'Scuola – Famiglia insieme per una crescita educativa', una Tavola Rotonda a Belpasso
Data: Venerdì, 28 marzo 2014 ore 05:30:00 CET
Argomento: Redazione


Organizzata dall’UCIIM (Unione cattolica di insegnanti medi, associazione di dirigenti scolastici, docenti e formatori) e dall’AGI (Associazione Genitori Insieme), sez. di Belpasso, si svolgerà una Tavola Rotonda sul tema, "Scuola – Famiglia insieme per una crescita educativa", che si terrà giovedì 3 aprile 2014, alle ore 18.00, presso l’Aula Consiliare del Comune di Belpasso (Catania). I relatori saranno: Graziella Priulla, Ordinaria di Comunicazione Pubblica ed Istituzionale, Facoltà di Scienze Politiche – Università di Catania; Francesco Coniglione, Ordinario di Storia della Filosofia, Facoltà di Scienze della Formazione – Università di Catania; Angela Giardinaro, Docente presso l’ITS “G. Ferraris” di Belpasso, Presidente provinciale UCIIM di Catania; Rita Vitaliti, Docente presso il Circolo Didattico “Madre Teresa di Calcutta” di Belpasso.
Ci saranno, inoltre, gli interventi di Rita Vitaliti, Presidente UCIIM, sez. di Belpasso – AGI; Salvo Licandri, Presidente del Consiglio Comunale di Belpasso; Barbara Laudani, Assessore alla P.I. di Belpasso; P. Orazio Scuderi, Assistente ecclesiastico UCIIM, sez. Belpasso.  
Moderatore dell’incontro sarà il prof. Giacomo Timpanaro, Vice Presidente Nazionale UCIIM.

«Negli anni a cavallo del vecchio e nuovo secolo, la scuola si è trovata ad affrontare uno scenario mutevole, determinato da una struttura sociale in continua evoluzione, con conseguente perdita di identità e di valori di riferimento. In questa situazione il sistema educativo ha dovuto tener conto di sollecitazioni sempre più pressanti indotte da una società caratterizzata dalla continua ricerca di equilibrio tra richieste diverse e non sempre convergenti. I modelli valoriali seguiti perdono man mano attrattiva, emergono comportamenti difficilmente compatibili con l’agire civile. Ciò porta in primo piano quella problematica che Benedetto XVI ha definito “emergenza educativa”.

In tale panorama è diventato imprescindibile ricostruire nelle nuove generazioni una cultura dell’educazione troppo spesso minata alla base dai disvalori emergenti. È dalla scuola, infatti, che si richiede che parta l’educazione al vivere civile che può richiamare anche gli adulti alla responsabilità di essere coerenti testimoni per la difesa del futuro dei giovani. Ma non può essere soltanto la scuola il luogo privilegiato per insegnare e educare alla cultura della cittadinanza per sviluppare nei giovani un forte senso di appartenenza alla comunità. Nel documento dei vescovi “Educare alla vita buona del vangelo”, per il decennio 2010 – 2020 sull’emergenza e la sfida educativa, si parla di “alleanza”. Un’alleanza che chiama la famiglia in primis, quindi, la scuola, la chiesta, le agenzie educative, gli enti preposti alla gestione del territorio.

La scuola già da tempo sta profondendo grande impegno nel promuovere negli studenti il senso di responsabilità e il rispetto delle regole. Ma la scuola non può essere un strumento “anti” (anti droga, anti criminalità minorile, anti devianza, anti mafia, ecc.) ma deve essere un sistema “pro” ovvero educativo. Una scuola che si apre all’esterno richiama la corresponsabilità di tutti, anche di chi non opera all’interno del sistema scolastico: questo è il vero senso di una corretta progettualità aderente alle reali esigenze e che finalmente pone, realmente e non solo nominalmente, lo studente al centro dell’azione educativa. Concludo sottolineando la responsabilità di tutti gli adulti chiamati ad educare le nuove generazioni con una frase del Card. Bagnasco espressa quando è stato invitato a definire cosa significa educare: “educare è trasformare la vita, che ci è stata data senza nostra richiesta, in un dono, frutto della nostra libertà”».

Angela Giardinaro 





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