Erasmus+ 2014-2020: valore aggiunto europeo. Ma l’Italia è pronta?
Data: Sabato, 15 febbraio 2014 ore 06:15:06 CET
Argomento: Comunicati


Si chiama Erasmus plus  il nuovo programma europeo a supporto di istruzione, formazione, gioventù e sport che per i prossimi sette anni sostituirà ed integrerà  il Lifelong Learning Programme (LLP).
Erasmus + comprende tre attività chiave (Key Activities) trasversali a settori differenti: mobilità ai fini di apprendimento, cooperazione e riforma delle politiche.
Certamente il programma tende a rappresentare il valore aggiunto aiutando, per un verso, i giovani cittadini europei ad essere sempre più competitivi nel mondo del lavoro globalizzato, grazie all’ acquisizione di competenze aggiuntive dovute a periodi di studio all’estero e, dall’altro, supportando i Paesi coinvolti nel processo di modernizzazione dei sistemi di istruzione.
Ma l’Italia è pronta?
E soprattutto in caso di job swadowing che prevede un periodo di scambio di lavoro tra professori dell’unione europea, come si può conciliare oggi ciò con il contratto dei docenti che non prevede questa possibilità?
Di certo la scuola italiana non può rimanere ferma allo scambio virtuale all’interno della piattaforma eTwinning. Oltre la teoria urge la necessità di un adeguamento al processo di innovazione che sciolga i nodi burocratici e che nello specifico metta  il dirigente scolastico nella condizione di poter sostituire su base normativa quel docente che sceglie di trascorrere all’estero un periodo lungo fino ad un anno.
La sfida che si pone è l’innovazione e la modernizzazione del sistema di istruzione italiano, che purtroppo ultimamente conosce solo la logica dei tagli e le dittatoriali imposizioni del MEF.
Con il programma unico, l’ Erasmus plus, si vuole andare contro le frammentazioni, riunendo in quello che gli inglesi chiamerebbero “an umbrella term”, il Comenius, l’Erasmus, il Leonardo da Vinci e il Grundtvig. Vengono volutamente raggruppati tutti gli attuali regimi di finanziamento dell’Unione nel settore dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport.
Erasmus+ nasce  in un momento  critico per i Paesi  dell’UE,  dove circa 6 milioni di giovani sono tristemente disoccupati. Di contro esistono più di 2 milioni di posti di lavoro vacanti e i datori di lavoro segnalano la difficoltà a reperire  personale specializzato e dotato delle specifiche qualifiche richieste.
 Da ciò ne consegue che in Europa si registra un grande deficit di competenze.
Erasmus+ si propone di affrontare tale deficit creando diverse opportunità sia di studio, che di formazione,  sia  di esperienze di lavoro, che di volontariato da svolgere all’estero.
Nonostante ancora non esista una guida in italiano, nonostante non siano ancora online tutti i moduli di candidatura (eForm), nonostante ci siano molti dubbi causati da un meccanismo in progress anche tra i rappresentanti di INDIRE, ISFOL e MIUR, chiamati per semplificare e guidare il lavoro complicato delle scuole, incalzano già le scadenze.
La prima è fissata per le ore 12 (ora di Bruxelles) del 17 marzo  e riguarda l’Azione chiave 1, la Mobilità individuale del settore dell’istruzione, della formazione e della gioventù .
Un’altra tra le più importanti per il mondo della scuola è il 30 aprile, deadline per i Partenariati strategici  nel settore dell’istruzione (ex Comenius), della formazione e della gioventù.
Per presentare una candidatura Erasmus+  bisogna che la scuola si registri prima in Ecas, il Servizio di autenticazione della Commissione Europea, dopo in URF (unique registration facility) all’interno del Portale europeo dei partecipanti. Alla fine verrà rilasciato il codice per  l’invio elettronico della candidatura.
Secondo quanto promesso dall'INDIRE, gli indispensabili moduli in versione draft da compilare e spedire saranno disponibili nel sito della Commissione europea: http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_en.htm
Al Dirigente scolastico spetta il compito di saper individuare ed armonizzare tutte le attività di cooperazione e mobilità che la scuola intende richiedere per saperle realizzare in chiave europea.
Laura Sanfilippo, Dirigente Scolastico, lasanfi@libero.it;
IL REGOLAMENTO (UE) N. 1288/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
dell'11 dicembre 2013  che istituisce "Erasmus+": il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo  sport e che abroga le decisioni n. 1719/2006/CE, n. 1720/2006/CE e n. 1298/2008/CE http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2014/01/regolamentoerasmus2014.pdf 
La Guida  http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2014/01/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf Le Scadenze http://www.erasmusplus.it/?page_id=53

Salvatore Indelicato





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2485115.html