USR Lombardia, dove la dematerializzazione non č pių di moda
Data: Giovedė, 19 settembre 2013 ore 08:30:00 CEST
Argomento: Opinioni


Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia allo sfascio. Una volta distrutto l’ufficio informatico già perfettamente funzionante, il direttore generale De Sanctis si appresta a sovvertire l’idea della dematerializzazione e della raccolta dati informatizzata sul territorio. Prima dell’avvento di questo habitué delle nuove tecnologie il reperimento dati era delegato all’uso di una piattaforma creata da soggetti interni all’amministrazione, a costo zero e disponibile per tutti gli uffici interni e territoriali, le scuole dotate di una password potevano entrare con facilità e inserire i dati richiesti. Ora si procede per raccomandata con ricevuta di ritorno e trattamento manuale dei dati.
Riporto a testimonianza di quanto affermato il link a 2 circolari, l’una dei giorni nostri con reperimento dei dati per via cartacea, e l’altra, dell’amministrazione precedente, con uso di piattaforma  http://www.istruzione.lombardia.gov.it/protlo13833_13 e http://www.istruzione.lombardia.gov.it/wp-content/uploads/2012/09/protlo12390_12.pdf da cui si evince che questa direzione regionale  anziché allinearsi con le ultime direttive in tema di digitalizzazione della P.A. ha pensato bene  di regredire contro ogni logica e a scapito del regolare lavoro all’interno degli uffici, che da ora procedono come 20 anni fa.  Un meccanismo antiquato che non ha ragione di essere in una regione come  la Lombardia, e che si scontra facilmente con costi materiali e umani, un modus operandi nel quale gli operatori non si riconoscono e da cui si sentono umiliati.

lettera firmata





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