Renzi domani a Siracusa dagli scolari della ''Raiti''
Data: Martedì, 04 marzo 2014 ore 15:15:18 CET Argomento: Rassegna stampa
Una scuola "multietnica" e con molti bimbi con difficoltà
psichiche e motorie - È Siracusa la tappa scelta da Matteo Renzi per la
sua seconda visita ufficiale da presidente del Consiglio. Il premier
sarà nel capoluogo aretuseo domani, accolto dal sindaco Giancarlo
Garozzo, coordinatore provinciale dei renziani, che lo accompagnerà
durante una mattinata fitta di impegni. Come a Treviso, anche in
occasione della sua visita a Siracusa il presidente ha scelto di
incontrare i bambini di un istituto scolastico e per questo alle 9 si
recherà in via Pordenone, nel cuore del rione popolare della Borgata.
Ad attenderlo qui saranno gli 800 bimbi della scuola materna ed
elementare "Salvatore Raiti".
Alle 10,30 il premier si sposterà in Ortigia per una riunione nel
salone di rappresentanza di Palazzo Vermexio, sede dell'Amministrazione
comunale, dove lo attenderanno i 21 sindaci della provincia con cui
parlerà di emergenze e prospettive del comprensorio. Ultimo
appuntamento, in tarda mattinata, con gli imprenditori siracusani.
La notizia è stata accolta con emozione e gioia dalla scuola Raiti che
rappresenterà simbolicamente tutti gli istituti della provincia uniti
nel segno dell'integrazione. Sì, perché la scelta del plesso di via
Pordenone è quella di una struttura scolastica "speciale": qui,
infatti, si conta il maggior numero di alunni con difficoltà psichiche
e motorie della provincia. Bimbi che nei registri sono indicati come
"portatori h" ma che, a guardarli gli uni accanto agli altri nei
piccoli banchi della scuola materna, elementare e media, sono tutti
meravigliosamente uguali fra loro come dice la dirigente Angela
Cucinotta. «Il nostro plesso scolastico vanta anche un altro record
positivo - dice la preside - e che ci rende particolarmente felici:
nelle nostre classi infatti si registra una delle più alte percentuali
di presenza di alunni di nazionalità straniere che sono perfettamente a
loro agio gli uni accanto agli altri». E così i bimbi dello Sri Lanka
siedono accanto a quelli albanesi, egiziani e magari dicono qualche
parola in dialetto siciliano con allegria e naturalezza.
«La scuola Raiti rappresenta tutte le scuole - dice l'assessore
comunale alle Politiche scolastiche, Alessio Lo Giudice - ed è
significativo il fatto che l'incontro si svolga qui, fra queste classi
variegate ma al contempo unite da una solidarietà interculturale che
non è solo quella dei disegni o dei progetti eccellenti che docenti e
alunni preparano, ma è soprattutto quella quotidiana. L'ultimo esempio
è quando, poche settimane fa, bambini della scuola hanno dato vita a
una giornata dedicata a tutte le religioni leggendo poesie e versi di
ogni Paese. Non la solita recita, ma un momento vero di unione, di
vicinanza, di amore senza barriere». Le stesse che mancano in questa
scuola che si articola soltanto a pianterreno tutt'intorno a un cortile
abbellito da fiori e piante.
«Anche questo è un motivo per cui sono tanti genitori di bimbi con
difficoltà motorie scelgono di iscrivere i propri figli qui - dice la
dirigente Cucinotta - e noi ne andiamo fieri. Ci piace pensare che una
scuola libera dalle barriere in ogni senso sia una scuola dove non si
impara solo a leggere e scrivere, ma anche a vivere. Lo vediamo ogni
giorno guardando gli occhi dei nostri bambini e siamo felici che domani
loro potranno rivolgersi direttamente al premier del Paese, magari
chiamandolo per nome con la spontaneità che soltanto i cuori puri
possiedono. Per questo non vogliamo prepararli in alcun modo: i nostri
800 bimbi saranno i protagonisti assoluti dell'incontro con Renzi,
saranno liberi di parlare e confrontarsi con il presidente. A lui
rivolgeranno tutte le domande che avranno voglia di fare e poi gli
regaleranno anche alcuni pensierini che scriveranno oggi pensando a
quale possa essere il desiderio più bello da realizzare per vivere in
un Paese migliore».
I bambini proporranno le proprie idee a Renzi per rendere Siracusa, la
Sicilia e l'Italia tutta più a misura di bimbi. Senza paura e con una
maggiore serenità tra le mura domestiche come qualcuno tra i piccoli
della Raiti ha già in mente di suggerire al premier. «I bambini hanno
le idee chiare - dice Angela Cucinotta - sono sicura che sapranno
stupirci e che stavolta saranno loro a insegnare qualcosa».
Isabella Di Bartolo
articolo pubblicato su La Sicilia del
04/03/2014 in edicola
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