Gli stipendi dei dirigenti scolastici. Si muovono i Sindacati
Data: Venerdì, 24 gennaio 2014 ore 19:51:51 CET Argomento: Sindacati
Gli
effetti
di queste scelte li stanno subendo in modo pesante i dirigenti della
Campania e
della Sardegna, come li hanno subiti in passato quelli dell’Abruzzo e
della Puglia.
Un’altra
cosa che rimproveriamo ai sindacati è la scarsa trasparenza: da tre
anni, tutto
è avvolto nella nebbia, anche rispetto alla vertenza attuale si sono
ben
guardati dal pubblicare le note del MIUR e soprattutto del MEF che
hanno
portato all’impasse.
Bisogna
capire le cose “piluccando” dai comunicati dei diversi sindacati, che,
per
comodità di consultazione, riportiamo in coda al presente articolo
(ALLEGATO
1).
Per
le
richieste, facciamo riferimento all’ANP; queste le richieste:
-
reintegro
del Fondo Unico Nazionale per la retribuzione di posizione e di
risultato,
mediante rinuncia da parte del MEF a confiscare la RIA dei pensionati.
Di
conseguenza, immediata certificazione ed esecutività dei Contratti
integrativi
già stipulati e bloccati dagli organi di vigilanza;
-
sblocco
dell’impegno assunto dal Ministero nell’aprile 2010 (e mai onorato) per
lo
stanziamento di una somma di 5 milioni di euro, da destinare ad un
avvio di
perequazione interna per i neodirigenti provenienti dall’insegnamento;
-
blocco dei
recuperi erariali attualmente in corso in Campania e Sardegna e
restituzione ai
dirigenti delle somme già trattenute.
Alla
questione del momento, lo sblocco dei contratti regionali, l’Anp
aggiunge una
richiesta che fa tenerezza (I cinque milioni di euro promessi
nell’aprile del
2010!!!) ed una che merita un approfondimento: il blocco dei recuperi
erariali
in Campania e Sardegna e la restituzione del maltolto; più che bene, ma
chi
paga? Questi soldi andrebbero presi dal FUN, a meno che non vengano
stanziate
risorse “fresche” ad hoc, in aggiunta ai cinque milioni di cui sopra.
Bisogna
tener che non si tratta di pochi soldi; solo per mettere a posto la
Campania,
nel senso di restituire le decurtazioni relative agli a.s. 2010/2011 e
2011/2012, l’impegno di spesa è pari a 9.749.509,79 euro lordo stato,
7.045.461,62 euro lordo dipendente (Per i calcoli analitici, vedi
ALLEGATO 2),
praticamente quasi il doppio dei famosi cinque milioni di cui sopra,
promessi
quasi quattro anni fa e mai effettivamente stanziati.
L’Amministrazione
ha promesso una soluzione amministrativa, se necessario addirittura
legislativa.
Domanda:
ma
alle decurtazioni subite dai dirigenti scolastici di Abruzzo e Puglia,
nessuno
ci pensa? Sono figli di un dio minore?
Vogliamo
segnalare due richieste della FLCCGIL, molto importanti per il buon
funzionamento delle scuole:
- ripristino delle somme sottratte al Fondo dell’istituzione
scolastica (FIS)
per pagare gli scatti di anzianità dell’annualità 2011 e copertura
degli stessi
con risorse da reperire nell’ambito dei risparmi da otto miliardi
realizzati
con i tagli Tremonti/Gelmini
- ripristino dell’integrità dei compensi per lo svolgimento
delle
funzioni
superiori svolte dagli assistenti amministrativi e docenti in
sostituzione di
DSGA e dirigente scolastico
Sono
questioni molto importanti, le affronteremo a breve in appositi
articoli.
Le
prime
reazioni della grande stampa e delle forze politiche non sono
incoraggianti: si
tratta di soldi e non è che se ne vedano molti in giro!
ALLEGATO
1 - LE POSIZIONI DEI SINDACATI
ANP/CIDA
Più
di 800
dirigenti scolastici sono convenuti da ogni parte d'Italia per
partecipare al
sit-in indetto oggi 23 gennaio da Anp davanti al MIUR.
Le
pettorine
colorate distribuite per rendere immediatamente riconoscibili i
partecipanti
non sono state sufficienti per tutti gli intervenuti, che hanno dato
vita ad
una dimostrazione di forza composta ma vigorosa, occupando tutta la
facciata
del Ministero, la scalinata di accesso e la carreggiata immediatamente
adiacente.
Verso
le 12,
un centinaio di dirigenti si sono spostati verso Montecitorio, dove
sono stati
ricevuti da alcuni deputati appartenenti a schieramenti diversi.
Nello
stesso
tempo, una piccola delegazione, guidata dal presidente Rembado, è stata
ricevuta dai vertici dell’Amministrazione scolastica, cui ha
rappresentato le
richieste più immediate della categoria:
-
reintegro
del Fondo Unico Nazionale per la retribuzione di posizione e di
risultato,
mediante rinuncia da parte del MEF a confiscare la RIA dei pensionati.
Di
conseguenza, immediata certificazione ed esecutività dei Contratti
integrativi
già stipulati e bloccati dagli organi di vigilanza;
-
sblocco
dell’impegno assunto dal Ministero nell’aprile 2010 (e mai onorato) per
lo
stanziamento di una somma di 5 milioni di euro, da destinare ad un
avvio di
perequazione interna per i neodirigenti provenienti dall’insegnamento;
-
blocco dei
recuperi erariali attualmente in corso in Campania e Sardegna e
restituzione ai
dirigenti delle somme già trattenute.
Rispondendo
alle richieste Anp, l’Amministrazione ha espresso il proprio impegno
per la
soluzione di tutte le questioni sollevate. In particolare:
-
per il
Fondo Unico Nazionale, è stata consegnata copia della lettera con cui
il
Ministro Carrozza ha chiesto al suo collega Saccomanni di accedere
all’interpretazione
del DL 78/10 sostenuta da sempre da Anp e dalle altre OO.SS. e sulla
cui base
sono stati stipulati tutti i contratti integrativi regionali che oggi
il MEF
pretende di bloccare, sulla base di una successiva e diversa
interpretazione
della stessa norma;
-
il MIUR
auspica che l’Economia accetti di risolvere la vertenza per via
amministrativa,
ma si prepara in subordine ad affrontarla per via normativa,
nell’ambito della
conversione del decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri lo
scorso
venerdì 18 gennaio;
-
il MIUR
riconosce la perdurante validità dell’impegno sottoscritto nell’aprile
2010 per
i 5 milioni di euro da destinare ai neo dirigenti e si impegna a
ricercare una
soluzione, necessariamente normativa, in sede di conversione del
decreto legge
citato;
-
sarà fatta
un’immediata ricognizione della situazione in Campania e Sardegna ed in
particolare delle risorse necessarie per chiudere la questione. Una
risposta
sarà data ad Anp ed alle altre OO.SS in occasione dell’incontro con il
Ministro, già convocato per martedì 28 gennaio prossimo. La
mobilitazione dei
dirigenti scolastici ha già dato i primi frutti: ma non è il momento
per
abbassare la guardia. Già a partire dall’incontro con il Ministro ci
attendiamo
risposte più precise e l’indicazione di tempi. Terremo naturalmente
informati i
colleghi degli sviluppi della vertenza e chiediamo loro di mantenere
alti
l’attenzione e l’impegno, anche in vista di eventuali ulteriori
iniziative di
pressione nei confronti dell’Amministrazione che si rendessero
necessarie.
CISL-SCUOLA
(Sulle stesse posizioni UIL e Snals)
Dirigenti
scolastici in sciopero il 14 febbraio, con manifestazione nazionale a
Roma: lo hanno deciso
Cisl
Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal dopo l’incontro di tentata
conciliazione
svoltosi oggi al MIUR.
La
questione
è quella della decurtazione apportata al fondo che alimenta una parte
delle
retribuzioni, a causa di una lettura molto rigida del MEF, che i
sindacati
contestano nella sua legittimità, delle norme di contenimento dei
salari
pubblici varate nel 2010.
La
questione
si trascina da mesi e ha visto lo stesso Ministero dell’Istruzione
convenire
con la “lettura” delle norme di legge e contrattuali fatta dai
sindacati, ma ciò non è bastato fino ad oggi a superare le resistenze
del MEF.
Da
qui la
decisione inevitabile di proclamare uno sciopero che punta a respingere
interventi di “retrocessione” retributiva inaccettabili e in
palese
violazione degli accordi contrattuali.
Cisl
Scuola,
insieme a Uil Scuola e Snals, chiede interventi risolutivi in via
amministrativa o, se necessario, anche legislativa, che consentano
l’immediata
riattivazione dei contratti integrativi regionali con la piena
disponibilità
dei fondi quantificati fin dal dicembre del 2012.
FLCCGIL-COMUNICATO
Stato
di
mobilitazione su emergenze contrattuali e salariali: la FLC CGIL non
concilia
Risposte
insoddisfacenti e nessuna soluzione su posizioni economiche ATA e
retribuzione
di risultato dei dirigenti scolastici. Prosegue lo stato di agitazione:
nei
prossimi giorni il calendario delle iniziative.
Nel
pomeriggio del 20 gennaio 2014 si è tenuta la prosecuzione del tavolo
di
conciliazione convocato al MIUR a seguito della proclamazione, da
parte
della FLC; dello stato di agitazione di docenti, dirigenti e ATA.
La
conciliazione era stata sospesa giovedì scorso in attesa di verificare
i contenuti
del decreto legge, licenziato venerdì 17 gennaio.
Ricordiamo
i
temi oggetto dello stato di agitazione (La FlcCgil indica molti
temi, dato
che le rivendicazioni riguardano tutto il personale; riportiamo quelle
che
riguardano i dirigenti scolastici e la gestione. NdR):
- ripristino delle somme sottratte al Fondo dell’istituzione
scolastica
(FIS) per
pagare gli scatti di anzianità dell’annualità 2011 e copertura degli
stessi con
risorse da reperire nell’ambito dei risparmi da otto miliardi
realizzati con i
tagli Tremonti/Gelmini
- ripristino dell’integrità dei compensi per lo svolgimento delle
funzioni
superiori svolte dagli assistenti amministrativi e docenti in
sostituzione di
DSGA e dirigente scolastico
- sblocco dei contratti integrativi regionali 2012/13 per la
retribuzione
di
posizione e di risultato dei dirigenti scolastici nel rispetto della
quantificazione del fondo nazionale definita dal MIUR a dicembre del
2012
L’incontro
di oggi non ha portato nessuna novità positiva: anzi il quadro è
assolutamente
peggiorato. Infatti nel testo del decreto non ci sono risposte, per
precisa volontà
politica, né sulle posizioni economiche del personale ATA
(contrariamente a
quanto già annunciato dal MIUR) né sulla retribuzione di posizione e di
risultato dei Dirigenti scolastici.
Per
quanto
riguarda la restituzione
degli scatti di anzianità maturati nel 2013 il testo del
decreto,
pur avendo scongiurato il prelievo diretto in busta paga, introduce
elementi
preoccupanti sia per l’inesistenza di risorse aggiuntive per la
copertura degli
scatti di anzianità, che per gli effetti che tale assenza determinerà.
Infatti
è di
tutta evidenza che il recupero degli scatti avverrà quasi completamente
a
scapito del MOF, con conseguenze sia sui carichi di lavoro del
personale che
sulla qualità della scuola.
Infine
i
rappresentanti del Miur presenti all’incontro non hanno fornito alcuna
assicurazione circa il regolare pagamento dei supplenti temporanei
limitandosi
a ribadire l’impegno della Ministra Carrozza a ottenere un incremento
per il
2014 dello stanziamento di bilancio sul relativo capitolo di spesa.
Per
queste
ragioni la FLC CGIL ha deciso di non conciliare. Nei prossimi giorni
daremo
conto delle iniziative di mobilitazione che metteremo in campo per
cambiare i
contenuti del decreto legge e per tutelare i diritti delle lavoratrici
e dei
lavoratori.
FLCGIL-SIT
IN DIRIGENTI SCOLASTICI
28
gennaio
2014, sit-in dei dirigenti scolastici: 100 ragioni per dire basta!
L'ingiusta
decurtazione della retribuzione dei dirigenti scolastici non è che una
delle
cento ragioni alla base della loro protesta.
I
dirigenti
scolastici sono continuamente gravati di nuovi compiti e sono
considerati i
soggetti responsabili dell'applicazione di norme ed adempimenti quasi
sempre
estranei alla scuola.
Far
funzionare bene le scuole sta diventando ogni giorno più difficile e
pesante.
A
queste
croniche difficoltà potrebbe aggiungersi ora una riduzione della loro
retribuzione,
a causa dell'intervento del MEF che si rifiuta di applicare i contratti
integrativi già firmati.
Con
il
sit-in del 28 gennaio i dirigenti scolastici della FLC CGIL vogliono
dire BASTA
a questa insopportabile situazione e invitano tutti i colleghi a far
sentire la
loro voce, partecipando numerosi al sit-in e aggiungendo ai tanti
motivi di
disagio anche un loro motivo.
ALLEGATO
2 – I CALCOLI DELLA CAMPANIA
L’impegno
di
spesa previsto dal Decreto Bouché per l’a.s. 2010/2011 è pari a
11.296.189,01 euro,
come di sotto specificato:
DECRETO
BOUCHE'/POSIZIONE VARIABILE |
FASCE
|
IMPORTI
2006 |
DIRIGENTI
|
SPESA
|
PRIMA
|
9.093,76
|
81
|
736.594,56
|
SECONDA
|
8.487,44
|
1.222
|
10.371.651,68
|
TERZA
|
6.062,67
|
31
|
187.942,77
|
TOTALE
|
|
|
11.296.189,01
|
Per
poter
restituire le decurtazioni, bisognerebbe tornare al contratto
previgente del
2007, con un impegno di spesa pari a 14.920.627,24 euro, come di sotto
specificato:
CIR
2007/POSIZIONE VARIABILE |
FASCE
|
IMPORTI
2006 |
DIRIGENTI
|
SPESA
|
PRIMA
|
13.189,54
|
81
|
1.068.352,74
|
SECONDA
|
11.106,81
|
1.222
|
13.572.521,82
|
TERZA
|
9.024,28
|
31
|
279.752,68
|
TOTALE
|
|
|
14.920.627,24
|
La
somma
mancante è quindi pari a 3.624.438,23 euro.
Per
il
211/2012 questa la situazione.
Con
il
Decreto Bouché abbiamo:
DECRETO
BOUCHE'/POSIZIONE VARIABILE |
FASCE
|
IMPORTI
2006 |
DIRIGENTI
|
SPESA
|
PRIMA
|
9.078,55
|
81
|
735.362,55
|
SECONDA
|
8.473,25
|
1.150
|
9.744.237,50
|
TERZA
|
6.052,32
|
20
|
121.046,40
|
TOTALE
|
|
|
10.600.646,45
|
Con
il Cir
del 2007 abbiamo:
CIR
2007/POSIZIONE VARIABILE |
FASCE
|
IMPORTI
2006 |
DIRIGENTI
|
SPESA
|
PRIMA
|
13.189,54
|
81
|
1.068.352,74
|
SECONDA
|
11.106,81
|
1.150
|
12.772.831,50
|
TERZA
|
9.024,28
|
20
|
180.485,60
|
TOTALE
|
|
|
14.021.669,84
|
La
somma
mancante è quindi pari a 3.421.023,39 euro.
Per
i due
anni, fanno 7.045.461,62 euro lordo dipendente, 9.749.509,79 euro lordo
stato.
|
|