Il Consiglio di Stato annulla parzialmente il concorso a dirigenti della Toscana Solidarietà incondizionata ai 106 dirigenti ingiustamente penalizzati
Data: Mercoledì, 05 marzo 2014 ore 17:01:06 CET
Argomento: Comunicati


La macchina scassata della giustizia amministrativa colpisce ancora una volta la scuola; tocca alla Toscana dopo le alterne vicende incredibili che hanno riguardato da ultimo la Lombardia.
Su ricorso di un candidato escluso, il Tar della Toscana si era già pronunciato contro la procedura concorsuale , disponendo l'annullamento delle prove concorsuali.
La sentenza del Tar era stata infatti impugnata davanti al Consiglio di Stato, che si è espresso con la sentenza n. 990 depositata il 3 marzo 2014.
Il Consiglio di Stato ha emanato la sentenza con cui ratifica il verdetto espresso a maggio 2013 dal Tar della Toscana, in quanto ha ritenuto illegittima la nuova composizione della commissione giudicatrice dopo le dimissioni del presidente.
Le procedure di correzione degli elaborati e le altre successive dovranno essere ripetute, tenendo conto di quanto disposto dallo stesso Consiglio di Stato:
La sentenza prescrive che “ Il Ministero dell’istruzione, pertanto, dovrà affidare a un dirigente di prima fascia incardinato da almeno un anno presso gli uffici centrali ministeriali e ad altri due dirigenti di analoga collocazione, estranei alla vicenda amministrativa in esame, il compito:
- di acquisire gli elaborati concorsuali;
- di distinguere fra:
a) da un lato, gli elaborati corretti dalla commissione originaria (per i quali non occorrerà ripetere le operazioni di valutazione in quanto i candidati conserveranno la votazione riportata) e
b) dall’altro, gli elaborati corretti dalla commissione illegittimamente composta (che dovranno essere nuovamente corretti);
- di ricomporre, per quanto riguarda gli elaborati sub b), i plichi (‘buste’) anonimi di cui all’articolo 10 del d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, adottando ogni cautela necessaria per garantire il ripristino del carattere anonimo dei plichi medesimi, anche effettuando le altre necessarie operazioni materiali.
I dirigenti incaricati daranno adeguata pubblicità delle attività poste in essere indicando luogo, giorno e ora in cui si effettueranno tali operazioni, consentendo, se richiesto, ad un numero non superiore a dieci candidati, di assistervi.
Il Ministero, inoltre, provvederà a nominare una nuova commissione composta da soggetti aventi i prescritti requisiti legali, con il compito di procedere:
i) ad una nuova valutazione degli elaborati dinanzi richiamati sub b), in applicazione delle pertinenti disposizioni;
ii) allo svolgimento delle prove orali per tutti i candidati che abbiano superato il complesso delle prove scritte;
iii) al compimento di ogni altra operazione necessaria per il rinnovo e il completamento delle operazioni concorsuali. “
Ma nelle more che la giustizia amministrativa espletasse il suo corso l’USR Toscana aveva già insediato i 106 presidi dichiarati vincitori del concorso, immettendoli in ruolo relativamente a n. 106 nomine autorizzate per la regione Toscana dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Dopo due anni di lavoro, così, i presidi dovrebbero lasciare i loro uffici e tornare in cattedra, a fare gli insegnanti.
Una situazione che ha dell’assurdo e del surreale e che era stata già vissuta dai 416 presidi siciliani del concorso del 2007 che sfociò poi nella soluzione politico legislativa  con una legge ad hoc approvata dal parlamento per consentire il mantenimento in servizio dei presidi sino alla reiterazione del concorso.

Salvatore Indelicato





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2485365.html