Il Museo Correr di
Venezia ospiterà dall'8 febbraio al 2 giugno prossimo, in
collaborazione con il Philadelphia Museum of Art, la mostra
'Léger,
1910 - 1930, La visione della città contemporanea' che proporrà oltre 100 opere
con 60 lavori di Fernand Léger e con artisti come Picabia, Duchamp, Le
Corbusier, Mondrian, El Lissitsky, Delaunay che con lui hanno rinnovato
l'idea della rappresentazione urbana nell'arte, nell'incrocio con i
nuovi media di inizio Novecento. In contemporanea sarà al Museo Correr
anche la mostra '
Immagine
della città europea dal Rinascimento al Secolo dei Lumi', curata
da Cesare De Seta.
"Se l'espressione pittorica è cambiata, è perché la vita moderna l'ha
richiesto…. La vista dal finestrino della carrozza ferroviaria e
dell'automobile, unita alla velocità, ha alterato l'aspetto abituale
delle cose. Un uomo moderno registra cento volte più impressioni
sensoriali rispetto a un artista del diciottesimo secolo…. La
compressione del quadro moderno, la sua varietà, la sua scomposizione
delle forme, sono il risultato di tutto questo".
Il pittore francese Fernand Léger (1881-1955), alla vigilia dello
scoppio della Prima Guerra Mondiale, così commentava le radicali
trasformazioni che con l'avvento della seconda rivoluzione industriale
si stavano determinando in tutti luoghi del quotidiano, dove il ritmo
della vita sempre più frenetico, o per meglio dire moderno, stava
cambiando l'arte e le sue regole.
Suddivisa in cinque sezioni (Il pittore della città, Spettacolo,
Pubblicità, Spazio, Dopo il 1920) a cura di Anna Vally e con la
direzione scientifica di Gabriella Belli e Timothy Rub e il progetto
espositivo di Daniela Ferretti, la mostra al Museo Correr, dopo il
successo ottenuto al Philadelphia Museum of Art, presenta tra le altre
opere di Léger lo straordinario dipinto 'La Ville', un quadro che dà
avvio alla fase più sperimentale e cubo-futurista della sua produzione,
concesso eccezionalmente in prestito dal museo di Philadelphia.
Eseguito da Léger nel 1919, al suo ritorno a Parigi dopo l'esperienza
al fronte della Prima Guerra Mondiale,'La Ville', dipinto di grandi
dimensioni, influenzerà un'intera generazione di artisti, diventando un
vero e proprio manifesto della pittura dedicata al tema della città
contemporanea. Il soggetto del dipinto rappresenta, infatti, la città
con le sue frenetiche attività, le sue architetture composte di
assemblaggi cubo-futuristi, e i suoi abitanti, uomini meccanici, quasi
robot, armoniosamente integrati nel dinamismo della nuova 'macchina
urbana'. Accanto a questo straordinario dipinto, che si può considerare
il focus dell'esposizione, una serie d'importanti opere provenienti da
collezioni pubbliche e private europee e statunitensi (la Tate
Liverpool, l'Avery Art and Architecture Library della Columbia
University di New York, il Dansmuseet di Stoccolma, il Centre Pompidou
di Parigi, il Musée National Fernand Léger di Biot, il Toledo Museum of
Art nell'Ohio o la Fondation Beyeler di Basilea, per citarne alcuni)
permetteranno al visitatore non solo di mettere a confronto la sua
pittura con molti altri suoi innovativi progetti, sempre collegabili al
tema della città moderna alcuni pressoché inediti per l'Italia, come
per esempio le sue creazioni di design teatrale e di grafica
pubblicitaria, di scenografia e di cinematografia, ma anche di
approfondire la sua relazione con i protagonisti di quella fertile
stagione dell'avanguardia.
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