Al misterbianchese Cesare Basile il Premio Targa Tenco 2013
Data: Giovedì, 10 ottobre 2013 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Redazione


C’eravamo lasciati ancora ragazzi, a rincorrerci, per le vie e piazze del paese, a fare ‘a cuppiata di l’acqua, nei mesi di luglio e agosto, quando, finita la scuola, anziché pensare alla discoteca e alle ragazze, insieme agli amici delle "due Comitive", ci davamo battaglia a colpi di buste d’acqua, per combattere la monotonia e l’afa delle lunghissime serate estive misterbianchesi. Poi, dopo molti anni, ci siamo ritrovati una sera d’inverno, ahimè, ormai adulti, al teatro Coppola di Catania, per un’iniziativa culturale, da lui organizzata, insieme ad artisti e intellettuali catanesi. Ne ha fatta di strada l’amico Cesare Basile da quando, dal balconcino interno di casa di suo nonno, sbirciavamo, in penombra, i film, prosieguo di prima visione, del Cinema "Giardino" di Misterbianco.
Cesare Basile, misterbianchese, di recente, ha vinto il Premio Targa Tenco 2013, per il miglior album dialettale dell’anno. Un album che l’autore ha deciso di denominare con il suo stesso nome, perché lo considera un atto di battaglia e di rivendicazione per se stesso, per Catania, e per il teatro Coppola. Ed al teatro occupato sono dedicate le note del suo album, «Una lunga canzone libertaria, è questo l’effetto che mi fa». Il premio è considerato uno dei più prestigiosi riconoscimenti nel mondo della musica, assegnato ogni anno, dal 1984, dal Club Tenco, un’associazione fondata a Sanremo nel 1972 e dedicata a Luigi Tenco, il grande cantante morto suicida nel 1967. E quest’anno, appunto, il riconoscimento per una delle categorie previste dal premio è stato assegnato al cantautore misterbianchese. Un premio quasi inaspettato perché non sapeva della candidatura, ma che, sicuramente, gli fa piacere.
«Quest’album è venuto fuori all’improvviso come se stesse aspettando di essere messo in piedi. – dichiara Cesare – E affronto il tema della libertà degli individui nel contesto di questa società e in questo percorso di sfruttamento quotidiano ispirato dalle vicende del teatro Coppola». E Cesare aggiunge, riferendosi al suo attuale percorso artistico e personale, «È un momento importante, forte, ricco di conflitti e di contraddizioni, ma anche di tante storie che in parte racconto nel mio disco». Questo è anche il motivo di intitolare l’album con il suo stesso nome, «Credo che il modo migliore di intendere il mio disco sia come una rivendicazione e, in quanto tale, ho pensato che andasse firmato».
E, infine, l’uso del dialetto siciliano, «Il progetto non voleva essere quello di un album dialettale, seppure la maggior parte dei testi sia proprio in siciliano. Ma la lingua madre è quella che mi ha suggerito le parole più giuste per raccontare le storie». Cesare Basile considera il dialetto «una ricchezza comunicativa dell’essere umano. Accanto all’aspetto letterale del testo ce n’è uno emozionale, di penetrazione profonda che coinvolge le persone al di là di tutto. Magari anche in modo più istintivo, ma di certo non è un limite». Il Premio Targa Tenco 2013 sarà consegnato il prossimo 8 dicembre a Bari, nel corso di Medimex, la fiera delle musiche del Mediterraneo.

Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it





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