Una segnalazione per l’8 marzo
Data: Sabato, 08 marzo 2014 ore 06:30:00 CET
Argomento: Redazione


È una buona notizia e certo un ulteriore segnale dei tempi che cambiano e, si spera, si evolvono.
È un segnale anche delle differenze, delle inconciliabilità, delle troppe diseguaglianze nel mondo ancora oggi e chissà sino a quando. È segno dell’eterno bisogno di accudimento, di comunità, di condivisone caratteristico non solo dell’uomo, ma di tutti gli esseri viventi. Insomma caratteristico della vita in sé.
Sono tutti pensieri che mi sono venuti in mente leggendo questa notizia, tratta dal sito della Libera Università di Alcatraz:
In Olanda, Francia e Inghilterra sono figure professionali ormai note, in Italia il primo servizio di questo tipo è nato a Milano grazie a un’iniziativa dell’associazione culturale La Lunanuova e la Cooperativa Altana Casa Tages-mutter. La Mother Assistant, in italiano MamAssistant, offre sostegno, consiglio e assistenza alla mamma nel periodo delicatissimo che segue la nascita del bambino.

Potete trovare informazioni precise qui.

I tempi cambiano: le famiglie sono più piccole. Come le cucine, e non è un caso, proprio le cucine. Le generazioni si separano, ognuno vive a casa sua, magari in luoghi distanti, magari le madri/nonne, grazie alla Fornero (grazie?), lavorano ancora, magari c’è la pressione lavorativa e così le neo mamme sono sole e anche i neo papà. Sono tutti soli con la novità di un bambino, una nuova vita, un cucciolo. Sono soli a fare improvvisamente i genitori, coi problemi anche fisici che la nuova condizione comporta. Non si nasce madri, è una favola, si diventa madri, infatti anche tra gli animali ci sono madri che non sanno come comportarsi con questo cucciolo nato da loro e devono imparare.

Ma tutto questo non è negativo, è qualcosa di nuovo che va valutato in tutte le sue potenzialità. Tornare alle case coloniche, alle grandi cucine e alle donne chiuse dentro queste cucine non è certo auspicabile!
Quindi ecco gli aiuti alle madri, sono importanti, però fanno riflettere sul fatto che in altre parti di questa nostra terra ci sono donne che partoriscono da sole. Da sole. Partorire è naturale, va bene, ma anche la mia gatta, quando partorì mi volle accanto a sé.
Stride dunque questa cura per certe madri in certe parti del mondo e l’incuria, l’abbandono totale per altre madri.
Un mondo così non va.

Costante resta il bisogno di accudimento, l’istinto alla socialità nel momento delicato della nascita di una nuova vita. Non è un caso che tra i gatti, animali solitari, si creino comunità di gatte femmine con la loro prole.
E così ecco che mi si para davanti agli occhi una società antica e utopica, forse migliore di quella attuale, spero migliore. Una società matriarcale, di inclusione, accudimento, difesa amorevole di ogni vita.
Per questo non gioisco affatto che ci siano tante ministre donne della difesa in Europa. Gioirò quando non ci saranno più ministeri della difesa!

A questo proposito vi consiglio l’articolo della giornalista Monica Lanfranco, che trovate qui:

Maria Rosa Pantè - Gaianews.it
mrpante@libero.it





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