Forti dei
risultati dell'abbonamento alla carta musei del 2013: 90mila tessere
vendute (+3%) e 640mila ingressi (+11,3%). In una fase di crisi per le
famiglie subalpine, i musei e le mostre sono diventate quasi un bene
rifugio. Con ricadute positive anche per altre attività culturali
poiché gli abbonati alla carta musei hanno rappresentato una quota
consistente dei visitatori delle mostre allestite in tutto il Piemonte.
Ora, però, si guarda avanti. E si punta, con la carta per il 2014, a
raggiungere quota 100mila abbonati. Un traguardo non facile da
raggiungere, anche se la nuova tessera prevede sconti ed incentivi per
incrementare la partecipazione di un pubblico più giovane. Attualmente,
infatti, l'età media degli abbonati è di 52 anni. E c'è un altro
ostacolo alla crescita del numero degli abbonati: la scarsa incidenza
di chi proviene da fuori regione, intorno ad un modesto 3%.
Si guarda, in particolar modo, alle regioni del Nord Ovest, dalla Valle
d'Aosta alla Liguria, ma soprattutto alla Lombardia. Sono in corso
contatti per arrivare ad un'offerta comune in vista dell'Expo 2015 e
alcuni accordi sono già stati raggiunti con musei delle regioni
confinanti. Ma, almeno per il momento, l'idea di poter arrivare da
Milano a Torino in 40-50 minuti con l'alta velocità ferroviaria non
sembra aver favorito un afflusso costante di turisti culturali lombardi.
In realtà neppure la partecipazione delle province piemontesi al di
fuori di Torino risulta entusiasmante. Da Cuneo arriva il 3% degli
abbonati e da Asti l'1% mentre le altre province subalpine hanno quote
inferiori all'1%, nonostante sia in aumento il numero dei musei extra
torinesi coinvolti nell'iniziativa.
Nella classifica dei siti più visitati il primo posto è conquistato
dalla Reggia di Venaria, seguita da Palazzo Madama, dal Museo del
Cinema e da Palazzo Reale. Al quinto posto il Forte di Bard (in Valle
d'Aosta) precede il Museo Egizio alle prese con i lunghissimi lavori di
ampliamento e riallestimento.
Il Sole 24 Ore