" propone un primo raffinamento
della questione.
* per rilevare che Il DPR sull'autonomia scolastica ha precisato lo
spazio e i caratteri del lavoro scolastico e ha indicato i gradi di
libertà di cui le scuole possono avvalersi.
In rete "L'autonomia scolastica, un'araba fenice" tratteggia il
corrispondente modello.
* per analizzare le disposizioni di legge e attribuire un significato
univoco e condiviso alle parole/concetti ricorrenti.
In rete "On. Ministro Maria Chiara Carrozza, non dimentichi d'esser
donna di scienza" fornisce un primo approccio alla questione posta.
1 In rete "Il ministro Stefania Giannini, un
pesce fuor d’acqua"
2 L’altra matematica –
www.educationduepuntozero.it – 19/3/2014
Definirebbe il problema esplicitando i
risultati attesi
* interpretando la legge che identifica il traguardo del sistema
educativo nella promozione di capacità e di competenze, sostanza
dell'apprendimento3, e che differenzia le competenze
generali4 che afferiscono all'intero
sistema educativo le cui
componenti elementari sono: capacità e conoscenze
dalle competenze
specifiche che riguardano i singoli insegnamenti le cui
primitive sono le capacità/abilità e le conoscenze.
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3 Anna Maria Ajello, presidente Invalsi, ha
fornito una definizione che
esplicita il carattere della meta cui il servizio tende: "La nozione di
apprendimento a cui si può far riferimento, se pensiamo alla
competenza, si caratterizza come esito di attività autentiche a cui il
soggetto prende parte e di cui conosce a pieno il significato, e non
come esito di apposita memorizzazione. La sua fondamentale
caratteristica è il diretto coinvolgimento dell'individuo e il suo
prendere parte attiva, tanto da imparare con tutti i cinque sensi e non
soltanto mediante l'ascolto e lo studio solitario".
4 La classificazione delle competenze
generali per area (asse linguaggi
- asse matematico) non è significativa: tutti gli insegnamenti
presuppongono competenze linguistiche, competenze logiche ..
Demandare a un gruppo ristretto di docenti la loro promozione sacrifica
le sinergie che si sprigionano in una gestione collegiale.
5 Se ne trascrive un sottoinsieme:
Analizzare - Applicare - Argomentare/Giustificare - Comunicare -
Comprendere - Decidere/Scegliere - Generalizzare - Interpretare -
Memorizzare - Modellare - Progettare - Relativizzare - Riconoscere -
Ristrutturare - Sintetizzare - Sistematizzare - Trasferire - Valutare.
Formulerebbe
ipotesi
* capitalizzando le esperienze pregresse tra cui, ad esempio, il
progetto ministeriale Mercurio che, in relazione ai traguardi elencati
nel profilo professionale, afferma "l'essenzialità
di costruire un progetto comune a cui ciascuna disciplina concorra con
la propria specificità di metodi e di oggetti. I principi ispiratori
dovrebbero essere quelli di graduare la complessità delle competenze,
di favorire la logica connessione fra i diversi contenuti disciplinari,
di basarsi sulle esperienze degli allievi. Ciò richiederà, tra l'altro,
che per ogni anno si predisponga una scala dei fondamentali traguardi
formativi, espressi in modo da essere controllabili e misurabili.
Una possibile scansione di obiettivi trasversali, che andranno poi
operazionalizzati è la seguente:
In terza - cogliere l'aspetto sistemico, costruire modelli
In quarta - procedere dal generale al particolare (approccio top down),
usare e produrre documentazione
In quinta - elaborare strategie, giungere a consapevoli valutazioni.
In altri termini, si tratta di individuare, per ogni anno scolastico,
alcuni obiettivi trasversali prevalenti: ad essi tutti i docenti si
dedicheranno con particolare sistematicità ed intenzionalità, senza
tuttavia escludere che, a seconda delle circostanze, altri possano
essere anticipati, ripresi, ampliati, approfonditi."
Specificherebbe
strategie
* per rispondere alla domanda: come si promuovono le competenze?
I nuovi regolamenti di riordino indicano la via da seguire. Tra i
"punti fondamentali e imprescindibili" inscrivono "lo studio delle
discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica", "la
pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari",
"l'uso costante del laboratorio".
Si tratta della dilatazione della tradizionale immagine di una
disciplina
portatrice dell'idea vincente:
Individuerebbe
modalità per il monitoraggio dei processi di apprendimento
* in applicazione della norma di legge che prescrive di "valutare
periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per
verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi
programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il
miglioramento dell'attività scolastica".
Coordinerebbe
il proprio lavoro con i colleghi di classe
* individuando i traguardi verso cui tutti gli insegnamenti
convergeranno. Traguardi riformulati in funzione della specificità
della classe di riferimento.
Progetterebbe
materiale per il proprio insegnamento
* Alcuni esempi sono visibili su www.matematicamente.it
tra cui: "Laboratorio di matematica, Pitagora" che, essendo un
argomento universalmente trattato, mette in risalto il cambiamento
professionale indotto dal mandato conferito ai docenti.
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it
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