L'Orchestra di Auschwitz al liceo Scientifico Ettore Majorana di Scordia
Data: Sabato, 07 dicembre 2013 ore 13:08:09 CET
Argomento: Redazione


Nell’ambito del progetto “Un nuovo modo di fare didattica”, finanziato dall’U.S.R. Sicilia – misure incentivanti per le aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica, - il Liceo Scientifico Ettore Majorana di Scordia mette in scena nell’Aula Magna dello stesso istituto sabato 7 dicembre 2013 ore 18.30 la rappresentazione teatrale L’orchestra di Auschwitz, ispirato al libro – testimonianza di Fania Fénelon Ad Auschwitz c’era un’orchestra,  libero adattamento e regia di Giovanni Amore. Protagonisti gli studenti del Laboratorio teatrale del Liceo che, sotto la guida del Prof. Amore, testimonieranno con il loro entusiasmo e la loro passione la volontà  di tenere viva la memoria dell’orrore  consumatosi  ad Auschwitz e, contestualmente, l’impegno nel promuovere la  tradizione dei valori e dei principi su cui si fondono la Democrazia e la Civiltà.
La cittadinanza è invitata a partecipare. L’ingresso è libero.
Lo spettacolo sarà replicato per gli studenti del Liceo nella mattinata di lunedì 9 dicembre 2013.

 Regia e sceneggiatura sono del Prof. Giovanni Amore, le scene del Prof. Santo Vasile, le musiche della Prof.ssa Alessia Gavini,, la grafica e gli effetti della Prof.ssa Antonietta Pappalardo, il supporto informatico del Dott. Giovanni Giuffrida. Promotore del progetto il Dirigente Scolastico del Liceo Ettore Majorana Prof. Roberto Maniscalco, responsabile del progetto il Prof. Mario Gambera, la referente per i genitori la Prof.ssa Paola Santoro, il referente per la valutazione del progetto il Prof. Alberto Asti.
La trama: Il campo di Auschwitz – Birkenau era l’unico a possedere un’orchestra al femminile, composta da prigioniere ebree provenienti da ogni parte, che aveva il compito di accompagnare le detenute al lavoro e suonare per gli ufficiali SS. Le musiciste, allocate in una baracca vicino alla ferrovia nel punto in cui arrivavano i convogli dei deportati, erano costrette a prove estenuanti per potere suonare dignitosamente, perché solo così sarebbero state risparmiate dalla selezione per la camera a gas.

Sergio Garofalo





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2484284.html