Il caso dei dirigenti della Regione Sicilia senza dipendenti e i dirigenti scolastici con migliaia di studenti e centinaia di dipendenti; una sperequazione insopportabile
Data: Mercoledì, 04 dicembre 2013 ore 14:56:17 CET
Argomento: Istituzioni


Grazie al Governatore della Sicilia Crocetta si sta svelando un quadro di devastazione della Pubblica Amministrazione siciliana che seppur immaginabile ha superato qualsiasi immaginazione sino a quando veniva coperto dalla classe politica delinquenziale dell’isola.
Ora che tutti i veli sono caduti veniamo a conoscenza perché certificato negli esposti presentati dal Governatore alla Procura di Palermo che ci sono uffici della Regione con un dirigente a capo di nessuno; cioè si paga un dirigente che dirige se stesso!
Come è possibile che una burocrazia perversa abbia potuto concepire simile pianta organica con la copertura e l’avallo di una classe politica che avrebbe dovuto controllare e indirizzare questo servizio è una delle cose che fa indignare gli 800 dirigenti scolastici dell’isola.
Il confronto è sconvolgente; ogni dirigente scolastico si trova in media a dirigere una scuola con tanti plessi e con centinaia di docenti e decine di personale ATA alle dipendenze e in media con 900 studenti  da seguire e sostenere nel loro diritto allo studio; senza considerare le enormi responsabilità in capo ad ogni singolo dirigente scolastico per la sicurezza degli edifici e per i rapporti con gli Enti Locali. Cosa alla quale il dirigente della Regione che sta dietro alla sua scrivania nel chiuso della sua stanzetta non è in grado neppure di valutare.
Eppure in Sicilia ci sono ben 1.776 dirigenti, si fa per dire, cioè più del doppio dei dirigenti scolastici dell’isola, che non riescono a garantire ai siciliani il servizio a cui sono preposti.
Tutti i dipendenti gestiti da questi dirigenti sono 17.531 con un dirigente ogni 9 dipendenti male distribuiti e male gestiti.
La retribuzione di questi dirigenti è composta da tre voci, come quella di tutti i dirigenti pubblici, e cioè retribuzione tabellare, retribuzione di posizione e retribuzione di risultato.
Ebbene il trucco o meglio lo scandalo è proprio qui nella disparità di trattamento nelle due ultime voci tra i regionali e gli statali.
Pur essendo la retribuzione tabellare di base quasi la stessa sulle altre due voci si registrano sperequazioni spaventose a danno dei dirigenti dello Stato che possono portare anche a triplicare i compensi a favore dei regionali.
Ormai da più di 14 anni viene denunciata dai sindacati dei dirigenti scolastici questa disgustosa sperequazione nel trattamento retributivo di posizione e di risultato senza che la politica voglia intervenire.
Anzi si registra il tentativo opposto che è quello di enfatizzare ancora questo divario e questo gap assurdo. Basti pensare al re3cente tentativo di sanatoria dei 28 mila lavoratori precari stipendiati formalmente dall’ente ma che sono in forza ai Comuni. Tentativo per fortuna bloccato dalla Corte dei Conti.
Ci sono poi i dipendenti delle società partecipate della Regione che circa 7 mila che portano il fardello della Regione a una cifra impressionante di forza lavoro inutilizzata e  in una situazione di puro assistenzialismo.
Senza considerare il tentativo di distribuire 36 milioni di euro dei Fondi Europei del PAC ex FAS ai 1.700 sportellisti della Formazione Professionale , i cosiddetti Spartachisti;
Un disastro della Regione Sicilia e una sofferenza per i dirigenti dello Stato dell’isola umiliati giorno dopo giorno da una sperequazione insopportabile.

DIRIGENTISCUOLA-CONFEDIR SICILIA





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