Unicef: 59 milioni di bambini in 50 Paesi rischiano di non farcela
Data: Sabato, 22 febbraio 2014 ore 08:59:12 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il rapporto Dell’Unicef sugli aiuti umanitari necessari nel 2014. “Occorrono 2,2 miliardi di dollari per fronteggiare le innumerevoli emergenze”

Oggi l'UNICEF ha  presentato il Rapporto sull'intervento umanitario 2014, lanciando un appello per raccogliere 2,2 miliardi di dollari necessari quest'anno ad assicurare aiuti umanitari salvavita a 85 milioni di persone, di cui 59 milioni sono bambini, che devono affrontare conflitti, disastri naturali ed altre emergenze complesse in 50 paesi.

Prevenire altre catastrofi. "Sono appena tornato dal Sud Sudan, l'ultimo dei conflitti su vasta scala, che sta distruggendo la vita di milioni di bambini innocenti - racconta Ted Chaiban, direttore UNICEF del Programma di Emergenza - oltre 400.000 bambini e le loro famiglie sono sfollati a causa del conflitto e più di 3,2 milioni di persone hanno bisogno urgente di assistenza. La stagione delle piogge sta per cominciare, è necessario dunque predisporre gli aiuti e rinforzare i servizi essenziali; per questo c'è bisogno di risorse, di denaro per prevenire altre catastrofi".

Per continuare il lavoro. Le donazioni in favore dell'appello dell'UNICEF per il 2014 serviranno a continuare il lavoro svolto dall'organizzazione nel 2013, con il quale sono stati raggiunti importanti risultati, tra cui:

- 24,5 milioni di bambini vaccinati contro il morbillo;

- 20 milioni di persone hanno ricevuto accesso ad acqua potabile per uso domestico e personale;

- 2,7 milioni di bambini hanno avuto accesso a programmi di istruzione di qualità, formale e informale;

- 1,9 milioni di bambini curati dalla malnutrizione acuta grave;

- 935.000 bambini hanno ricevuto sostegno psicosociale.

I PAESI PIU' COLPITI 

Mali - Si stima che circa 450.000 persone siano sfollate dentro e fuori il paese, con rimpatriati a Nord bisognosi di servizi sociali di base, comprese le scuole e l'assistenza sanitaria.

Sahel - La malnutrizione acuta grave colpisce 1,4 milioni di bambini sotto i 5 anni.

Haiti - La più grande epidemia di colera del mondo colpisce oltre 600.000 persone e ne uccide 8.000.

Africa occidentale e centrale - I tre quarti dei casi di colera di tutta la regione geografica si verificano nella Repubblica Democratica del Congo (23.000 casi).

Angola - 1,8 milioni di persone sono colpite dalla siccità.

Repubblica Centrafricana - Atrocità continue contro i bambini, con quasi la metà della popolazione in urgente stato di necessità.

Repubblica Democratica del Congo - L'instabilità cronica determina 2,7 milioni di sfollati e malnutrizione acuta grave in 2 milioni di bambini sotto i 5 anni nel 2013.

Corno d'Africa - Nell'ottobre 2013, a due anni dalla crisi alimentare scoppiata nel paese, più di 400.000 bambini sotto  i cinque anni con malnutrizione acuta grave risultavano ricoverati per il trattamento.

Filippine- Il tifone Haiyan, una delle tempeste più potenti mai registrate, ha colpito 14 milioni di persone.

Repubblica democratica popolare di Corea- La malnutrizione cronica rimane preoccupante, con un 28% dei bambini sotto i  5 anni colpiti.

Yemen - Tredici milioni di yemeniti non dispongono di acqua potabile e servizi igienici, con oltre 1 milione di bambini sotto i 5 anni acutamente malnutriti.

Afghanistan - Con un aumento del 30% del numero di attacchi ai bambini nel 2013, la condizione dell'infanzia rimane preoccupante.

Siria e aree circostanti - Con 5,4 milioni di bambini siriani colpiti, è necessaria un'attenzione a lungo termine per evitare di perdere una generazione intera.

Le sfide quotidiane dei bambini. Il Rapporto UNICEF sull'intervento umanitario 2014 dell'UNICEF sottolinea  le sfide che ogni giorno i bambini devono affrontare nelle crisi umanitarie; il supporto richiesto per aiutarli a sopravvivere e a crescere;  i risultati che è possibile raggiungere anche nelle circostanze più difficili. Per la Siria e la regione l'UNICEF ha lanciato un appello per 835 milioni di dollari per distribuire aiuti salva vita (che comprendono: vaccinazioni, acqua, servizi igienico-sanitari, istruzione e protezione) e per favorire la coesione sociale e la pace per costruire un futuro più stabile. "I bambini sono sempre i più vulnerabili nelle emergenze e devono affrontare i rischi più alti di violenza, sfruttamento, malattie e negligenze" ha continuato Chaiban. Con i suoi partner, l'UNICEF lavora per affrontare diversi tipi di crisi umanitari, tra cui: la malnutrizione nel Sahel; la mancanza di acqua potabile e di adeguati servizi igienico sanitari in Yemen; il colera ad Haiti; il numero crescente di attacchi ai bambini in Afghanistan e la siccità in Angola".

Repubblica.it







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