Considerazioni sulla cancellazione del bonus maturità
Data: Giovedì, 12 settembre 2013 ore 06:30:00 CEST
Argomento: Opinioni


Dopo le comunicazioni del Ministro relative al decreto sulla scuola emergono diverse considerazioni. Un plauso al cambiamento di atteggiamento nei confronti della scuola sulla quale si decide di investire e non di tagliare. Altra riflessione è quella della cancellazione del bonus per l’attuale anno scolastico. Il Ministro ha cancellato il bonus maturità e ha dato la comunicazione come se ciò fosse solo un dettaglio di poco conto del decreto. Vorrei indurre a una considerazione senza entrare nel merito del calcolo dell’assegnazione del bonus  e chiedere se è corretto cambiare le regole del gioco mentre si sta giocando. Ieri quando il Ministro ha fatto la sua comunicazione gli studenti si sottoponevano al test di medicina. Il Ministro ha abrogato una norma prevista dal precedente decreto senza considerare un migliorativo della stessa. Tanti studenti , tra l’altro senza dubbio meritevoli si sono visti sottrarre una importante opportunità. Uno stato che non è in grado di rispettare le regole che esso stesso ha posto diventa poco credibile e alimenta il contenzioso. Annullare in un sol colpo il valore del percorso di studio compiuto , non tener conto del percorso formativo di cinque anni della scuola secondaria di secondo grado e suggellare il solo valore dei test di ammissione aiuta i ragazzi? Sono certa che gli studenti che hanno deciso di continuare il loro percorso all’università hanno tenuto in conto il bonus che avevano e hanno fatto affidamento su questo sia nella scelta della facoltà, sia nella modalità di approccio ai test a cui doversi sottoporre. Penalizzare chi si aspettava il bonus attribuito per merito a cosa serve? Se il ministro ha ritenuto farraginoso il sistema di assegnazione poteva apporre dei cambiamenti per il successivo anno scolastico. Perché tanta tempestività , la modalità del calcolo del bonus era chiara nel decreto emanato dal ministero sin da subito.  Invito le persone che fanno scuola ad aprire un dibattito serio sul valore della scuola e sulla formazione degli studenti, sull’importanza dello studio , del sapere e se c’è reale corresponsione tra sapere e superamento di un test. Se accedere all’università prevede il superamento di test perché la scuola superiore non deve preparare al superamento dei test di accesso all’università?

Pina Montella
dsmontella@libero.it






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