Il diritto all’educazione all’arte
Data: Martedì, 06 agosto 2013 ore 07:00:00 CEST Argomento: Redazione
Non
ha futuro un paese che non mette al centro di se stesso il diritto dei
cittadini all’ educazione all’ arte. Fin dall’ avvio della
propaganda di governo, nel 2008, volta ad imbonire sui
“contenuti” che la riforma della scuola secondaria di II grado
prospettava, fu subito evidente all’ esame dei primi documenti
pubblicati come questi fossero in realtà vuoti di contenuti: si
basavano unicamente sui quadri orario dei “nuovi” e risultati snaturati
ambiti formativi, espressamente tagliati del monte ore curricolare
delle discipline, alcune più penalizzate di altre. Da qui, fu
subito chiaro che la riforma voleva principalmente colpire l'Educazione all'Arte e l’Istruzione Artistica. Ma non
mancavano ottimi spunti per comprendere fin da subito come si volesse
togliere libertà e intelligenza alle nuove generazioni anche attraverso
la riduzione o cancellazione dello studio del Diritto e della Geografia.
(Vedi l’ interessante articolo di Carlo Petrini pubblicato il 01/08/13 su La
Repubblica).
In risposta alla falsa propaganda imbonitrice, chi era presente
in questo Paese pronto a "spendersi" per tutelare l' istruzione
artistica? Nessuno. “Che cosa era successo?”; "Che cosa è successo" ai
cittadini italiani?
Quali e quanti meccanismi socio-politico-culturali hanno cancellato le
voci della Cultura, subissato le intelligenze, reso anonimi i
protagonisti dell' istruzione, Docenti e Studenti ...?
La Riforma Gelmini ha cancellato gli Istituti
d’Arte; ridotto al di sotto del limite minimo per la
riuscita didattica e/o cancellato lo studio del Disegno e di Storia dell’Arte senza incontrare
ostacoli!
Come se una sorta di potente anestesia avesse fermato il pensiero e
“lasciato fare”, perché “troppo faticoso” aggiungere alla vita
quotidiana, al lavoro, agli schemi mentali già costruiti, compresa la
perdita del lavoro stesso, l’ assumersi responsabilità che riteniamo
debbano essere di chi ci governa.
Ma ora occorre ridestare coscienze e responsabilità collettive.
Restituire Cultura al nostro Paese significa divenire ognuno di noi
“paladino” difensore dei “diritti”, difensore del “Diritto all’
Educazione all’ Arte”.
L’insigne Archeologo e Storico dell’ Arte Salvatore Settis ci indica nel suo
libro “Azione Popolare” come “ adottare misure sempre più incisive ed
articolate con una normativa ispirata ai valori di pace, giustizia, di
armonia e di ordine morale e sociale e all'amore verso i "più lontani"
che rappresentano i più alti riferimenti ideali ai quali essere fedeli.
Ecco perché giurare fedeltà alla Costituzione è un alto e nobile valore
indispensabile per trasformare i cittadini in Stato e per assumersi, in
prima persona, degnamente le responsabilità, in nome del Bene Comune. “
(Dalla recensione di Antonio Capitano)
Per sanare l’ impoverimento dell’ offerta formativa nelle scuole, a
nulla vale l’ Autonomia Scolastica: l’ intelligenza non può essere
rappezzata, così come la Riforma Gelmini non può essere corretta, ma
solo abrogata. Dobbiamo incamminarci verso l’ abrogazione di una
legge i cui effetti sono devastanti sul futuro del nostro paese: non
avremo più cittadini capaci di comprendere, leggere e tutelare il
Patrimonio, con conseguente perdita di consapevolezza dell’
appartenenza storica e territoriale e di sviluppo economico.
Non si può ritardare oltre l’ impegno di assunzione di
responsabilità, altrimenti rimarranno solo le ceneri di un Paese dal
passato glorioso, e ci ritroveremo ognuno su di un isola
diversa.
Vedi anche
Sintesi effetti Riforma Gelmini sull’ Istruzione
Artistica
"Lettera aperta" al Ministro dell’ Istruzione Maria
Chiara Carrozza
Carta
dei Valori di Artem Docere
ESSERE
SOCI di Artem Docere per sancire la validità dell'
impegno e dell’ investimento necessario alla tutela dell’
istruzione artistica. Il Diritto all ’ Educazione all’ Arte è alla base
della Tutela del Patrimonio.
Strumenti di Artem Docere
PAGINA
Strumento tecnico informativo
ARSRETE
Rete per la diffusione e condivisione della didattica dell’ arte. “Il
Museo Virtuale della didattica”
Marinella Galletti
alinelmar@virgilio.it
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