Dite 33. Documento assemblea coordinamento delle scuole di Roma del 15 giugno 2013
Data: Giovedì, 20 giugno 2013 ore 05:00:00 CEST
Argomento: Associazioni


All’assemblea, molto partecipata, sono stati presenti docenti precari e di ruolo, genitori, studenti, rappresentanti dei movimenti, esponenti di sindacati e partiti provenienti da Roma e altre località del Lazio.
I temi trattati durante gli interventi sono stati diversi. Innanzitutto, essendo un’assemblea che si riallacciava idealmente al referendum di Bologna, si è parlato della necessità di estendere la lotta contro il trasferimento delle risorse pubbliche alle scuole private. Ugualmente si è sottolineato come si assista già a un processo di sostanziale privatizzazione della scuola pubblica, dal momento che il suo funzionamento è ormai inscindibilmente legato al cosiddetto contributo (privato) volontario.

Quindi molti si sono soffermati sulla circolare relativa ai BES, denunciando come, dietro la facciata dell’inclusione, si tratti invece di un provvedimento che produrrà altre decine di migliaia di tagli al personale precario, aggravando la situazione dei docenti curricolari e, ovviamente, degli studenti con disabilità e delle loro famiglie; va aggiunta l’assurda condizione degli AEC, malpagati e costretti a mansioni che non spettano loro. La circolare sui BES si inserisce in un contesto più generale di tagli degli organici, dovuti alla diminuzione dei pensionamenti seguente alla riforma Fornero e alla continuità con le politiche Gelmini – Profumo.

Si è anche rilevato come le condizioni dei docenti di ruolo non siano migliori: il contratto è ancora bloccato e le voci sul rinnovo insistono sull’introduzione di meccanismi di carriera e distinzioni tra funzioni, che sono solo il veicolo per mascherare la diminuzione salariale generale attraverso una premialità concessa a pochissimi non si sa in base a quali criteri. A livello locale le difficoltà si acuiscono ulteriormente per colpa dei provveditorati, esecutori peggiorativi dei disposti ministeriali.

L’analisi ha dunque mostrato come l’insieme dei provvedimenti presi agisca contemporaneamente su più livelli, ai quali è però sottesa una logica unica: il mantenimento dei tagli previsti dalla legge 133 del 2008, rispetto alla quale nessun governo successivo ha prodotto una reale inversione di tendenza. La scuola continua sostanzialmente a essere un terreno di risparmio, a differenza (colpevole) delle spese militari. Per questo si è segnalata la necessità di un capillare lavoro di informazione sui luoghi di lavoro e tra i cittadini per svelare come i rassicuranti provvedimenti della Ministro Carrozza lo siano solo in superficie, dal momento che ciascuno di essi, come è sempre scritto chiaramente anche se in commi nascosti, è vincolato al regime di “razionalizzazione” previsto dalla 133.

Di fronte a una situazione come questa, sul piano operativo si è concordato che tutte le azioni di mobilitazione dovranno tenere insieme il piano più attuale, come quello sui BES, con quello generale di un attacco così composito.

Si è pertanto deciso di iniziare un percorso di rilancio dei motivi che hanno determinato il successo del referendum di Bologna. Gruppi di studio verificheranno le soluzioni percorribili e la situazione dei finanziamenti alle private nel Comune di Roma: come via di più immediata fattibilità si è pensato di far arrivare in Consiglio comunale un disegno di delibera che impegni il Comune di Roma a non stornare sulla privata i fondi pubblici. In particolare si è proposto di lanciare una campagna per l’abolizione della legge 62 del 2000, origine del meccanismo di finanziamento dell’istruzione privata.

Si dovrà rafforzare poi quell’organizzazione sul territorio che a Roma ha già prodotto risultati importanti, da un lato tenendo insieme le componenti docenti, genitori e studenti, dall’altro riuscendo a impedire, come nel caso del Liceo Benedetto da Norcia di Centocelle, l’accorpamento di alcune classi.

Operativamente, si è votato di aderire al sit-in al MIUR indetto il prossimo 20 Giugno dal Coordinamento delle scuole elementari e di lanciare un nuovo sit in per il mercoledì successivo, 26 giugno, ancora al Miur, sul tema dei BES e degli organici. Si intende chiedere un confronto con il Ministro per avere risposte sulle questioni reali celate dietro i proclami propagandistici.

Inoltre, il 5 luglio presso il TAR si svolgerà un’udienza sull’illegittimità dei tagli della 133/2008, un ricorso che si è fatto in altre regioni dando anche sentenze positive. Si verificherà la possibilità di indire una mobilitazione per quel giorno.

In generale, quello che è importante è che le mobilitazioni descritte servano a ricomporre un movimento che agisca sul livello cittadino e quello territoriale, così da preparare il terreno a una grande mobilitazione generale per settembre.

Coordinamento delle Scuole di Roma - Coordinamentoscuoleroma
movimentoinsegnantiprecari@gmail.com





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