L’omologazione del pensiero del ministro M.C. Carrozza
Data: Sabato, 20 luglio 2013 ore 08:30:00 CEST Argomento: Opinioni
Il
ministro M.C. Carrozza in videoforum - Repubblica.it - 18/7- ha
affermato che “Se non diamo una
prospettiva .. dove va il sistema di istruzione italiano, che obiettivi
si pone .. leggere la contemporaneità .. pensare che i nostri programmi
si fermino al novecento, che non si studi la contemporaneità, i
problemi economici .. intervenire sulla scuola per metterla in grado di
fronteggiare i problemi di questo tempo”.
Abissale la divaricazione tra il pensiero del ministro e l’art. 2
della legge 53/2003 che orienta il sistema educativo di istruzione e di
formazione all’apprendimento, ovvero la promozione di capacità e di
competenze, promozione da perseguire con l’utilizzo strumentale di
conoscenze e di abilità.
“Se non diamo una prospettiva”
.. un intendimento che implica la vacuità della volontà del legislatore.
“Che obiettivi si pone il sistema di
istruzione italiano” .. asserzione da interpretare: i Pof
delle scuole non sono progettati per promuovere le qualità dei giovani
ma sono incardinati al contenuto delle singole discipline.
Il ministro, invece di stigmatizzare i comportamenti devianti, li
rinforza!
“Pensare che i nostri programmi si
fermino al novecento” .. focalizza l’aspetto cognitivo,
ponendolo a fondamento del servizio scolastico: l’autonomia scolastica,
invece, l’ha ridisegnato costituendolo a partire dalla
progettazione educativa, dalla progettazione formativa, dalla
progettazione dell’istruzione.
L’insegnamento è sottordinato a tali processi!
Il ministro non ha valorizzato la mission del sistema educativo di
istruzione e di formazione: “E’ molto
importante preparare gli studenti al test di ingresso .. dovrebbe
essere fatto un intervento di formazione proprio sugli insegnanti
perché capiscano l’utilità e l’importanza dei test e preparino i loro
studenti, è chiaro che l’insegnante si stente frustrato perché non è
coinvolto nel processo .. è molto importante imparare a fare i test ..
e prepararsi non tanto nell’ultimo anno ma ancora prima ..”
“E’ molto importante preparare gli
studenti ai test” .. un intendimento che avrebbe dovuto aver una
connotazione molto, molto differente.
La preparazione alle prove d’accesso alle facoltà universitarie non può
e non deve essere la stella polare dell’istituzione: sono le
competenze, che qualificano i processi d’apprendimento, la chiave di
volta dei test.
Sarebbe sufficiente concretizzare quanto prevede il Decreto legislativo
27/10/2009 n.150 per superare l’impasse: “L’organo di
indirizzo politico-amministrativo di ciascuna amministrazione emana le
direttive generali contenenti gli indirizzi strategici”.
Elaborazione da accompagnare con il controllo del POF delle singole
scuole per accertare la sua funzionalità rispetto alla promozione delle
capacità e delle competenze che qualificano il sistema educativo
italiano.
“L’insegnante si stente frustrato
perché non è coinvolto nel processo” .. è una tesi
inconsistente: la valorizzazione del lavoro scolastico può avvenire
solo se i docenti possiedono l’origine e il senso del loro agire.
La loro professionalità vive nell’ideazione, nella concretizzazione e
nel controllo d’itinerari educativi-formativi-dell’istruzione.
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it
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