Tondo Gioeni: Così è se vi pare
Data: Domenica, 15 settembre 2013 ore 08:30:00 CEST Argomento: Redazione
Questa la storia. Là dove c'era il ponte di Tondo
Gioeni, ora ci sono solo macerie. E, al momento, un
traffico in tilt! Ma, quanto prima, - promettono i sostenitori
dell'abbattimento -, sorgerà una grande isola rotazionale, e tutto
riprenderà a circolare a meraviglia, più e meglio di prima! Non così,
per l'opposizione, che sostiene esattamente il contrario- ( se
no, che opposizione sarebbe allora!)-: troppa fretta "politica"
si è avuta nel liquidare il ponte ! Decisione improvvida ;
bisognava ( è questo il ragionamento di Manlio
Messina, capogruppo del Pdl ) mantenere il traffico su diversi livelli.
La giunta Bianco ha operato con superficialità; e oggi non
sa come muoversi; si parla di sottopasso, ma in base
a quale progetto e con quali fondi? Tanto valeva, -
incalza ancora provocatoriamente l'opposizione -, ripararlo codesto
ponte, e rafforzarlo nelle parti ammalorate, o, se proprio non si
poteva davvero, rifarlo ex novo: si sarebbe risparmiato
tempo e denaro, e reso un buon servizio alla comunità cittadina.
Mentre salgono le rimostranze e si infittiscono e rimbalzano i
rinfacciamenti dall'una e dall'altra parte politica, c'è anche chi
chiede senza fare tanti giri di parole le dimissioni immediate
dell' ing. Assessore Luigi Bosco; né si risparmiano
critiche pungenti anche nei confronti dell'assessore alla
Viabilità, avv. Saro D'Agata, reo di non aver saputo fronteggiare i
previsti ingorghi automobilistici, e di non aver in mente
nessun programma alternativo di viabilità in vista della ripresa del
nuovo anno scolastico che vedrà abbattersi sulla circumvallazione
un notevole aumento di traffico. Ma l'avvocato non cede agli
attacchi, difende il suo operato e perentorio ribatte: "
Stiamo rimediando agli errori, agli immobilismi e alle inettitudini
della precedente amministrazione". Del resto, a sentire alcuni
degli esperti ingegneri tecnici del Comune, se non fossero
intervenute le ruspe si sarebbe potuto assistere un giorno o l'altro a
un fenomeno come quello che fornì lo spunto al famoso romanzo di
Thornton Wilder, Il ponte di San Luis Rey! Una tragedia!
Per altri, invece, pur essi insigni architetti, e studiosi di equilibri
fisici, il ponte di Tondo Gioeni era un miracolo di
ingegneria, costruito in modo tale da potere ancora reggere alla spinta
di generazioni. Dei rinforzi? Sì, ci volevano, ma non più di
tanto. La sua forma non è mai sembrata caduca. Dove sta la verità? Non
è facile stabilirlo! Ognuno ha la propria. Nella terra di
Pirandello, così è ( se vi pare).
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com
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