'L’Historia si può veramente deffinire una guerra illustre contro il tempo…' (Manzoni) - Lagrimevole storia di un concorso all’italiana
Data: Sabato, 06 luglio 2013 ore 07:30:00 CEST Argomento: Redazione
Un groviglio di nuvole
soffocava il cielo e tirava un forte vento di tramontana quell’inverno
del 2004 quando fu bandito un Concorso pubblico per
l’assegnazione di 1500 posti come Dirigente scolastico. Nell’Isola,
c’erano a concorso 141 posti, su circa 1450 febbricitanti partecipanti.
Ne vennero ammessi - dopo superati gli scritti - a sostenere gli orali,
solo 532 docenti! Una sfoltita di non poco conto, che fece, però, ben
sperare gli aspiranti dirigenti usciti indenni dalla prima torchiatura.
Si dissero tra loro, (forse un po' improvvidamente): E’ serio questo
concorso, e giustamente abbastanza selettivo! E andarono avanti,
fidando negli orali. Si sa! l’imponderabilità degli esami; tutto può
succedere, e anche ai più bravi possono andare le cose di traverso! In
effetti, superarono le prove orali 426 docenti; il resto, ben 106
docenti furono dichiarati non idonei ed eliminati! Fin qui,
nulla, forse, da eccepire. Senonché tra il 2006 e il 2008, improvvisa
una pioggia di ricorsi s’abbatte furiosa sul belpaese, facendo
straripare dal loro naturale riserbo tutti i dubbi e i sospetti e le
diffidenze accumulatisi nel frattempo: furono riscontrate,
infatti, - così si disse, - (e poscia vennero confermate), -
delle irregolarità nelle procedure del Concorso in oggetto riguardanti
sia la tempificazione, risultata insufficiente per una coscienziosa ed
oculata correzione dei compiti, sia la formazione delle
sottocommissioni esaminatrici, che, - si disse -, non era legale.
In seguito a ulteriori verifiche e indagini si appurò che molti degli
elaborati risultavano mal valutati o, peggio ancora, frettolosamente
mal corretti o non corretti affatto. Pertanto, il Consiglio dì Giustizia Amministrativa per
la Regione Siciliana decide, in una giornata di sole un po' pallido ma
caldo, in verità, di annullare il concorso per collegio imperfetto
(decisioni n. 477/09 e n.478/09 dei 5/11/2008-25/05/2009). Tutto da
rifare? Parrebbe! Ma non fu così; perché, - strano ma vero-, nelle more
dell’annullamento, che, di fatto, rimase inapplicata lettera
morta, come "le gride" di manzoniana memoria, i novelli idonei al
concorso avevano già preso servizio come Dirigenti in varie
scuole! Situazione kafkiana, paradossale, anche perché la natura,
gli attributi e il significato legale di codesta dirigenza, a concorso
annullato (?), sfuggirono, - e sfuggono tuttora -, al buon senso
comune. Ma il pasticciaccio - direbbe Gadda - non finisce qui!
Nel Dicembre 2010, il Parlamento, contraddicendo quanto stabilito dal
CGA, emana la legge 202 secondo la quale si esclude l’annullamento del
concorso, nonché la ripetizione delle prove scritte, e viene
stabilita, invece, una seconda rilettura e una seconda
ricorrezione degli elaborati al fine di ripescare quei docenti che,
avendo consegnato i due elaborati scritti, per i motivi di cui sopra,
non avevano potuto sostenere gli orali; la suddetta legge non
specifica, però, chiaramente se fra questi ripescaggi e riletture
debbano rientrare anche coloro che avevano, alla prim’ora, già
superato gli scritti ma non gli orali. Il chiarimento arriva tuttavia
in una fase successiva, quando, in seguito a un incontro dell’USR
del 19/10/2011 con i rappresentanti sindacali, si precisa
che i candidati risultati idonei allo
scritto ma non agli orali, sarebbero comunque entrati di diritto a far
parte del corso di formazione. Tale decisione trovò il conforto
della nota ministeriale del 14/01/2011 a firma del dott. Chiappetta, il quale dichiarò espressamente
che i compiti scritti già valutati positivamente non dovevano essere
ricorretti.
A novembre del 2012, nel periodo dei morti, conclusa la ricorrezione,
vengono risuscitati 51 candidati (tra gli altri, anche funzionari
dell’USR), e il 15 Gennaio del 2013, mentre l’Etna innevata fuma
e l’inverno è al suo massimo splendore, si dà il via al corso di
formazione. Dei candidati idonei allo scritto del primo concorso
non si hanno notizie. - A questo punto i 106 infreddoliti ma non
scoraggiati dal mal tempo, riprendono fiato e ricorrono al Tar del
Lazio, chiedendo di potere partecipare al corso di formazione. Il
Tribunale accetta il ricorso ma, attenzione!:
stabilisce che la permanenza al corso si sarebbe concretizzata solo con
l’esito positivo della ricorrezione
degli scritti! lI TAR Lazio permette, sì, a 35 dei
ricorrenti, fra i 106, di poter frequentare il corso di
formazione, ma con la clausola della
ricorrezione degli elaborati!
Ebbene, ancora una volta, attenti alle date: il corso prende inizio
ufficialmente il primo di Marzo; l’esito della prova scritta
"ricorretta" per i 35, si ha a fine Giugno, ovvero ben quattro
mesi dopo. Un disastro fatale e annunciato! E tanti, tanti disagi e
viaggi e spese fatti per (in)seguire un corso di formazione rivelatosi
alla fine un mero inganno, una trappola, uno specchio per le allodole!
Insomma, una beffa! Il garbuglio sta proprio qui: dopo la bellezza di
ben 7 anni, (una "longue durée" per un concorso pubblico di dubbia
regolarità concorsuale), la Commissione esaminatrice boccia
inesorabilmente, e stranamente, gli scritti già valutati positivamente
dalla precedente Commissione. Su 106 docenti ben 92 vengono
falciati; solo 14, i validi. Di questi, soltanto "ripescati" 4, fra i
ricorrenti dei 106. Tante aspettative e tanti sacrifici, anche di
natura economica, andati in fumo! Un’amara beffa!
Obbiettivamente, la domanda sorge spontanea: come si spiega che la
prima Commissione (del 2004), composta da un ex Magistrato della Corte
dei Conti come Presidente, oltre che da docenti Universitari,
abbia potuto dare, allora, un giudizio ampiamente positivo su elaborati
che, oggi, un’altra commissione valuta ampiamente insufficienti?
Ma è stata uguale per tutti e imparziale la giustizia amministrativa e
valutativa? Non pare. Perché, a riflettere, le incongruenze del
Concorso bandito il 2004 perl’assegnazione di 1500 posti come Dirigente
scolastico sono state tante, e gravi:
1) i 51 ripescati hanno avuto il vantaggio della ricorrezione,
con l’ingresso ad un corso di formazione che invertiva totalmente
quanto stabilito dal bando originario, ovvero prima l’esame scritto e
orale e soltanto dopo il corso di formazione;
2) i candidati idonei del concorso annullato hanno avuto validi gli
elaborati scritti (senza alcuna ricorrezione) con un ingresso immediato
ai ruoli a seguito di un esame pro-forma;
3) l’anonimato per la ricorrezione dei ricorrenti non è stata garantita
in quanto i relativi elaborati non hanno avuto lo stesso e
contemporaneo imbustamento degli altri; e per finire,
4) gli unici che avrebbero avuto titolo effettivo ad entrare
immediatamente (e non dopo tre anni dall’emanazione della legge
202/2010) al corso di formazione hanno dovuto subire l’umiliazione di
una bocciatura di quell’elaborato scritto valutato positivamente nel
concorso originario e rimasto tale per ben 7 anni.
Questa, la Historia! Un commento? E a che, e a chi, servirebbe. C’è
forse qualcuno in questo nostro belpaese che paghi per gli errori
e i danni materiali e morali commessi? Factum verum convertuntur!
Amen.
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com
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