Concorso dirigenti scolastici in Lombardia : il carnevale dove 'ogni scherzo vale' non era terminato martedì 25 febbraio?
Data: Giovedì, 13 marzo 2014 ore 08:29:31 CET
Argomento: Sindacati


Comunicato stampa della FLC Lombardia
Dopo annunci ai giornali e pubblicazione della tempistica per la chiusura della vicenda del concorso dirigenti scolastici in Lombardia, in zona Cesarini, con una nota del MIUR arrivata in tarda serata del giorno 6 marzo si blocca la nomina dei dirigenti scolastici prevista per la mattina di venerdì 7 marzo.
La nota del MIUR è esilarante soprattutto in 2 passaggi:
•    Quello che dice “sono pervenute numerose segnalazioni, anche da parte delle organizzazioni sindacali, in merito all’immissione nei ruoli dei dirigenti scolastici, nei confronti dei docenti risultati vincitori del rinnovato concorso”. “Con dette segnalazioni viene riferito che la sv. intenderebbe procedere alla nomina dei vincitori di concorso con l’immediata assunzione in servizio presso le scuole assegnate.”
•    E poi quello che vorrebbe dare gambe alla decisione “stante il divieto relativo allo spostamento dei docenti decorso il 20° giorno dall’inizio delle lezioni, ne consegue l’impossibilità dell’adozione del provvedimento di immissione in ruolo e contestuale assunzione in servizio in qualità di dirigenti scolastici”.

Solo pochi giorni fa il 4 marzo, in sede di incontro urgente la FLC CGIL Lombardia aveva ribadito la preoccupazione per le procedure e evidenziato la questione principale, motivo della richiesta di incontro urgente, sui tempi delle nomine e possibile presa di servizio a settembre. In tale occasione il direttore aveva risposto quanto già detto nei giorni precedenti anche ai media dichiarando che:
“i vincitori maturano un diritto economico e ciò è prioritario rispetto alle esigenze delle scuole”.
Aggiungeva commentando ulteriormente che la legge 128 del 2013 (art.17 comma 5 e 6) “è stata fatta dal parlamento e non da lui e che quindi semplicemente devo dar corso a quanto previsto dalla norma ed in particolare al comma al comma 6” che così cita:
“Gli incarichi di reggenza ai dirigenti scolastici titolari presso altre istituzioni scolastiche e gli esoneri dall'insegnamento, conferiti nelle scuole individuate al comma 5, cessano alla conclusione, nella relativa regione, della procedura concorsuale per il reclutamento dei dirigenti scolastici …..con la nomina in corso d'anno, ove possibile, dei vincitori di concorso, nel limite delle assunzioni già autorizzate…” e visto che in Lombardia ci sono tutte le condizioni l’applicazione è possibile e quindi applicherà la legge e che rispetto a legge non sono possibili deroghe.

In ragione di ciò l’USR Lombardia ha provveduto all’emanazione di tutti gli atti compreso gli incarichi triennali riportanti la data di assunzione del 10 marzo 2014. Peccato che nella tarda serata del 6 arriva la sorpresa della nota MIUR a firma del Direttore Chiappetta!!!!!

Ora al di là delle analisi sull’opportunità di tali nomine in corso d’anno sulle quali ci siamo soffermati più volte, è evidente a tutti, che tale decisione è la dimostrazione della superficialità e del pressapochismo nel governo dell’Amministrazione scolastica ai vari livelli (MIUR ed USR Lombardia). È la dimostrazione della cattiva gestione e della mancanza di comunicazione e di coordinamento delle azioni che come in questo caso riesce nel difficile obiettivo di far ricadere le conseguenze al tempo stesso sia sui vincitori del concorso da un lato e sull’intero sistema scuola Lombardo dall’altro.
Ciò risulta anche dai tentativi “maldestri” messi in essere per giustificare l’intervento del MIUR quali appunto i due passaggi centrali della nota di cui: il primo nella sostanza nasconde le responsabilità dell’Amministrazione dietro alle “segnalazioni delle organizzazioni sindacali”, la FLC CGIL non era tra queste. La stessa l’assessore regionale APREA, presente all’incontro per riscuotere politicamente il consenso da parte dei convenuti nel caso di nomine a buon fine, per altro immeritato visto che non ha mosso un dito, ha pensato bene, da buon segugio politico, di associarsi nell’attacco a testa bassa dei sindacati e proprio come ha fatto Chiappetta non dicendo quali…
Il secondo invece mette in evidenza un “divieto di spostamento” quando la stessa Amministrazione, già in quest’anno, ha operato più volte in tal senso: dalla nomina in esonero dei vicari in corso d’anno, alla nomina di dirigenti scolastici in altre regioni e per finire alla nomina dei dirigenti tecnici avvenuta 2 settimane fa e che sebbene non di spostamento si tratta ma di passaggio ad altro ruolo la sostanza non cambia.
Tra l’altro è opportuno evidenziare che attraverso questa nota il Direttore Chiappetta ci dice in sostanza che la legge approvata abbondantemente dopo il 20° giorno dall’inizio delle lezioni sarebbe quindi nata già inapplicabile. Perché mai l’avranno scritto il comma 6 ci domandiamo noi?
È ovvio che non è la norma che impedisce la nomina ma una decisione politica di valutazione dell’opportunità e della necessità delle nomine in corso d’anno e come tale doveva essere presentata prendendosene le responsabilità.
Ci chiediamo è possibile disattendere una legge con una nota? Al di là della condivisione del comma 6 dell’art.17 noi pensiamo di no!
Non sarebbe stato il caso almeno di concordare tra lobo destro e sinistro cosa fare??
Forse si sarebbe evitata la farsa di questa giornata e soprattutto si potevano evitare disagi alle scuole ed ulteriori delusioni ai vincitori di concorso ed alle scuole.
Qual è la considerazione anche per le persone e le vicende individuali (anche il personale è politico si diceva qualche anno fa), per non parlare della situazione di coloro che provenienti da altre regioni si sono ritrovati oltre che con la beffa anche con il danno.
Era proprio necessario mettere sul palcoscenico questo spettacolo ed aggiungere alla vicenda a dir poco “travagliata” del concorso dirigenti scolastici altra materia di contenzioso?
La vicenda è nota a tutti così come lo sono le posizioni espresse dal ns. sindacato nei vari comunicati fatti negli ultimi 2 anni.
Dal primo ricorso alla sentenza TAR a quella del Consiglio di Stato fino al re-imbustamento, la ricorrezione ed i nuovi orali ed alle graduatorie del 28 febbraio 2014. Per non parlare della proliferazione di ricorsi sulla procedura in considerazione dell’assurda situazione in cui si trovano i 96 ex idonei non più idonei (vere e proprie vittime sacrificali di questo concorso) dopo le ricorrezioni e dei timori per gli attuali vincitori che la procedura possa essere ulteriormente bloccata in seguito.
Bene ora si aggiungeranno, a ragione, le richieste di danni, le richieste di riconoscimento della retribuzione, altri ricorsi per annullamento nota Chiappetta e via di seguito…
Dal ns. canto già ieri avevamo chiesto spiegazioni al MIUR, contattato alcuni deputati ed avevamo avuto risposta dell’irremovibilità del Ministro. Abbiamo chiesto un incontro urgente sui concorsi Lombardia e Toscana ma ancora non c’è stato riscontro.
Un ultima annotazione doverosa. Il ringraziamento ai dirigenti scolastici in servizio. La situazione di non governo della scuola Lombarda è sotto gli occhi di tutti: 415 scuole in reggenza ossia 830 scuole su 1149 con un dirigente scolastico a mezzo servizio che da anni assicurano la funzionalità anche con 14-18 sedi da raggiungere e senza indennità, ma che sono ormai allo stremo delle forze e che come premio ricevono il blocco dei Contratto Integrativo Regionale e della retribuzione.
Dal momento che nonostante i sit-in e lo sciopero nazionale la soluzione di tali problemi è ben lontana da venire, ci sorge spontanea un’ultima domanda: Per quali ragioni il MIUR ha saputo dimostrarsi così sensibile in occasione di queste segnalazioni da parte delle organizzazioni sindacali e non lo è stato altrettanto di fronte alle molteplici denunce circa le condizioni di lavoro e contrattuali che i Dirigenti quotidianamente sono costretti a subire? Vuoi vedere che dipende da dove provengono le segnalazioni?
Milano 08 marzo ‘14

Barachetti Corrado Ezio
segretario generale regionale
FLC CGIL Lombardia





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