Decreto 104/2013 approvato alla Camera, ora passa al Senato per essere approvato entro l'11 novembre
Data: Sabato, 02 novembre 2013 ore 08:30:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Via
libera dell’aula della Camera in prima lettura al decreto Carrozza su
istruzione, università e ricerca. La Camera ha approvato il decreto
Istruzione con 195 voti favorevoli, sette i contrari. Il provvedimento
passa ora all’esame del Senato. Il decreto andrà convertito entro l’11
novembre. «Dopo anni di tanti tagli finalmente si ricomincia a
investire e c’è una forte spinta da parte del Parlamento perché si
investa di più», ha detto, subito dopo il via libera della Camera, il
ministro Maria Chiara Carrozza sottolineando che manca ancora il
passaggio al Senato. «È il primo passo importante. Non aver messo la
fiducia ha consentito di sentire le opinioni di tutti», che a proposito
del fatto di non aver messo la fiducia ha parlato di «scelta giusta,
anche se ha comportato di discutere molte ore». «Credo - ha detto - che
tutte le forze politiche abbiano mostrato interesse per il mondo della
scuola. Alla fine si sono astenute anche le opposizioni e questo mi
sembra un grande passo in avanti nell’interesse della scuola». «Ci sono
stati - ha ammesso il ministro - un po’ di problemi sulle coperture
anche con visioni diverse, ma in generale quello che è stato chiesto è
un maggiore investimento nella scuola, quindi non c’era di principio
una contrarietà a quello che si proponeva in questo decreto, ma la
voglia di fare di più».
I PROVVEDIMENTI - Tra i
provvedimenti approvati, un piano triennale 2014-2016 per l’assunzione
a tempo indeterminato del personale della scuola, la rideterminazione
della dotazione organica dei docenti di sostegno, risorse per andare
incontro alle esigenze di trasporto degli studenti delle scuole medie e
superiori. Durante l’esame parlamentare sono state apportate numerose
modifiche e sono stati inseriti nuovi contenuti che, in particolare,
intendono rafforzare il collegamento fra scuola e università e mondo
del lavoro. Tra le modifiche più significative c’è anche quella
relativa al tanto contestato bonus maturità: durante l’esame
parlamentare è stato introdotto, infatti, un meccanismo di
immatricolazione in soprannumero per i candidati che hanno sostenuto lo
scorso settembre i test di ammissione e che non si sono collocati, a
causa della prevista abrogazione del bonus, in posizione utile in
graduatoria (art. 20). Sono previsti, inoltre, interventi sul personale
scolastico (inclusi i dirigenti), sui libri di testo (nell’ottica di un
maggiore risparmio, ma anche dell’innovazione con la possibilità per le
scuole di elaborare materiali didattici digitali da utilizzare come
libri di testo), misure a favore del welfare studentesco (borse per
trasporti e mensa, accesso al wireless a scuola). Centrali anche la
lotta alla dispersione scolastica, la formazione dei docenti e il
rilancio dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Attenzione anche alla salute a scuola - il divieto di fumo viene esteso
anche alle aree all’aperto, ad esempio i cortili, che sono di
pertinenza degli istituti (off limits pure la sigaretta elettronica) -
e all’orientamento degli studenti - sono stanziati 6,6 milioni per
avviare dal quarto anno delle superiori e all’ultimo anno delle medie
l’orientamento degli studenti. È prevista un’ora in più di geografia
generale ed economica negli istituti tecnici e professionali al biennio
iniziale e lo studio dei primi rudimenti della lingua inglese già nella
scuola dell’infanzia. Approvati, infine, un emendamento proposto da Sel
in base al quale il 3% delle somme confiscate alle mafie verrà
destinato al finanziamento di nuove borse di studio e un altro che
riporta la durata delle specialità mediche in linea con gli standard
europei e prevede la riorganizzazione di tutte le scuole di
specializzazione in modo da ottimizzare l’iter formativo dei medici.
«NON SI TOGLIE MA SI METTE» -
Roberto Speranza, presidente dei deputati Pd, in una nota ha affermato:
«Finalmente nella scuola italiana c’è il segno più. Non si toglie ma si
mette: oltre 400 milioni di euro che rappresentano un importante cambio
di passo. L’approvazione del decreto istruzione segna finalmente una
netta inversione di tendenza rispetto ai pesanti tagli subiti negli
anni scorsi. Torniamo ad investire su un settore fondamentale per
guardare al futuro con maggiore fiducia».
REAZIONI - Il decreto,
sofferto, fotografa la scuola al tempo della crisi, ma «Scelta civica
ha contribuito ad orientarlo verso la qualità rispetto alla quantità»,
ha affermato Milena Santerini, capogruppo di Scelta civica in
commissione Cultura e istruzione della Camera. Elena Centemero,
capogruppo del Pdl in Commissione cultura alla Camera dei Deputati ha
dichiarato: «Il Pdl ha votato per senso di responsabilità il Dl 104, un
provvedimento che non ci convince fino in fondo, anche sul fronte delle
coperture finanziarie, ma che contiene molte nostre importanti
battaglie, come quella sull’ammissione in soprannumero degli studenti
universitari penalizzati dall’eliminazione in corsa del bonus maturità,
lo status di studente in alternanza, il rafforzamento di tirocinio,
stage e apprendistato di alta formazione e la graduale introduzione del
ruolo unico per i docenti di sostegno».
PRECARI - Negativi i commenti
dell’Anief: «Anche la Camera dei Deputati delude le aspettative del
personale precario della scuola», afferma l’associazione in una nota,
commentando l’approvazione del decreto che, tra le altre novità,
prevede l’assunzione di 60 mila precari ma «a costo zero» e in tre
anni. L’organizzazione sindacale lamenta che «alla scarsità di posti
vacanti e disponibili, visto che sarebbero quasi il doppio quelli che
si sarebbero dovuti accordare, si è aggiunta oggi la grave decisione di
non accompagnare il provvedimento con un’adeguata copertura
finanziaria. Al contrario di quanto accadde l’ultima volta, nel 2006, a
tutti i docenti che verranno assunti nel triennio 2014-2016, si chiede
di rimanere fermi allo stipendio base, senza progressioni di carriera,
equiparando per ben 8 anni consecutivi la loro busta paga a quella dei
precari». «Siamo di fronte ad un ricatto e a uno sfruttamento
lavorativo - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario
organizzativo Confedir - al quale nessun cittadino europeo dovrebbe
essere sottoposto».
Corriere.it
DISPOSIZIONI
PER GLI STUDENTI E LE FAMIGLIE
Fondi per la mobilità degli studenti
Il capo I del decreto legge raccoglie una serie di disposizioni
destinate ad agevolare studenti e famiglie impegnate nel percorso di
istruzione. Tra questi, lo stanziamento di 15 mln di euro per favorire
la mobilità degli studenti (benefici per l'accesso al trasporto
pubblico da parte degli studenti delle scuole secondarie di primo e
secondo grado). I contributi erogati dalle regioni sono esclusi dal
Patto di stabilità interno. Altri fondi sono destinati poi ad
incrementare il Fondo integrativo statale per la concessione di borse
di studio agli studenti universitari, da ripartire tra le regioni.
Portale web per l'orientamento
Il decreto dispone l'invio da parte del Miur a tutti gli studenti di un
opuscolo informativo sulle borse di studio universitarie, nonché gli
indirizzi web di tutti gli organismi regionali per il diritto allo
studio e, piu' in generale, la creazione di un portale telematico
attraverso il quale gli studenti dell'ultimo biennio della scuola
superiore possono chiedere di ricevere sul proprio indirizzo di posta
elettronica le informazioni riguardanti le iniziative di orientamento e
le modalità di accesso agli interventi regionali per il diritto allo
studio.
Divieto di fumo
Il decreto estende il divieto di fumo alle aree all'aperto delle
istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione, e
introduce il divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche nei
locali chiusi e all'aperto. Per la violazione dei divieti è prevista
l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie, i cui proventi
dovranno essere utilizzati per attività formative finalizzate
all'educazione alla salute.
Geografia per gli istituti tecnici
Ai fini di potenziare l'offerta formativa della scuola italiana, il
decreto introduce, a partire dall'anno scolastico 2014/2015, un'ora
(settimanale) di insegnamento di "geografia generale ed economica" in
una classe del primo biennio degli istituti tecnici e professionali.
Regolamento per l'alternanza scuola
lavoro
Un regolamento ministeriale da adottare entro 60 giorni dalla data di
entrata in vigore della legge di conversione del decreto dovrà definire
i diritti e dei doveri degli studenti dell'ultimo biennio della scuola
secondaria di secondo grado impegnati nei percorsi di alternanza
scuola-lavoro. Il regolamento ridefinirà anche le modalità di
applicazione agli studenti impegnati in stage, tirocini o alternanza
scuola-lavoro, delle disposizioni in materia di tutela e sicurezza nei
luoghi di lavoro.
Contenimento spesa testi scolastici
Per calmierare la spesa delle famiglie per l'acquisto di testi e
strumenti didattici, il decreto intervene innanzitutto sulle regole per
l'adozione dei libri di testo. In particolare, il Dl stabilisce che
l'adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado è
facoltativa, e autorizza il collegio dei docenti ad indicare testi
consigliati (oltre a quelli adottati) solo se questi rivestono
carattere di approfondimento o monografico. Per l'a.s. 2013-2014. non
potrà invece essere preclusa allo studente la possibilità di avvalersi
di libri di testo anche nelle edizioni precedenti, purché conformi alle
Indicazioni nazionali.
Pratica sportiva
Per prevenire la dispersione scolastica, il decreto introduce
disposizioni per la promozione della pratica sportiva. In particolare,
"si provvede alla possibilità" di inserire l'attività motoria nel piano
dell'offerta formativa extracurricolare.
Stage in azienda
L'articolo 8-bis, inserito durante l'esame in sede referente, prevede
l'adozione dal 31 gennaio 2014 di percorsi di orientamento e di piani
di intervento finalizzati alla realizzazione di tirocini formativi
presso imprese o enti pubblici per gli studenti delle quarte classi
delle scuole secondarie di secondo grado, con priorità per quelli degli
istituti tecnici e degli istituti professionali.
Durata permessi di soggiorno per corsi
di studio
Per quanto riguarda i permessi di soggiorno per la frequenza a corsi di
studio o per formazione, il decreto prevede la sua estensione
all''intero periodo del corso frequentato, anziché per un singolo anno,
rinnovabile di anno in anno.
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