La domanda di giovedì 6 giugno 2013
Data: Giovedì, 06 giugno 2013 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
Dacci
oggi la riflessione quotidiana (6 giugno 2013)
[…] "Amico mio, questo secolo è un secolo di ragazzi, e i
pochissimi uomini che rimangono, si debbono andare a nascondere per
vergogna, come quello che camminava diritto in un paese di zoppi”.
(Leopardi,
Operette morali)
La politica
nana?
Un nano, ovverosia un uomo di bassa statura, che faccia politica, non
c’è nulla da eccepire: l’intelligenza, fino a prova contraria, non si
misura a "palmi", né con il metro del sarto!
Del resto, si dice: "piccola botte, fa buon vino"! Per non dire
che: nani sulle spalle di giganti - volendo - potrebbero anche arrivare
a vedere più lontano!
Quello che non è più accettabile nell’Italia odierna è la politica
nana, cioè di basso profilo etico-culturale, che sembra
aver preso il sopravvento, e che ci fa paura e ci scoraggia per la sua
arroganza e la sua impudenza!
La politica è cultura, arte della parola saggia della mediazione
e della interlocuzione garbata e civile, del confronto dialettico
delle idee e delle proposte; è ricerca condivisa del bene comune
e, soprattutto, capacità di programmare e di vedere, - dove altri non
vedono - il futuro da progettare! Purtroppo, al momento, questo nostro
belpaese ha troppi politici tra loro molto disuniti, e non pochi
anche - spiace dirlo - di modeste competenze rispetto al ministero cui
sono stati preposti.
Politici nani, che volano molto basso, e che amano proprio le bassure e
spesso sguazzano nella palude del turpiloquio, per esprimersi senza
argomentare; incapaci di sapere dare adeguate e puntuali risposte e
soluzioni ai problemi reali della gente comune.
Ma capacissimi, invece, di abbandonarsi ad isteriche alterazioni
di linguaggio e di modi comportamentali, a dir poco, da suburra!
Ma
quale esempio stiamo dando ai giovani? Quale educazione civica, quale
moralità, quale futuro? E la scuola? Può passivamente stare
solo a guardare?
Nuccio Palumbo
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