Desiderio d'apprendere / 2
Data: Mercoledì, 18 dicembre 2013 ore 07:30:00 CET
Argomento: Redazione


"Apprendere è mettersi in discussione;è confrontarsi con la realtà ;è argomentare ;è mettersi in rete.Apprendere non è aggiungere informazioni le une alle altre,ma cambiare livello di organizzazione delle informazioni"(A.Giordan).L'apprendimento è un processo attivo di costruzione di risposte del sogetto in formazione agli stimoli offerti dalla realtà ed è valido se mobilita e ristruttura gli schemi mentali e li fa evolvere.
L'apprendimento è un processo non lineare, nel quale intervengono simultaneamente la storia di chi apprende, le sue precedenti nozioni, il suo ambiente sociale e culturale e il desiderio di guadagnare nuove conoscenze. "Vi un apprendimento autentico quando l'allievo è in grado di costruire il processo di apprendimento tramite scoperta, conquista e attribuzione di senso e di utilità al sapere acquisito"(M.Pellerey).

L'insegnante deve svolgere sempre il proprio ruolo di guida perché  l'apprendimento dell'alunno sia stabile ,significativo e fruibile. La sua funzione si colloca prima , accanto e  dopo l'apprendimento e non è sensato ridimensionare il suo ruolo. Certamente l'alunno apprende da sè e nessuno può farlo al suo posto ,ma appoggiandosi sul sostegno e l'esperienza altrui e soprattutto su quella dell'insegnante.Per apprendere l'alunno ha bisogno di essere collocato in situazioni di comunicazione, di scambio e di confronto con chi ha esperienza e conoscenza. Non c'è bisogno di escogitare nuovi primati tra apprendimento e insegnamento: è importante il modo in cui si apprende ,come un sapere diventa possesso di chi apprende .L'alunno non è un recipiente da riempire ,ma soggetto attivo del suo percorso di apprendimento e di ricerca del sapere.

Per passare da un insegnamento di routine ad uno energico e vitale si devono mettere a fuoco processi attivi di partecipazione e di coinvolgimento; organizzare situazioni d'apprendimento centrate su situazioni reali; si devono coinvolgere gli alunni nelle pratiche di valutazione rendendo espliciti i criteri per creare un clima di corresponsabilità eduativa;si deve perseguire un'azione costante di implicazione degli alunni per fare emergere e valorizzare le loro capacità e le loro attitudini.
Bisogna dare un forte impulso a ripensare continuamente il senso che devono avere i saperi  e la loro utilità nel significato più ampio del termine. Il primo ostacolo da superare è quello costituito dagli stessi giovani.

La condizione giovanile è segnata da atteggiamenti, comportamenti e valori in evidente contrasto con la cultura scolastica ,indicativi a volte di una vera resistenza all'apprendimento. Una situazione determinata da sradicamento e vulnerabilità personale, mancanza di punti di riferimento, disgregazione e disordine sociale, indebolimento della credibilità delle istituzioni, crisi economica, inaccessibilità del lavoro etc.

Raimondo Giunta





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