Svizzera, bibite al bando “Doping per i bambini
Data: Giovedì, 16 gennaio 2014 ore 07:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


In Svizzera dilaga la tendenza ad attribuire superpoteri alle bevande gassate. In particolare, quello di eccitare i bambini al punto da spingerli a compromettere l’attività didattica di intere classi. Da qualche giorno quest’epidemia ha colpito anche un paesino di cinquemila anime del canton Lucerna, Hitzkirch. E’ il sesto paesino elvetico ad essersi dato un vero e proprio regolamento anti doping per i bambini –come se un undicenne che beve una Fanta potesse essere paragonato agli sportivi che si iniettano ormoni per aumentare le proprie prestazioni.

Gli insegnanti si sono accorti, dicono, che molti bambini avevano sostituito ormai il panino con la marmellata o la barretta di cioccolata con lunghi sorsi di bibite con le bollicine, a volte abusandone e, come nel caso delle bevande effettivamente imbottite di caffeina come la Red Bull, entrando in uno stato di agitazione eccessiva. Così hanno costretto gli alunni a sottoporsi a un test antidoping e il risultato è stato, in alcuni casi, positivo. Gli zelanti promotori dei test e dei divieti hanno anche spiegato di aver avuto scopi pedagogici: i genitori non si renderebbero conto della nocività di molte di queste bevande zuccherate, hanno dichiarato ad alcuni giornali svizzeri.

Inoltre, la preside di una scuola di Hitzkirch ha raccontato che “dobbiamo essere in grado di offrire lezioni ordinate”, senza bimbi che infliggano all’ora di matematica o di tedesco inopportune interruzioni. D’ora in poi, insomma, niente Red Bull, niente Coca-Cola, niente bevande gassate nell’ora di ricreazione: i bimbi potranno bere solo acqua o al massimo del tè -rigorosamente-, senza zucchero.

Tonia Mastrobuoni
La Stampa








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