Una politica da commedia dell'arte
Data: Domenica, 16 febbraio 2014 ore 09:15:00 CET
Argomento: Redazione


I politici nostrani? Recitano ogni giorno a soggetto. Attori consumati, da Commedia dell'arte, essi non hanno un testo scritto da dovere rispettare, ma bensì solo un semplice canovaccio, peraltro per nulla vincolante, se non a difesa dei propri interessi, e privilegi; un canovaccio da rimpolpare ogni volta parlando a braccio, inventando, in piena libertà, ad infinitum battute, e lazzi, e sberleffi, secondo l'andamento delle situazioni emergenti; un ilare gioco, fatto di improvvisazione creativa, di bravura verbale, di lessico raggirante, scaltrito e agguerrito, che, all'occorrenza, da alto, sa farsi basso, e spudoratamente ricco, anche, di aspre grossolanità plebee contro gli avversari impertinenti, seppure pronto, poi, per amore del lieto fine, a chiedere resipiscenti scuse per eventuali inopportune oltranze!
E' questo il loro teatro!
Questa la loro teatrale politica: cinica e smagata, distante e irridente ai bisogni reali della gente.

Per i comuni mortali, il teatro della vita reale, purtroppo, è ben diverso; le cose che succedono nella vita reale di ogni giorno sono dolorosamente altre dalle false recite dei nostri commedianti. Nella quotidianità dei comuni cittadini c'è la nuda e cruda disperazione di chi, schiacciato dai debiti, s'impicca; c'è la persistente e avvilente disoccupazione giovanile che, salendo fino a toccare il 40%, oscura ogni fiducia nel futuro; ci sono le piccole e medie imprese che, in una con il sistema industriale, collassano, trascinando con sé nel nulla migliaia e migliaia di posti di lavoro; e, poi, la pressione fiscale che aggrava le disuguaglianze; e la sfiducia nella giustizia che non è uguale per tutti; e la corruzione endemica nell'amministrazione della cosa pubblica; e le persone in povertà, che oramai si contano a milioni!
A distanza più ravvicinata, lo spettacolo reale si rivela essere una vera tragedia: ancora più dolorosa e insopportabile da sostenere a fronte di una politica arruffona e senza etica!

Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com





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