Quando il mondo della scuola incontra il mondo del lavoro….
Data: Martedì, 02 luglio 2013 ore 17:49:46 CEST Argomento: Comunicati
Presidente di
commissione nel profondo sud (ex Milano del sud) mi stupisco e sono
contento. Gli esami di maturità sono sicuramente una tappa importante
nella vita di ogni studente, ma quando il candidato ha una età
“avanzata”, con un percorso scolastico e di vita ovviamente articolato,
la prova diventa una scommessa personale da godersi appieno. Uno
studente ultraquarantenne, un “maturo maturando”, navigato istallatore
termotecnico ha ideato, progettato e realizzato con le proprie mani un
compatto impianto di cogenerazione per la produzione contemporanea di
energia elettrica, acqua calda per riscaldamento e acqua calda
sanitaria, utilizzando un datato motore Fire 1000 cc della FIAT (la
vecchia panda). Il motore è predisposto per funzionare con una grande
varietà di combustibili, a partire da quelli tradizionali di origine
fossile (benzina), gas (GPL, Metano); biocombustibili (bioetanolo,
alcool etilico, alcool metilico). Inoltre, con l’ausilio di un impianto
fotovoltaico dedicato per la produzione di idrogeno ossigenato da
elettrolisi, il motore può funzionare anche con questo gas
assolutamente ecologico, in quanto il prodotto di combustione è
unicamente vapor d’acqua. L’idrogeno può anche esser solo miscelato ad
uno dei precedenti combustibili, migliorandone il rapporto
stechiometrico della combustione riducendo i consumi e le emissioni
inquinanti. L’impianto può essere dotato anche di un compressore
frigorifero trascinato a cinghia per la refrigerazione di una ulteriore
utenza. Il candidato, con competenza e simpatia, ha mostrato il
funzionamento della sua apparecchiatura durante il colloquio orale ai
commissari, dimostrando, tramite le apparecchiature di controllo
montate a bordo, la produzione istantanea di energia elettrica per una
potenza di circa 15 kW e, dopo pochi minuti, la produzione di acqua
calda per riscaldamento. Normalmente i motori a combustione
interna possiedono un rendimento molto basso, inferiore al 30%,
pertanto circa il 70% di energia viene dispersa dal sistema di
raffreddamento e attraverso i gas di scarico. L’apparecchiatura
realizzata è in grado di recuperare la maggior parte di quell’energia
termica che normalmente va perduta, tramite scambiatori di calore ad
alta efficienza in grado di produrre acqua calda a temperatura idonea
al riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria. La formazione
tecnico-teorica specifica delle discipline di indirizzo acquisita nel
triennio di studi hanno ampliato e consolidato le competenze e la
professionalità da artigiano stimolando l’inventiva e le ambizioni
dell’allievo, costruendo le basi di un futuro lavorativo migliore,
gratificante e consapevole.
Attribuire il massimo è stato un piacere.
Massimo Sottile
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