Pasticcio ASPI: L'INPS paga la disoccupazione ai supplenti che lavorano ...
Data: Martedì, 17 dicembre 2013 ore 08:30:00 CET
Argomento: Opinioni


Il MIUR non assegna tutti i fondi necessari per pagare i supplenti che rimangono senza stipendio a Natale, Alcuni uffici ex INPDAP impiegano anche 9 mesi per liquidare il TFR, Uffici INPS che ritardano a pagare l'Aspi e miniaspi ai disoccupati e uffici INPS che accreditano generosamente l'indennità di disoccupazione a supplenti che hanno un contratto di lavoro in essere.
Cosa sta succedendo nel mondo della Scuola e della Previdenza? L'Inps vuole soccorrere i precari per il ritardo negli stipendi? Oppure, cosa più probabile, questa riforma previdenziale che ha dato vita all'ASPI ha mandato in Tilt il sistema di comunicazione tra Scuole, Centri per l'Impiego e gli Uffici periferici dell'Istituto di Previdenza? Verrebbe da dire "che pasticciaccio questa benedetta ASPI!".

Partiamo con un esempio: l'insegnante Concetta sul Gruppo facebook dei "Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro" scrive quanto segue:
"Buonasera a tutti i colleghi, volevo un aiuto da qualcuno di voi, continuo a ricevere l'indennità di disoccupazione dall'Inps, nonostante le varie comunicazioni, tramite posta certificata, numero verde, modello , ecc...Ho appena richiamato il n. verde e l'operatore si è stupito di tutte le comunicazioni da me fatte. Vi chiedo come mi devo comportare, oltre che andare alla sede di competenza? Ma la scuola non comunica la presa di servizio? Grazie per l'aiuto"

Le fa eco Rosamaria, insegnante di Scuola dell'Infanzia: "Anch'io sono nelle tue stesse condizioni.."

Le fa eco Rosita, collaboratrice scolastica:
"io ci sono passata ... nonostante le mie tempestive comunicazioni all'inps, mi sono state accreditate somme che non mi spettavano. Io sono andata personalmente nella sede di competenza e ho fatto un sollecito. Dopo un mesetto mi è arrivato un bollettino per effettuare il rimborso delle somme in eccesso percepite ( potevo anche dilazionarle), ... ciao e armati di santa pazienza !!!!"

E così si viene a sapere di altri supplenti che i casi sono tanti e qui non li trascriviamo tutti....

Interpellato, l'avvocato che collabora con il gruppo dei supplenti ha espresso il seguente parere:
"mi permetto di intervenire dicendole che..... l'istituto recupererà le somme quando si avvedrà dell'indebita prestazione. le somme in ogni caso non potranno essere gravate da interessi (previsti solo quando l'indebito sia stato determinato da un comportamento doloso dell'interessato, ma non è il suo caso), quindi le consiglio di tenerli in banca fin quando l'Inps non opererà la trattenuta. il credito dell'Inps è soggetto ad ordinaria prescrizione decennale, per cui se non dovesse recuperarli nei prossimi dieci anni potrà serenamente considerarlo un dono della previdenza.

Potrebbe però rimanere un problema dal punto di vista fiscale che si ritorce contro il supplente? Un vero e proprio groviglio sul reddito come rileva Giorgia, assistente amministrativa:
"Intanto il dipendente riceve l'indennità e dovrà dichiararla nel prossimo 730 o Unico, essendo considerato un provento soggetto all'irpef, e sarà soggetta anche a conguaglio fiscale ed aumenterà, quindi, la progressione dell'aliquota. In pratica, il dipendente pagherà tra pochi mesi un conguaglio per soldi che ha ricevuto e che sicuramente dovrà rimborsare.. Se non avrà un rapporto di lavoro su cui l'inps potrà rivalersi (con trattenuta stipendiale) avrà un bollettino postale con cui provvedere al versamento…. e l'Irpef versata? Non so se sono stata chiara ma la mia sensazione è che in ogni caso il dipendente ci rimetterà".

In conclusione ci viene spontaneamente da pensare: "Ma con questi soldi pubblici non si potevano pagare tutti i supplenti temporanei rimasti senza stipendi arretrati in prossimità delle festività natalizie?"
Noi vorremmo però pensare in positivo e siamo convinti che andrà così: Nessun supplente sarà penalizzato per un errore evidente della Pubblica Amministrazione, né sulle tasse, né sulla modalità di recupero delle somme erogate per sbaglio.
Probabilmente gli uffici periferici sono sotto organico, non adeguatamente attrezzati di risorse umane per l'accorpamento INPS- INPDAP e per tutti i provvedimenti della Fornero.
Ma la cosa che in tutta questa storia risalta è la seguente: Una medaglia al valor civile andrebbe a questi colleghi supplenti della Scuola che non ricevono regolarmente lo stipendio, il TFR, l'Aspi e che dignitosamente si preoccupano quando ricevono soldi in più del dovuto e che vogliono restituirli e... quasi non ci dormono la notte.
Tutta un'altra etica rispetto ai politici che comprano ostriche, champagne e slip colorati con i soldi pubblici!

Gruppo Fb Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro






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