Mettiamo le opere d’arte nelle scuole» «Facciamo dei calchi dei classici e usiamo i giovani artisti»
Data: Venerdì, 18 ottobre 2013 ore 13:28:05 CEST
Argomento: Rassegna stampa


E anche gli istituti scolastici possono diventare un piccolo museo. Introdurre nelle scuole opere d’arte, affinché uomini e donne del futuro possano crescere con l’idea del «bello», soprattutto in un paese come l’Italia, trova consensi fra educatori ed esperti. Così la lancia per prima la sovrintendente Federica Galloni, direttore regionale per il Lazio del Ministero dei Beni culturali: «Non solo è un abbellimento in più per edifici che a volte possono non essere molto attraenti, ma che le scuole abbiano un’opera d’arte è estremamente positivo anche per l’educazione degli alunni. Sono senz’altro d’accordo nell’inserire delle opere d’arte nelle scuole, magari a partire dalle medie».

ARTE ANTICA O ARTE MODERNA? - Quale scegliere soprattutto in un Paese dove perfino molti capolavori dell’antichità giacciono nei sotterranei o nei magazzini? «Se parliamo di opere d’arte antica – risponde Federica Galloni – io metterei un calco, eseguito a regola d’arte. Da noi di poco valore, o meglio da poter togliere sia pure da un magazzino ed esporre liberamente in una scuola non ne vedo: per noi è tutto Colosseo. Quindi nelle scuole metterei dei calchi o delle riproduzioni di qualità che possano essere solidi anche in termini di conservazione: in fondo il Marco Aurelio che tutti ammirano sul piazzale del Campidoglio è una copia, ma anche in questo modo che si educa gli alunni alla fruizione dell’arte… Il classico in molte città italiane lo viviamo quotidianamente, e quindi è un modo per farlo comprendere e fruire meglio». Diverso è il discorso per le opere moderne: «Abbiamo appena chiesto al Comune di Roma di rinnovare la commissione che si occupa di storia e arte: ci piacerebbe, infatti, che anche alcuni spazi pubblici della città potessero accogliere opere d’arte di giovani artisti. Questa stessa commissione, dove saranno inseriti esperti di arte contemporanea per valutare la qualità di sculture, installazioni e quant’altro, potrebbe valutare quali siano le realizzazioni migliori da inserire nelle scuole. E soprattutto che abbiano un reale valore artistico. Fra l’altro – aggiunge – una delibera del Campidoglio stabilisce che nelle nuove costruzioni una quota sia destinata a opere di abbellimento o d’arte: quindi questa possibilità è assolutamente in linea con quanto già stabilito».

LA FUNZIONE EDUCATIVA - E anche uno psicanalista come Massimo Ammaniti, esperto di psicopatologia dell’età evolutiva è d’accordo con l’inserimento di opere d’arte nelle scuole in funzione educativa: «Sarebbe bellissimo e molto proficuo per l’educazione dei ragazzi: però bisogna che non rimangano sulle pareti come carta da parati oppure abbandonate nei corridoi, ma divengano oggetti di arredamento –afferma Ammaniti- Hanno un grande valore evocativo, per questo le insegnanti le devono far vivere in modo che abbiano uno scopo educativo».

Corriere Della Sera.it Scuola









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