Kinocchio 2013: l’integrazione non fa notizia
Data: Sabato, 27 luglio 2013 ore 05:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Il 14% del totale della popolazione residente a Padova è oggi di origine straniera: solo per quel che riguarda gli studenti universitari, su circa 70.000 iscritti 1.000 sono cittadini extra Unione Europea.
Il tema dei “nuovi cittadini” è quindi di grande attualità per la nostra città e ci mette di fronte alla necessità di conoscere l’altro, che poi significa conoscere noi stessi, e di continuare a “fare esercizio” con la grammatica dell’incontro e del dialogo. Mentre i proclami e le dichiarazioni xenofobe di alcuni leader politici fanno clamore sui mezzi di comunicazione tradizionali, l'integrazione delle diverse comunità che popolano la città avviene ogni giorno, un passo alla volta, e senza fare notizia.
Ecco perché servono nuovi strumenti per indagare il contesto in cui viviamo. E nuovi linguaggi per raccontarlo. Raccontare la realtà mettendosi in atteggiamento di ascolto profondo e sguardo attento e sensibile - è un modo per dare forma e riconoscibilità ai cambiamenti in atto e agli eventi sociali che li caratterizzano: alle piccole esperienze, alle tante storie, come ai grandi fatti globali.

Negli ultimi anni, l'immigrazione è diventata un tema ricorrente nel cinema italiano, fino quasi a rappresentarne un genere a parte. Nell'ultimo decennio in particolare, tra i film incentranti su tematiche migratorie si trovano Quando sei nato non puoi più nasconderti di Marco Tullio Giordana (2005), Le ferie di Licu di Vittorio Moroni (2006), Cose dell'altro mondo di Francesco Patierno, Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi (2011) e Terraferma (2011) di Emanuele Crialese. Il regista veneziano Andrea Segre si è spesso concentrato sui temi relativi all'immigrazione nei suoi documentari (tra cui Come un uomo sulla terra, 2008), fino a dirigere il suo primo lungometraggio di fiction, Io sono Li (2011).
È da notare che la maggior parte dei film sull'immigrazione sono realizzati da registi italiani, non essendoci ancora in Italia una generazione di cineasti di seconda generazione.
(fonte: Wikipedia)

È in questo contesto di assenza di voci diverse da quelle dei consueti autori italiani, che Art Rock Café e Kinocchio, unendo le loro esperienze nel progetto ‘L’integrazione non fa notizia’, si propongono come obiettivo anche quello di scoprire alcuni tra i futuri giovani talenti del cinema, italiani di prima e seconda generazione, per dare loro voce tramite il mezzo del cinema documentario, con l’auspicio che possano trovare sempre più spazio per esprimersi e raccontare il mondo da una nuova prospettiva.

Crediamo che si collochi qui un fondamentale ruolo possibile del cinema di oggi, quello del contatto con l’altro con le diverse comunità. Per questo motivo, sviluppando le linee guida fornite dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per il bando “Culturalmente 2012”, Kinocchio ha proposto per la sesta edizione del workshop di cinematografia il tema “L’integrazione non fa notizia”, e il simbolo dell’arcobaleno che lo accompagna. Per raccontare un mondo fatto di colori, di diversità.

Il progetto KINOCCHIO – Il cinema in movimento

Kinocchio è un progetto culturale dedicato al cinema nelle sue diverse forme artistiche e dimensioni sociali. Dal 2008 offre workshop intensivi per giovani emergenti o semplici appassionati interessati ad apprendere, creare, immaginare, realizzare lavori di fiction o documentari interagendo direttamente con alcuni dei migliori protagonisti dell'ambito cinematografico italiano e con il supporto tecnico di una struttura di giovani professionisti del mestiere.

Kinocchio è un incubatore di idee e progetti reali, un laboratorio unico nel suo genere perché non riduce la didattica ad uno scambio verticale di saperi ma mette in gioco le capacità di tutti i partecipanti con l’obiettivo di fare cinema insieme, costruendo una rete e una comunità stabile di sinergie e creatività.

Kinocchio sostiene i filmakers indipendenti che sono alla ricerca di un contesto creativo dove sviluppare e distribuire i propri progetti, durante ma soprattutto dopo i workshops, all’interno di un network composto da professionisti locali e internazionali.

Kinocchio crede in un cinema che non è fatto da solitari filmakers, ma da gruppi di persone che interagiscono apportando ognuno la propria competenza. A Kinocchio importa soprattutto la condivisione di un’esperienza, lo scambio di energie e creatività che si crea in modo trasversale tra i partecipanti, i docenti e il pubblico.

KINOCCHIO CINEMA LAB
L’appuntamento principale di Kinocchio si svolge regolarmente nel mese di settembre a Padova, con una manifestazione che ha già animato la città con cinque edizioni, portando workshop, seminari, proiezioni di film, incontri con autori ed eventi speciali.
In dieci intensi giorni di lavoro i partecipanti scrivono, girano e montano i loro cortometraggi, guidati dai docenti di Kinocchio durante tutte le fasi di produzione e interagendo con esperti del settore, prima di passare alla realizzazione vera e propria. Queste 'interazioni' sono focalizzate sulla sceneggiatura/scrittura, regia, fotografia, produzione e post-produzione e Kinocchio ha avuto l’onore di ospitare, durante le precedenti edizioni, docenti del calibro di Andrea Segre, Alina Marazzi, Alessandro Rossetto, Franco Piavoli, Sergio Basso, Sara Zavarise, Claudio Cupellini, Vittorio Moroni, Marzia Mete.
Nella serata-evento finale gli autori presentano al pubblico i lavori realizzati. Alla migliore opera Kinocchio assegna ogni anno un premio, che consiste nella post-produzione professionale del corto e nella sua distribuzione presso festival e rassegne nazionali ed internazionali. Durante il periodo di Kinocchio troupe di filmakers popolano la città alla ricerca di attori, di location, di risorse necessarie per realizzare il loro progetto. I cortometraggi sono scritti dai partecipanti per essere ambientati nel territorio, diventando un’occasione importante per raccontare il paesaggio, le persone, la cultura locale. Con questo spirito Kinocchio mette a disposizione la sua squadra, chiedendo supporto a enti locali e sponsor, per ambientare la manifestazione in luoghi suggestivi di diverse regioni e comuni d’Italia.
Nell’intento di ampliare e diversificare la propria offerta formativa, a partire da quest’anno Kinocchio inaugura due nuove sezioni nel suo programma, slegate dall’appuntamento annuale: KinocchioDoc e Kinocchio Masterclass.

KINOCCHIO DOC
In un panorama nazionale e internazionale dove il documentario di creazione sta vivendo un momento di eccezionale fermento, KinocchioDoc si pone come obiettivo quello di catalizzare l’interesse verso forme di documentazione cinematografica della realtà delineando un percorso di formazione e di produzione di un progetto documentario. Con una serie di seminari e appuntamenti organizzati a distanzi di mesi, KinocchioDoc invita un numero ristretto di 3-4 filmmakers a partecipare allo sviluppo e alla produzione di un documentario sotto la supervisione di un regista professionista.

KINOCCHIO MASTERCLASS
Questa nuova sezione ha come obiettivo quello di organizzare eventi speciali con professionisti internazionali in campo cinematografico e fotografico. Pensati come workshop intensivi di 2 giorni, gli eventi speciali hanno come target un pubblico eterogeneo e trasversale.

redazione@aetnanet.org





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2482795.html