Da Venezia a Roma, università a caccia di studenti con i maxi sconti
Data: Mercoledì, 07 agosto 2013 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Tasse zero, fondi anticipati, rette alleggerite di anno in anno. La crisi azzoppa le iscrizioni nelle facoltà italiane e le università rispondono con un'infornata di sconti per gli studenti disagiati e (o) meritevoli. A Camerino e Foggia, primo anno gratis per le matricole con uno o due genitori disoccupati. E tra Milano, Roma, Bologna e Venezia si lavora su esenzioni e incentivi, con sforbiciate ai contributi annuali e specializzazioni a costo zero per chi ha archiviato la laurea triennale con il massimo dei voti.
Genitore disoccupato? Il figlio non paga
Il caso di scuola è l'ateneo marchigiano di Camerino. Un complesso piccolo, sette facoltà e 6742 iscritti, che spiana la strada alla policy anticrisi delle università: retta a zero per le matricole del territorio con uno o due genitori inattivi, in mobilità o in cassa integrazione. Le spese? A carico dell'ateneo. Anche se, sottolinea il rettore Flavio Corradini, «ben vengano le donazioni dei privati». Sulla stessa lunghezza d'onda l'Università di Foggia. Che ha seguito e ampliato il modello marchigiano, estendendo l'esenzione totale agli anni successivi al primo. Perché, spiega il rettore Giuliano Volpe, non è raro che le «difficoltà economiche si presentino nel corso dell'anno. Mentre dall'indicatore economico risulta il reddito dell'anno precedente».
Rette scontate, dalla laguna a Roma
Con il "decreto del fare" il governo ha messo in campo 30mila borsa da 5mila euro, che saranno distribuite dalla Regioni agli studenti idonei. Ma c'è chi anticipa i tempi: la Cà Foscari di Venezia usa fondi propri, in attesa di quelli della Giunta, per attivare da subito i benefit ai suoi iscritti. L'Università di Milano punta a una riduzione progressiva dei contributi per tutti gli studenti con Indicatore fino ai 40mila euro, a vantaggio delle «fasce più deboli».
E l'Università di Bologna ha aggiustato al rialzo le fasce di contribuzione ridotta, con sconti dal 10% per la soglia più alta (da poco più di 37mila euro a circa 42.500 euro) al 50% di quella minima (da 19.152 euro a quasi 24mila). Sotto ai 19mila, scatta l'esenzione completa. E a pagare zero sono anche gli studenti portatori di handicap con invalidità pari o superiore al 66%, i figli dei beneficiari della pensione di invalidità e gli eventuali vincitori di borse di studio erogate dal governo.
A Roma, spuntano due bonus-merito in due atenei diversi. La Sapienza attrae i "centoni" (gli studenti passati con il massimo dei voti) da licei e scuole superiori annullando la prima rata a chi ha superato la maturità con il massimo, e sconta fino al 30% l'immatricolazione a chi ha fratelli o sorelle registati nell'ateneo. Roma Tre azzera i costi della magistrale, la ex specialistica, per i suoi laureati d'eccellenza: nessuna tassa per chi iscrive al biennio dopo aver chiuso il percorso triennale con 110 e lode.

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