Lezione-conferenza 'Aerial Tramway per il riassetto e la riqualificazione urbano-territoriale. Infrastrutture innovative per l’intermodalità'
Data: Lunedì, 18 novembre 2013 ore 10:00:00 CET
Argomento: Redazione


"Aerial Tramway per il riassetto e la riqualificazione urbano-territoriale. Infrastrutture innovative per l’intermodalità". Questo il titolo della lezione-conferenza tenuta dall’Architetto Maurizio Spina agli studenti del Liceo scientifico catanese "Principe Umberto", nell’ ambito degli eventi celebrativi del 90° Anniversario della fondazione.
Durante l’incontro, l’architetto ha affermato che nelle attuazioni di funivie nel mondo si è spesso privilegiato l’aspetto turistico a quello della pendolarità e comunque non è mai stata avanzata l’ipotesi di poter utilizzare questi mezzi di trasporto come strumenti per la riqualificazione ambientale.
La costruzione della tramway tra Manhattan e Roosvelt, a New York, realizzata come mezzo di spostamento di lavoratori oltre che di turisti è il primo esempio di questa rivoluzionaria attuazione.
Già in diverse parti del mondo molte funivie nate con vocazione turistica, spesso sono state utilizzate dalla popolazione residente per il trasporto di persone per brevi distanze. I casi di Medellin e Caracas, mostrano applicazioni di tratti di metrocable che si aggiungono alla rete della metropolitana su rotaie per superare forti dislivelli del terreno.
Nel presentare i vantaggi dell’originale trasporto "aereo", l’architetto ha esposto l’ipotesi di una funivia come tramway, ovvero “spina dorsale” capace di mantenere intatto l’ambiente, salvaguardandone l’assetto naturale ed evitando formazione di tagli territoriali. Tutto questo nell’area metropolitana tra Catania e l’Etna, area, tra l’altro, altamente sismica.
La funivia, per propria natura, rispetta la risorsa suolo, trasporta "passeggeri ecologici", soddisfa la necessità nonché il piacere di spostarsi e stimola l’innovazione pianificatoria supportata dall’avanzamento della ricerca tecnologica.
Un progetto di questo tipo per Catania non solo valorizzerebbe il nostro territorio ma  risolverebbe in modo incisivo il problema del riassetto dei trasporti e della pianificazione urbanistica.
Entusiasta il pubblico dei giovani studenti del "Principe Umberto" e del Dirigente, Prof.ssa Maria Raciti che nel ringraziare l’architetto Spina ha commentato: "Un progetto così innovativo renderebbe competitiva la città di Catania rispetto alle metropoli internazionali coniugando l’avanguardia tecnologica con le bellezze naturali della nostra terra".

Daniela Longo e Marina Romano
dgsicari@tiscali.it & m_romano74@libero.it





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