Gino Bartali 'Giusto tra le nazioni'. Salvò quasi mille ebrei dai nazisti
Data: Martedì, 24 settembre 2013 ore 08:30:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Il
ciclista toscano rischiò la vita per salvare quella dei perseguitati
dai campi di concentramento. Usando la sua bicicletta per nascondere
documenti falsi, il campione salvò ottocento persone. Israele ha
riconosciuto il suo impegno e ha in programma una cerimonia in Italia
in suo onore anche in Italia. Gino Bartali "Giusto tra le nazioni".
Salvò quasi mille ebrei dai nazisti. Tel Aviv - Gino Bartali, il grande
campione di ciclismo, è stato dichiarato 'Giusto tra le nazioni' dallo
Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime
dell'olocausto fondato nel 1953. La nomina di 'Giusto tra le
nazioni' è un riconoscimento per i non-ebrei che hanno rischiato
la vita per salvare quella anche di un solo ebreo durante le
persecuzioni naziste.
Bartali, oltre ad essere un campione delle due ruote, si distinse in
quegli anni per il coraggio con cui collaborò per salvare dalla
deportazione alcune famiglie. Sul sito dell' organizzazione vengono
spiegate le motivazioni della nomina. Gino Bartali "un cattolico
devoto, nel corso dell'occupazione tedesca in Italia ha fatto parte di
una rete di salvataggio i cui leader sono stati il rabbino di Firenze
Nathan Cassuto e l'arcivescovo della città cardinale Elia Angelo Dalla
Costa". Quest'ultimo è stato già riconosciuto Giusto tra le Nazioni da
Yad Vashem.
"Questa rete ebraico-cristiana, messa in piedi a seguito
dell'occupazione tedesca e all'avvio della deportazione degli ebrei, ha
salvato - prosegue Yad Vashem - centinaia di ebrei locali ed ebrei
rifugiati dai territori prima sotto controllo italiano, principalmente
in Francia e Yugoslavia".
Bartali, si legge ancora sul sito del memoriale ebreo, ha agito "come
corriere della rete, nascondendo falsi documenti e carte nella sua
bicicletta e trasportandoli attraverso le città, tutto con la scusa che
si stava allenando. Pur a conoscenza dei rischi che la sua vita correva
per aiutare gli ebrei, Bartali ha trasferito falsi documenti a vari
contatti e tra questi il rabbino Cassuto". ll periodo in cui lavorò più
intensamente per mettere in salvo gli ebrei è tra il settembre 1943 e
il giugno 1944. Yad Vashem ha infine annunciato che in onore del
campione della due ruote si terrà una cerimonia in Italia in una data
ancora da stabilire.
Commozione e felicità, orgoglio e nostalgia. Questi i sentimenti della
moglie del campione e del figlio Andrea. "E' una cosa magnifica -
afferma Andrea - Aspettavamo questa notizia già da qualche tempo,
soprattutto dopo che un mese fa hanno fatto giusto tra le nazioni il
cardinale Elia Dalla Costa". E continua : "Saperlo proprio oggi quando
qui a Firenze sono iniziati i Mondiali di ciclismo ha un significato
enorme". La famiglia di Bartali era stata invitata già nelle settimane
scorse a Gerusalemme dal governo israeliano per il mese di ottobre
quando si terrà una gran fondo di ciclismo intitolata a Gino Bartali.
Per il coraggio e l'umanità non comune, il ciclista toscano ha ricevuto
la medaglia d'oro al merito civile dal presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi "per aver salvato almeno ottocento persone.
Lucia Tironi
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