La strada stretta del rinnovo dei contratti nel pubblico impiego
Data: Giovedì, 13 giugno 2013 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Sindacati


La commissione Cultura era stata possibilista, la commissione Affari costituzionali sembra non esserlo. Qualche soluzione dovrebbero darla le Commissioni Bilancio. La discussione è sul blocco dei contratti e degli stipendi pubblici proposto dal Governo Monti. Una proroga del blocco è attuabile ? La Corte Costituzionale, nella sentenza n. 223 dell’ottobre 2012, e diversi magistrati amministrativi e del lavoro hanno giudicato che un blocco tanto oneroso per i pubblici dipendenti debba rimanere una parentesi eccezionale e temporanea. Il Movimento 5 Stelle ha proposto, ragionevolmente, di ridurre i faraonici stipendi che lo Stato riconosce ai suoi top manager, per reperire le risorse necessarie ai rinnovi contrattuali. Il Governo ha la tempra necessaria per fare una cosa del genere ? Una dichiarazione del ministro della Pubblica amministrazione, Giampiero D’Alia - raccolta dal Corriere della sera (05/06/2013) - smorza le aspettative: “D’Alia ha fatto capire che la decisione spetta a chi controlla i conti pubblici” (il presidente Enrico Letta e il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni). Siamo al già visto: sugli scompensi socioeconomici del Paese, i ministri glissano o minimizzano e prendono tempo. Quale sarebbero le conseguenze, per il personale della Scuola se passerà il provvedimento targato Monti (blocco contrattazione per il 2013 e il 2014; blocco degli adeguamenti retributivi legati all'indennità di vacanza contrattuale; cancellazione del 2013 ai fini dei gradoni), lo spiega Antimo Di Geronimo su ItaliaOggi (11/06/2013): “Il blocco della contrattazione dovrebbe, semplicemente, impedire la crescita della spesa pubblica per gli stipendi dei dipendenti statali, scuola compresa. Mentre dal blocco dell'indennità di vacanza contrattuale lo stato dovrebbe ricavare un risparmio nel 2014 nell'ordine di 801 milioni di euro. Questo per quanto riguarda il pubblico impiego nel suo insieme. Quanto alla scuola, i risparmi sui gradoni sono stimati nell'ordine di 300 milioni l'anno dal 2014 al 2016. In buona sostanza, dunque, per il blocco della contrattazione e dell'indennità di vacanza contrattuale i dipendenti pubblici andranno incontro ad una mera perdita del potere di acquisito dei salari, per i lavoratori della scuola il blocco degli scatti si tradurrà in una perdita salariale in senso stretto. Perché i meccanismi di progressione economica del comparto sono legati ad una diversa graduazione degli importi retributivi legati all'anzianità di servizio”.

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