Napolitano incontra la Sicilia che riparte - La locomotiva del Sud Est
Data: Giovedì, 27 febbraio 2014 ore 09:51:45 CET
Argomento: Eventi


Il Presidente Napolitano, “padrino” del   Distretto Sud-Est - Consorzio dei territori del Val di Noto: Catania, Siracusa,Ragusa - La visita del presidente  Giorgio Napolitano a Catania disegna nel cielo di Sicilia un arcobaleno di speranza.
La Sicilia è bella, grande, eccellente. Questi attributi sono meritati ed il Presidente della Repubblica con la sua visita li ha quasi consacrati, partecipando all’inaugurazione dell’anno accademico  all’Università di  Catania e alla firma di una rete di Comuni delle provincie di Catania, Siracusa, Enna ed ha visitato un centro di eccellenza e di sviluppo industriale.
Il Presidente in questa visita ha potuto ammirare oltre che bellezze architettoniche della Città con il suo barocco in pietra lavica,la vivacità lavorativa ed industriale di una città del Sud,  e con la sua presenza ha dato una spinta istituzionale alla Sicilia che riparte ed è come se avesse consacrato “Catania , città metropolitana”
I Sindaci  di Catania, Siracusa e Ragusa,  alla presenza  del Capo dello Stato, nel salone delle feste del Palazzo degli Elefanti hanno firmato l’atto costitutivo del Distretto del Sud.Est  alla presenza anche dei commissari straordinari delle rispettive Province e dei tre presidenti delle Camere di Commercio
 Nasce  così un nuova realtà territoriale di rete  che va dall'Etna a Portopalo e che potrebbe estendersi fino ad includere anche i territori di Taormina e Giardini, di piazza Armerina e Morgantina, fino a Gela, poli turistici di grande interesse strettamente collegati all'aeroporto di Catania.
Il Distretto, nato su idea di Enzo Bianco, è pensato come uno strumento attraverso il quale le amministrazioni dei territori coinvolti potranno fare squadra per valorizzare le proprie risorse e, soprattutto, per utilizzare al meglio i fondi comunitari, gli unici su cui in questa fase di crisi è possibile contare per realizzare le infrastrutture necessarie allo sviluppo.
Il territorio del Distretto del Sud-Est della Sicilia, esprime una grande area omogenea dell’Isola,  dove viene prodotto l'80% del Pil di tutta l'isola  e conta 2 milioni di abitanti e quindi  in grado di accedere ai finanziamenti  secondo le norme indicate dall’Unione europea .
Il consorzio raccoglie, infatti, un territorio ricco di splendidi paesaggi, di testimonianze di arte e cultura e di variegate realtà enogastronomiche.  La presenza di  numerosi  riconosciuti dall'Unesco come patrimonio culturale dell'umanità, accomunati nel nome del  Barocco del Val di Noto,  costituiscono gli elementi caratterizzanti del Distretto Sud-Est che potrà ben presto estendersi alle altre provincie, coinvolgendo il patrimonio artistico della Valle dei Templi di Agrigento e di quelli romani della Villa del Casale di Piazza Armerina
Negli anni passati la Regione Sicilia si è distinta, purtroppo, nel primato negativo dell'incapacità di utilizzare le risorse comunitarie creando notevole sfiducia sulle sue capacità. Oggi con questo nuovo strumento organizzativo di rete, le proposte operative di rilancio del il territorio trovano maggiore possibilità di realizzazione.
 Per  meglio valorizzare l’Etna, patrimonio dell’Umanità si propone di realizzare una strada veloce per raggiungere il vulcano;per incrementare il turismo e il commercio  si punta sul  potenziamento  dell'aeroporto di Catania con la costruzione di una nuova pista dove sarà possibile l'atterraggio e il decollo dei Jumbo a pieno carico; il “sogno” di una valorizzazione turistica delle spiagge e del paesaggio delle costa della punta orientale, grazie alle azioni e ai progetti del Distretto potrà diventare realtà.
Raccordare le iniziative, specializzare le varie aree in base alle  speciali vocazioni turistiche, paesaggistiche, di coltivazione e di commercio e  promuoverle in modo sinergico evitando dannose forme di concorrenza costituiscono le linee guida del protocollo firmato alla presenza del Presidente Napolitano.
L’inaugurazione dell’anno accademico  della più antica Università della Sicilia, presso il Monastero dei Benedettini e la visita alla St. microelectronics, società a partecipazione pubblica tra il Governo italiano e quello francese,  sono stati gli appuntamenti significativi della  visita del sesto Presidente della Repubblica a Catania, per dimostrare, come ha detto il sindaco Bianco, “che Catania, nonostante abbia grossi problemi, è una grande città e vuole sottolinearlo con orgoglio al resto del Paese»
In questi anni pur in assenza di politiche industriali di prospettiva, il Governo italiano ha dedicato negli anni scorsi ingenti risorse, finanziando progetti di investimento, che hanno visto attecchire e svilupparsi realtà importanti, al Nord come al Sud.
Il rischio di una privatizzazione della St Microelectronics  ed il mancato sostegno del Governo, mette in crisi il settore industriale del territorio, che comprende anche altre piccolo aziende di supporto quali la ETC  e la ditta artigiana Mantello di Grammichele, la quale ha licenziato i suoi 14 dipendenti.
L’intervento autorevole del Presidente della Repubblica che ha visto con i suoi occhi i segni del reale sviluppo  industriale del territorio, è foriero di speranze e di attese per la ripresa e la valorizzazione delle eccellenze dell’Isola,  giovani volenterosi di lavorare, altrimenti costretti ad emigrare al Nord o all’estero.

Giuseppe Adernò





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