Dimensionamento: il Mef cede solo su scuole di montagna e piccole isole I numeri imposti dall’Economia senza tenere conto del Decreto istruzione!
Data: Lunedì, 23 dicembre 2013 ore 18:00:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Il Mef sul
dimensionamento della rete scolastica non vuole cedere nulla ed ha
concesso solo la deroga a 400 alunni per le scuole ubicate nei comuni
di montagna e nelle piccole isole; per le restanti, il tetto resta
fissato 1.000 alunni come media regionale, con buona pace dei discorsi
fatti (anzi, non fatti!) alla Conferenza Stato-Regioni e di quanto
previsto nel Decreto Istruzione che prevede il concerto tra Miur, Mef e
Regioni per individuare i criteri per la definizione del contingente
organico dei Ds e dei Dsga, nonché la distribuzione tra le Regioni, che
provvederanno autonomamente al dimensionamento scolastico sulla base di
questo accordo a partire dall'anno scolastico 2014/2015.
Il Miur, dal canto suo, a quanto pare, si sarebbe subito adeguato
inviando agli USR una nota invitandoli a procedere secondo i dictat del
Mef che prevedono un calcolo stimato di
-800 Istituzioni scolastiche e quindi altrettanti posti in meno per Ds
e Dsga.
Un epilogo penoso che lascia trasparire, ancora una volta, il potere
del Mef (soldi) e la debolezza del Miur (idee e proposte) in un clima
di totale acquiescenza da parte della Carrozza, come del resto è stato
per i suoi predecessori.
E la Sicilia ? La Sicilia , Regione a Statuto autonomo, con potestà
primaria in materia di pubblica istruzione, finora sta zitta e come
abbiamo scritto più volte in questi giorni, dimentica che la questione
dimensionamento in Sicilia non si può risolvere come l’anno scorso ed i
precedenti, con giochini al Tavolo tecnico, o peggio, nella stanza dei
bottoni.
A parte gli impegni non mantenuti finora dall’assessore Scilabra, che
già nella primavera scorsa aveva annunciato e calendarizzato conferenza
provinciali per conoscere direttamente le criticità zonali e cogliere
meglio le istanze territoriali, adesso deve procedere tempestivamente
evitando anche le sceneggiate precedenti quando, in nome di una
autonomia fasulla, si sono mantenute scuole sottodimensionate ma il
Miur non ha concesso posti a Ds e Dsga titolari, aprendo il doloroso
capitolo delle maxi-reggenze per un anno intero.
Chi chiediamo, a questo punto, quale ruolo si ritaglierà quest’anno
l’USR Sicilia che finora sembra ben lontano dal problema reale, tanto
da non pensare neppure lontanamente di sentire in prima persona i
Dirigenti Scolastici e lo sparuto gruppo di Dirigenti preposti agli
Uffici Territoriali per cercare di capire di più, evitando così un
ruolo di comparsa al Tavolo regionale, dove tutto verrà presentato su
un piatto d’argento, con decisioni già prese, pensate, manipolate e
definite da singoli funzionari e/o consulenti su cui, dopo quello che è
successo l’anno scorso, avanziamo preoccupanti riserve.
Viene anche da chiedersi, sotto il profilo categoriale dei Ds, che ne
pensano i prossimi idonei del concorso rinnovato per Ds del 2004 che
speravano in un ventaglio adeguato, anche se non generoso, di posti a
loro disposizione. Forse ricominceranno con i ricorsi e le speculazioni
degli avvocati che hanno scoperto con la scuola un filone d’oro quasi
inesauribile.
Ninni Bonacasa
Ceripnews.it
|
|