Scuola: docenti e studenti all’erta!
Data: Venerdì, 15 novembre 2013 ore 20:27:01 CET
Argomento: Redazione


Sulla legge di Stabilità in questi giorni la scuola si gioca la propria … in-stabilità!
Pare che il ministro Maria Chiara Carrozza abbia presentato un disegno di legge delega su Istruzione, Università e Ricerca. I disegni di legge, collegati alla legge di stabilità, di norma sono sottratti al dibattito parlamentare; e ciò fa pensare che, ancora una volta, sarà il Governo,( ma quale? ), a decidere, "motu proprio", sulle sorti della scuola, senza, come al solito, prestare ascolto alle istanze e ai bisogni concreti e improrogabili e sacrosanti della base, di chi la scuola la vive dal di dentro e la fa ogni giorno con grande spirito di sacrificio e passione, e grandissima professionalità, pur nell’estrema precarietà del proprio stato giuridico ed economico !

In codesta legge delega si parla di tutto; promesse ce n’è per tutti. Ma di sicuro pare che non ci sia niente per nessuno, anche perché, tra l’altro: stato giuridico, salari, riforma degli organi collegiali, e quant’altro, sono tutte cose collegate alla famigerata legge di Stabilità che - come si sa - oltre che prevedere la riduzione della spesa degli investimenti per la scuola statale, per aumentarla a vantaggio delle scuole private, ha procrastinato il blocco dei contratti, non rinnovati, peraltro, da 4 anni.

È bene, dunque, stare all’erta! E’ bene non fidarsi di certe promesse fatte in "politichese"; perché senza soldi non si canta messa! Questo litigioso e ondivago Governo delle larghe(?) intese, che sembra, in certe situazioni, e per certi casi, comportarsi come un Robin Hood all’incontrario, potrebbe riservare per l’Istruzione e per la scuola pubblica, in ciò che ci riguarda, delle amare sorprese!
Stiano vigili e attenti e irremovibili, dunque, docenti e studenti nella difesa dei fulcri vitali, (e non negoziabili), del loro lavoro, delle loro richieste, del loro ruolo e della loro funzione: libertà di insegnamento, partecipazione, pluralismo, rispetto e investimenti sostanziosi per la scuola pubblica, lavoro e occupazione, sono valori irrinunciabili!
E’ bene e giusto ricordare che non ci sarebbe vera crescita etica e culturale, né vera democrazia e civiltà, né futuro di libertà e di progresso per questo belpaese, ove si avvilisse, si dequalificasse, e si misconoscesse, il ruolo e la funzione dei docenti nella/della scuola pubblica, e ove venisse meno la certezza del loro diritto ad avere la giusta mercede e il doveroso riconoscimento sociale confacente al loro non facile e assai delicato compito pedagogico- educativo!

Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com





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