L’Italia che verrà vista dai ragazzi del 2020. Più sogni che timori
Data: Giovedì, 28 novembre 2013 ore 07:30:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Come sarà
l’Italia prossima ventura? Condannata a ripetere i soliti errori e
sprecare le proprie virtù? Costretta a rivedere le difficoltà
economiche e a ritrovare la politica litigiosa degli ultimi vent’anni?
Obbligata a convivere con gli stessi personaggi impegnati nelle stesse
discussioni? Oppure conosceremo – finalmente – una nazione nuova,
capace di sorprendere e di sorprenderci? Il Corriere della Sera e il
nuovo Canale Scuola di Corriere.it lo domandano agli studenti delle
scuole superiori italiane, i ventenni del 2000.
Chiediamo di raccontarci cosa sperano e cosa temono. Perché toccherà a
loro (ri)fare l’Italia. È bene comincino a pensarci, sin da subito.
Quale Paese vogliono i ragazzi di oggi, protagonisti di domani? Come
immaginano l’Italia del prossimo decennio, quando saluteranno i
genitori, entreranno nel mondo del lavoro, diventeranno (si spera)
indipendenti?
202020. Tre volte venti. Sarà il luogo virtuale dove i ventenni del
2020 potranno immaginare il futuro. Il Canale Scuola di Corriere.it
offre il palcoscenico. Ma la regia, il soggetto, la sceneggiatura e
l’interpretazione – com’è giusto – spettano ai ragazzi. Le regole sono
poche e semplici.
1. I contributi – video, animazioni, e altre forme multimediali –
devono essere realizzati da studenti delle scuole superiori e non
possono superare i 3 minuti.
2. Almeno tre autori per ogni contributo, in modo da favorire il lavoro
di gruppo.
3. Sono ammessi più contributi da una stessa scuola e da uno stesso
gruppo.
Non è un concorso, infatti. È un gioco istruttivo, e una sfida. Il
materiale prodotto dai ragazzi verrà pubblicato, man mano che
arriverà, su htt://www.corriere.it/scuola, messo ai voti
attraverso “Passaparola” e valutato da una giuria di qualità. I tre
lavori che, al 31 marzo 2014, avranno ottenuto maggiore gradimento dal
pubblico e migliore valutazione da parte della giuria verranno premiati
in un evento conclusivo in sala Buzzati al Corriere della Sera, nel
mese di maggio 2014. Il miglior gruppo in assoluto parteciperà alla
realizzazione di un vero e proprio cortometraggio, assistito da una
squadra di produzione.
Un consiglio, prima di chiudere: la tecnica è utile, ma le idee sono
più importanti. Non vi chiediamo virtuosismi, ragazzi, ma originalità,
onestà e fantasia. Non vorremmo lamentazioni sull’Italia di oggi, per
una volta, ma previsioni sull’Italia di domani. Perché non manca molto
al 2020. presto toccherà a voi.
Beppe
Servegnini - Corriere della Sera
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