'Una poltrona per due' alla Mario Rapisardi Inizia l'anno e si presentano due presidi
Data: Mercoledì, 04 settembre 2013 ore 09:59:39 CEST Argomento: Rassegna stampa
Due presidi per la
stessa scuola: Wanda Castellino posta in prepensionamento dalla Regione
e la neo preside Maria Luisa Amantia, nominata dall'Ufficio Regionale
Scuole. La replica di Raffaele Zanoli, Vice Direttore generale
dell’Ufficio Scolastico Regionale: "In
quella scuola c’è solo un preside ed è quello ufficialmente nominato
dai nostri uffici".
Catania - Alla scuola Mario Rapisardi si sono presentati due presidi
per la stessa poltrona. La prima è la dirigente scolastica Wanda
Castellino posta in prepensionamento forzato dalla Regione ma
reintegrata dal Tribunale e l’altra è la neo preside Maria Luisa
Amantia, fresca di nomina da parte dell’Ufficio Regionale Scuole. Il
caso pare sia unico in Italia ma non l’unico in Sicilia e si ascrive ad
una interpretazione da parte del dirigente dell’Ufficio Scolastico
Siciliano Maria Luisa Altomonte, del recente Dl 26-08-2013 sulla
spending review che, con l’intento di far risparmiare l’amministrazione
regionale, ha disposto l’interruzione del rapporto di lavoro con
quattro presidi over 65 anni. Un Decreto Legge che non riguarderebbe il
personale della scuola ma solo quello del pubblico impiego e sulla cui
efficacia retroattiva gli interessati nutrono diversi dubbi.
Nelle altre 19 regioni d’Italia, invece, un preside che ha compiuto 65
anni può rimanere in sevizio per un altro anno ancora, fino alla
maturazione dei requisiti di età di collocamento a riposo obbligatorio
mentre, se è siciliano, va in pensione nonostante la sua richiesta di
rimanere in servizio per un altro anno sia stata accolta dal tribunale.
In Sicilia la vicenda riguarda i dirigenti scolastici Salvatore Giudice
e Giuseppe Orlando di Gela, Enzo Cusimano, di Caltanissetta e Wanda
Castellino, di Catania i quali hanno vinto il ricorso alla decisione
dell’Ufficio Scolastico Regionale e che pertanto secondo i tribunali di
Gela, Caltanissetta e Catania sono da mantenere in sevizio.
In particolare la decisione del giudice Rosario Cupri del Tribunale del
lavoro di Catania pare non sia stata rispettata dalla Regione e
pertanto alla scuola elementare Mario Rapisardi di Catania si assiste a
un episodio dai tratti paradossali.
"Ritengo che il provvedimento adottato dall'Usr Sicilia – dichiara la
preside Castellino, sia illegittimo poiché adottato in spregio ad un
ordine di un Tribunale. Ho dato già mandato ai miei avvocati di
intraprendere tutte le iniziative legali volte a tutelare i miei
diritti. Già nelle prossime ore sarà depositata dettagliata denuncia
presso la Procura della Repubblica competente affinché la magistratura
possa valutare se nei fatti accaduti si possano riscontare elementi
penalmente rilevanti. Ho intenzione di dare attuazione legale
all'ordine del Tribunale di Catania e resto assolutamente fiduciosa
nell'operato dei giudici".
Inoltre tra i dirigenti siciliani attualmente in servizio pare non ci
siano esuberi. Su 183 posti di dirigente scolastico disponibili sono
stati assegnati 174 lasciando scoperti ben 9 posti. Dal sito dell’Usr
si evince, infatti, che sono rimasti al momento senza presidi gli
istituti di Biancavilla, Maniace, Palagonia, Militello in Val di
Catania, Regalbuto, Giarratana, Pachino e Ferla. In tal senso i 4
dirigenti scolastici posti in prepensionamento non avrebbero tolto il
posto a nessuno, pur rimanendo in servizio.
LA REPLICA - “Non è vero che in quella scuola ci sono due presidi –
replica Raffaele Zanoli, Vice Direttore generale dell’Ufficio
Scolastico Regionale - In quella scuola c’è solo un preside che è
quello ufficialmente nominato dai nostri uffici. I dirigenti che si
appellano al giudice del lavoro per evitare di andare in pensione lo
fanno sulla base di una interpretazione giurisprudenziale della
normativa precedente, senza tenere in considerazione che la situazione
è cambiata proprio con l’entrata in vigore del decreto legge dello
scorso 26 agosto”.
Gaetano
Russo - Catania.livesicilia.it
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