Cari docenti, denunciate la scuola paritaria religiosa o laica che vi sfrutta!
Data: Lunedì, 15 luglio 2013 ore 05:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Leggo tutte le storie che ricevo, le vostre denunce, i dossier, c'è un filo conduttore che li lega... la paura, il dramma familiare, il desiderio di scappare dal Sud (la "s" è appositamente maiuscola), la rabbia, la sopravvivenza, la speranza, l'accondiscendenza, la disperazione, il servilismo, la ribellione ma nello stesso tempo accettate minacce, angherie, il sistema mafioso...
Giudicare questi colleghi e "condannarli" sembrerebbe la cosa più ovvia da fare... ma io percepisco l'assenza dello Stato, dove l'illegalità è un modo di vivere, dove l'illegalità è quotidianità... combattere con tutti i mezzi per fregare il prossimo... non esiste il merito nè la voglia del merito.
Chi parla, chi denuncia è considerato in quell'ambiente un pericolo... un infame... che potrebbe rompere il sistema e per questo deve essere punito. Leggo tutte le storie che ricevo, le vostre denunce, i dossier, c'è un filo conduttore che li lega... la paura, il dramma familiare, il desiderio di scappare dal Sud (la "s" è appositamente maiuscola), la rabbia, la sopravvivenza, la speranza, l'accondiscendenza, la disperazione, il servilismo, la ribellione ma nello stesso tempo accettate minacce, angherie, il sistema mafioso...
Giudicare questi colleghi e "condannarli" sembrerebbe la cosa più ovvia da fare... ma io percepisco l'assenza dello Stato, dove l'illegalità è un modo di vivere, dove l'illegalità è quotidianità... combattere con tutti i mezzi per fregare il prossimo... non esiste il merito nè la voglia del merito.
Chi parla, chi denuncia è considerato in quell'ambiente un pericolo... un infame... che potrebbe rompere il sistema e per questo deve essere punito.
Vi faccio leggere alcune email ricevute dagli iscritti del gruppo su Facebook: https://www.facebook.com/groups/esercito.scuolapubblicastatale/


"Paolo ci sei? devo dirti!!
Ho avuto notizia di un liceo paritario della provincia di............ della Calabria ma l'insegnante che me l'ha raccontato non vuole che si sappia il suo nome. E' un liceo paritario cattolico e le insegnanti si sono costituite in cooperativa (qui la cosa non mi è chiara) e si autofinanziano con 50 euro per vedersi pagati i contributi, i particolari non li so perché non vogliono che si sappia. Te lo racconto a titolo personale, mi piacerebbe che la cosa fosse divulgata ma non è possibile purtroppo".


"Signor Latella devo parlare con lei del caso delle scuole paritarie, io ho lavorato in una scuola paritaria in Campania… molto famosa...
Mi fido poco, ho tanta paura in questi giorni, faccio molta fatica a fare il punteggio, ho paura mi creda. Lavoro o meglio ho lavorato per la gestione del………. ho lavorato un anno intero senza percepire stipendio firmando la busta paga. Ho fatto anche gli esami di idoneità senza percepire un euro, tutto sotto minaccia di licenziamento e di perdita del punteggio.Guardi non voglio dirle altro perché i personaggi a cui mi riferisco sono violenti e fanno paura. Io ho famiglia e ci tengo a portar avanti questo mio lavoro che è una missione in tutti i sensi! Trovo vergognoso dovermi umiliare così e per colpa dello Stato che non mi difende!
Guardi sono delusa da tutto e tutti e non riesco a rassegnarmi al rebus sic stantibus!
È troppo! Mi raccomando mi tenga nell’anonimato! Perché altrimenti sarà complicato fare punteggio! A me il punteggio serve!"


"Paolo, ho lavorato in una scuola paritaria di Cagliari per 6 anni. L'anno scorso ho fatto una denuncia all'ispettorato del lavoro e viene fuori che i contratti co co pro sono illeciti perchè il lavoro di docente è di tipo SUBORDINATO. I colleghi non mi hanno sostenuta perchè la paura del licenziamento è troppo forte rispetto alla voglia di difendere i propri diritti. A luglio sono stata licenziata in quanto "era venuta a mancare la fiducia necessaria a causa del mio comportamento"...io sono andata avanti e a Dicembre ci sarà la prima udienza perché voglio i contributi, ma soprattutto vorrei che un giudice emettesse una sentenza che possa servire a tanti altri che vivono la mia stessa condizione. Per fortuna ho sempre lavorato anche nella scuola pubblica e sono alta in graduatoria. In bocca al lupo a tutti/e".


"Ciao Paolo, mi hanno contattato le iene per conoscere la mia storia, eccola pubblica nella pagina :
Sono di Catania e questa è la mia condanna a priori, non sono emigrata perchè non sempre si può farlo.
Mi laureo a 24 anni in lettere moderne v.o. con 107, dopo aver lavorato e studiato da quando ho 18 anni, voto non meritato perchè, non potendo ripetere esami, altrimenti avrei perso lo sconto sulle tasse universitarie, molti docenti infatti mi davano 27-28 solo perchè non seguivo le lezioni. E non ho mai avuto una lode per lo stesso motivo.
Il voto mi penalizza alquanto infatti spendo ben 400 euro per le SIS dal 2004 al 2007 e arrivo sempre tra i primi esclusi, poichè io partivo da 7 punti (tanto quando un 100), mentre i 110 da 20; anche se prendevo 16-18/24 non riuscivo a superarli anche se loro prendevano 8-9 come punteggio al test, poichè 16+7=23... 20+8= 28. Alla faccia del merito. Aggiunga che bastavano 2-3 master FOR.COM. da 2000 euro e partivano da 30-35 punti base.
Devo fare esperienza nelle scuole, mi serve il punteggio per i corsi abilitanti, perchè in quel momento con la SIS non sarei mai passata, quindi nel 2005 inizio a lavorare per una paritaria a 65 km da Catania, in cui mi pagano praticamente solo il treno e quando possono. Almeno hanno la decenza di avvisarmi la mattina presto se alle 8.30 non si presentava nessuno.
Nel 2006 e nel 2007 e 2008 lavoro per due scuole paritarie catanesi le quali non mi pagano nonostante mi avevano promesso 4 euro l'ora e mi costringono a scrutinare persone inesistenti, ricattandomi poi che se io li denunciavo per non avermi pagato, loro ricambiavano con falso in atto pubblico. Tutto ciò per arrivare ai famosi 360 gg di insegnamento per abilitarmi.
Non posso assentarmi per malattia, altrimenti mi chiamano ogni ora, si rifiutano di accettare le mie dimissioni quando chiamano per l'unica supplenza pubblica, mi costringono a stare 3 ore in classe a guardare il muro, perchè spesso di quei 20 scritti nel registro,frequentano 2-3 e spesso nemmeno questi si presentavano.
Nel 2008 arriva una supplenza pubblica LA PRIMA VOLTA CHE HO UN CONTRATTO E SONO PAGATA.
Nel 2009 lavoro per una paritaria che mi dà 4 euro l'ora e che lascio quando mi dicono che non possono più pagarmi.
Da quel momento non lavoro più fino a quest'anno dove ho fatto 3 mesi in un ente regionale di formazione professionale che forse mi pagherà a Natale. Speriamo.
Io non inistevo al pagamento subito,perchè in Sicilia lavori a Gennaio per avere i soldi a Settembre, è la prassi, ero giovane, inesperta, inoltre informandomi con la GDF e l'ispettorato del lavoro e una mia parente avvocato mi dicevano la stessa cosa: se non siete almeno in 3-4 che denunciate RISCHI SOLO TU, e di brutto. Poi minacce su minacce, una tortura.
So cosa significa infatti ho lavorato per UNISTUDI e UNIVERSITALIA dal 2006 al 2010 e non mi hanno mai pagato il giusto, aspetto da loro 300+100 euro,nonostante abbia mandato loro lettere redatte da questa mia cugina avvocato. Quando mi sono presentata in entrambi i posti per avere i miei soldi UNISTUDI MI HA SPINTO FUORI dallL'ISTITUTO, UNIVERSITALIA MI HA QUASI SCHIAFFEGGIATO.
Tutto in nero naturalmente.
Tutta la storia l'ho scritta qui, sul forum di facoltà per evitare che altri colleghi ci cascassero.
http://www.soqquadro.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=25033&SearchTerms=%2Cuniversitalia
So che magari non ha tempo però la storia è interessante, in parecchi scrivemmo a voi delle Iene ma mai ci avete risposto.
E qui trovereste molti testimoni, per le paritarie io per prima ho paura delle ritorsioni legali, visto che mi hanno costretta a sottostare al loro principio di diplomificio. E molti altri continuano a lavorarci e sono gli stessi che mi hanno minacciata.
Il problema è che lo Stato stesso nel settore formazione e istruzione è l'illegalità pura:
favorisce le paritarie e affama le statali;
queste paritarie appartengono a politici e/o vescovi e/o prestanome e/o mogli o figlie di mafiosi in carcere o latitanti;
la GDF sa tutto ma non interviene, io sapevo 3 giorni prima in tutte le scuole che sarebbero venuti gli ispettori,mai a sorpresa;
permette questi master a pagamento per comprare 3 punti;
permette ad una persona mai entrata in classe di fare il concorso perchè lauratasi prima del 2002, escludendo me perchè laureata dopo e senza abilitazione;
trasgredisce tutte le leggi europee sull'occupazione;
il TFA ordinario è risultato una farsa piena di errori e i colleghi che sono entrati han fatto solo 10-20 ore di tirocinio scolastico invece di 400, alla faccia del decantato merito;
mette uno contro l'altro i docenti con abilitazioni si, no forse, docenti di serie A, B e pure C.
Dopo una laurea mi ritrovo a guadagnare qualche euro correggendo tesi e facendo qualche lezione, abito con mia suocera, perchè o sceglievo l'indipendenza oppure di avere un figlio, in casa mia con tutta la pensione sociale di mia suocera arriviamo a 10000 euro l'anno quando VA BENE.
Io ho guadagnato nella mia vita massimo 7000 euro in un anno.
E comunque siamo fortunati, le mie amiche sono emigrate per sopravvivere e ciononostante a volte nemmeno possono convivere, si figuri fare figli. E siamo tutti laureati con ottimi voti.
L'unica soluzione sarebbe porre fine al punteggio. Chi c'è c'è e con quello che hai, man mano che c'è posto ti sistemi.
Così le paritarie pagherebbero per avere i docenti.
Oggi ho quasi 34 anni, delusa, amareggiata, ho paura di dire che sono rientrata nei TFA Speciali,perchè ho già terra bruciata attorno, come se fossi una DELINQUENTE, un'abusiva della professione, una raccomandata che sta rubando quello che in realtà si è guadagnata con dolore. Tra il 2007 e il 2010 ho sofferto di depressione a causa delle umiliazioni e delle angherie subite autorizzate dallo Stato e con il parto ho avuto un'altra ricaduta, sto un po' meglio da circa 2-3 mesi.
Ho lavoricchiato 2 giorni prima di partorire e appena uscita dall'ospedale, non so cosa sia la maternità, le ferie, la notte, il giorno,la malattia, ho fatto anche 7 lavori contemporaneamente per poter guadagnare 500 euro al mese.
Dopo sposata, dopo la depressione, arrivata a 30 anni non ce l'ho fatta più.
Adesso vado in giro per la città facendo volantinaggio sulle lezioni private e sulle correzioni tesi, i ragazzi sono asini, ma non hanno soldi, magari si fanno vedere una settimana prima dell'esame e per pochi euro devo risolvere tutto.
Se volesse conoscere altri particolari sono ben disposta a darglieli.
Mi faccia sapere.
Se volesse parlare di me, di noi gliene sarei grata, la mia storia è quella di migliaia di docenti.
Grazie".


"Egregio collega, volevo metterla a conoscenza di quanto mi è accaduto in questi anni: lo scorso anno nella sc. dell'infanzia paritaria(P.C.d P) a Catania in cui ho prestato servizio, dopo diversi diverbi, perchè non solo siamo trattate da" schiave", poiché pur avendo un contratto part time, si deve lavorare come full time (dal lunedì al sabato non dichiarato), bisogna pulire le aule, i bagni, raccogliere vomito, cambiare i pannolini e.. se bambini con bisogni solidi addosso cambiarli e lavarli. Tutto questo è vergognoso e privo della professionalità di cui una volta ero fiera ad appartenere, credevo di essere un‘"insegnante"…
Come dicevo lo scorso anno, per le diverse aggressioni subite, da parte del mio datore di lavoro, ho avviato una vertenza con un consulente del lavoro, denunciando il problema delle buste paghe firmate ma mai retribuite, al fatto delle lettere di dimissioni che avevo firmato all'inizio del contratto ,oltre al fatto dello sfruttamento -part time col full time, oltre al fatto che non pagano niente ,perchè assunta /e col la legge 407 del'90, oltre al fatto che non dichiarano niente o poco alle agenzie dell'entrata dopo tutto questo, non ho mai visto ne sentito che in quella struttura fosse mai andata la Guardia di Finanza.
Forse come ben dice lei è meglio rivolgersi ad avvocati del nord.
Ancora, sono molto presa dalla collera ,ho insegnato in un'altra scuola dell'infanzia "P. P da P. di P.". In questa struttura, il gestore è la moglie di un avvocato del lavoro!
Quest'anno scolastico, ho insegnato in un'altra scuola di R. dove speravo di trovare condizioni migliori, perchè chi gestisce la scuola è una dipendente ATA di una scuola statale. Pensavo fosse una garanzia ed invece mi sono sbagliata. Perchè non solo come indicato all'inizio ,nell'altra scuola ,quì si aggiunge altro lavoro che non mi compete: bisogna cucinare e far mangiare i piccoli, rischiando moltissimo. Mi domando dove sono le ispezioni? Se la scuola ha un orario lavorativo dalle 8:30 alle 13:30. Perchè se ci deve essere solo la somministrazione dei liquidi, perchè il cibo che dovrebbe arrivare da un’azienda esterna certificata invece al contrario dobbiamo cucinarlo noi e andare via alle 14:30!! Non è finita, i giorni festivi si devono recuperare! L'assurdità: “se vuoi garantirti l'ultimo anno di punteggio ,in vista dell'aggiornamento, mi devi dare e fare come sto facendo la disponibilità per farti il "GREST" nel mese di tutto luglio”.
Senza un centesimo ,con bambini :iscritti 45 a costi elevati, ma senza dichiarare nulla, in nero! Tutta la responsabilità è sulle mie e sulle spalle delle altre colleghe. Come ben vede, giù la situazione è gravissima, non basta una multa, bisognerebbe chiudere queste strutture anche per estorsione.
La cosa che mi fa sentire impotente… è che qui tutti sono a conoscenze di queste terribili situazioni e nessuno fa nulla!
Vengono dichiarate sezioni in più per prendere più finanziamenti !LE chiedo con assoluta convinzione di portare avanti questo discorso ,di mettere a conoscenza tutta l'Italia, anche le famiglie catanesi e del sud che sono convinte e sostengono che noi siamo retribuite.
Togliete tutti i finanziamenti a queste scuole e agevoliamo la scuola pubblica statale!
Se ti occorrono altre informazioni sono a tua disposizione. Sono sul piede di guerra ,mi auguro che tutto questo possa finire presto .Diffondi anche questa mia testimonianza.
Un saluto.
G.C. Attendo notizie".


No cari colleghi così non va! Non va! Non potete educare i vostri figli alla legalità e poi trasformarvi in picciotti di mamma santissima! Al Qaeda vi fa una pippa... siete peggio delle cellule terroristiche dormienti... la sera siete in giro con i vostri amici e vi incazzate, vi lamentate del governo, delle cose che non vanno in Italia ma la mattina siete dei servi di questo potere mafioso - estorsivo che vi sfrutta che vi distrugge la dignità! Aprite gli occhi e ribellatevi, non c'è altra strada! L'omertà è un un tumore che distrugge l'esistenza! E' un cancro che vi trasforma in sporcizia... in merda! Diventate rivoluzionari in difesa della scuola pubblica statale, sputate in faccia a chi vi sfrutta... voi avete la conoscenza, voi siete la cultura loro sono la merda! Chi deve finire in galera? Che modello educativo state insegnando ai vostri figli?

Pensate... solo nella provincia di Caserta ci sono 400 scuole paritarie... (infanzia, primaria, superiori I° grado e II° grado) tre volte quelle statali... quanti milioni di euro... soldi pubblici regalati a personaggi senza scrupoli. Insegnanti che lavorano senza retribuzione e addirittura minacciati. Immaginate quante scuole paritarie ci sono in Italia?

Il Ministro Carrozza dopo aver affermato che ci sarebbe stato un giro di vite, più controlli nelle paritarie... tutto è tornato nel silenzio tombale! Intanto il prelievo fiscale nelle nostre tasche... finisce nei portafogli di quei delinquenti che gestiscono i diplomifici e le scuole di ogni ordine e grado paritarie religiose e laiche, senza pagare tasse, stipendi, intascando rette altissime e fondi pubblici!

Cari politici della grande coalizione del Governo del FARE... il vostro silenzio assordante è un'ammissione di colpa gravissima! Vergognatevi! Avete il coraggio di tagliare i posti degli insegnanti... e regalare alla mafia "paritaria" milioni di euro! Appendete la "cartina della vergogna" nelle sale delle vostre segreterie politiche e specchiatevi dentro!

Paolo Latella - Insegnante e giornalista
Segretario Unicobas Scuola Lombardia
paolo.latella@alice.it





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