Perché l'aggiornamento degli insegnanti è fondamentale nella scuola dell'autonomia?
Data: Giovedì, 19 settembre 2013 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Tutti gli esperti sono d’accordo nell’affermare che la formazione degli insegnanti non è in grado di dare nella scuola odierna tutte le qualificazioni richieste. E’ indispensabile il perfezionamento professionale, che in genere avviene automaticamente, poiché a ciò costringono gli studenti. Ma lo sforzo individuale non basta, è necessario anche un aggiornamento degli insegnanti sistematico e organizzato.

Gli insegnanti hanno per legge l’obbligo di aggiornarsi. Per esempio la legge in Germania e in particolare nella regione bavarese dice che “l’aggiornamento dell’insegnante serve a mantenere le capacità acquisite per l’esercizio dell’insegnamento e per adattarle allo sviluppo delle conoscenze nell’ambito della scienza, del mondo del lavoro e dell’economia. Esso deve essere assicurato da istituzioni preposte all’aggiornamento” quindi per la legge bavarese “Gli insegnanti sono tenuti ad aggiornarsi e a partecipare alle iniziative per la formazione in servizio”. La questione riguarda, in particolare, il concetto di educazione degli alunni. <>.

In Italia provvedono all’aggiornamento degli insegnanti le associazioni degli insegnanti (es. UCIM (Unione Cattolica Insegnanti Medi), oppure le Associazioni sindacali.  Ma per chi richiede una formazione più accademica si rivolge l’attenzione verso le Istituzioni dello Stato o le Università. Ogni scuola può essere intesa, secondo la legge dell’autonomia scolastica, come luogo anche di formazione per gli insegnanti, ricordando che è dovere del Dirigente Scolastico incentivare e promuovere la formazione dei propri docenti ognuno nell’ambito della propria disciplina di insegnamento.

Chiaramente i vantaggi dell’aggiornamento permanente dei docenti, in continua comunicazione con gli Enti, le Università, gli ispettori del MIUR e gli Istituti di ricerca come INDIRE e INVALSI, è per le stesse scuole e per il Dirigente Scolastico una risorsa, che permette attraverso un team di docenti esperti di rispondere ai bisogni formativi degli studenti con progetti innovativi e con adeguate azioni didattico-formative.

E’ necessario, pertanto, valutare continuamente le competenze del docente nella scuola dell’autonomia. Ricordando che le competenze dell’insegnante di oggi sono: competenze disciplinari, competenze relazionali, competenze progettuali ed organizzative, competenze metodologico-didattiche,  competenze pedagogiche e competenze normative.

E’ vero che qualcuno potrebbe chiedersi: “ perché la necessità di una scuola e di insegnanti aggiornati?”, “ Perché è necessario nelle scuole di oggi affiancare ai contenuti ministeriali la presenza di progetti didattico-curricolari?” La domanda trova in parte risposta nel fatto che, chi si occupa di formazione può trovarsi di fronte a un interrogativo, ovvero come aiutare i giovani ad acquisire le abilità necessarie per lavorare? E le ore stabilite dall’ordinamento scolastico ministeriale il più delle volte non bastano per trasmettere ciò che è necessario!  E ancora ci si chiede se sia più funzionale indirizzare verso un lungo percorso di studi per l’ottenimento di titoli e qualifiche – sapendo che molte delle competenze saranno apprese durante il corso della vita– o far vivere agli studenti esperienze dirette per imparare dalla pratica. E’ fondamentale avviare sempre più i ragazzi al lavoro in tempi brevi. Così le scuole, le università e i centri di formazione sono organizzati per garantirne la preparazione e un ingresso sicuro nel sistema sociale.

In questo momento storico si percepisce quanto l'istruzione sia svincolata dal mondo del lavoro e il modello di formazione si stia lentamente modificando verso un “fare esperienze” come condizione necessaria per apprendere abilità.  Ciò avviene, ad esempio, all’interno delle scuole e delle università con laboratori linguistici, storici e tecnico-pratici.

I modelli di apprendimento non riescono ancora a integrare i concetti di teoria e pratica, ma oscillano tra il porre maggiore attenzione allo studio e al processo del conoscere come fase preparatoria o piuttosto all’incontro diretto con le necessità immediate e funzionali della vita quotidiana e lavorativa.  Sia la teoria che l’esperienza diretta, anche se previste nei programmi di studio, non possono orientare quando sono lasciate al fare e all’ideare senza quei modelli relazionali, che invece devono essere, per i ragazzi, opportunità e riferimento continuo per l’imitazione e l’identificazione sociale e psicologica.

Educatori, formatori e coloro i quali operano all’interno di strutture scolastiche e universitarie, pubbliche o private, saranno dunque sempre più chiamati a uno stravolgimento di ruolo: non basterà più soltanto trasferire conoscenze, ma essere una guida per il futuro e poter rendere quelle conoscenze, se pur teoriche, già operative, così da superare il problema teoria-pratica e sviluppare, insieme ai giovani, occasioni di apprendimento, che rendano il sapere un saper fare.

L’autonomia scolastica, che si orienta e progetta nella scuola, si propone  la finalità professionale di essere al servizio e per la produttività del proprio Paese assumendo la responsabilità di nuovi traguardi da raggiungere e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di azioni culturali, formativo- educative. Formazione e istruzione devono mirare allo sviluppo della persona umana, alla formazione nei diversi contesti, alla domanda delle famiglie ed alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire il successo formativo coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo d’insegnamento-apprendimento. (Regolamento sull’Autonomia scolastica).

Il Regolamento, ridefinendo il Progetto Educativo d’Istituto (PEI) in Piano del’Offerta Formativa (POF), ribadisce con chiarezza e con forza che la scuola dell’autonomia è la scuola del progetto. La progettazione, pertanto, è l’azione previsionale del sistema organizzativo scolastico correlato alla costruzione di processi educativi e formativi (conoscenze, capacità e competenze) mediante attività realizzate con metodologie, tecniche e risorse adeguate.

L’autonomia è progettualità che si concretizza nel POF (Piano dell’Offerta Formativa) della scuola preventivamente e intenzionalmente predisposto per raggiungere finalità ed obiettivi specifici, per realizzare attività formative rispondenti ai bisogni e alle esigenze dell’utenza, per valorizzare le culture del territorio, per integrare i curricoli attraverso una prospettiva interculturale e per personalizzare gli insegnamenti allo scopo di promuovere il diritto all’istruzione e alla formazione di tutti e di ciascuno.

rosita.ansaldi@tin.it







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2483445.html