Mancato pagamento ferie precari della scuola, il ministero fa cassa sulle ferie dei precari
Data: Mercoledì, 05 giugno 2013 ore 04:30:00 CEST Argomento: Sindacati
Il divieto di
liquidazione cancella il diritto alle ferie dei precari e getta le
scuole nel caos.
L’accanimento del MIUR e del MEF sui lavoratori precari della scuola
non ha fine. Al termine di un anno scolastico funesto per i lavoratori
della scuola pubblica si materializza in questi giorni un ulteriore
attacco ai diritti del personale precario della scuola che avevamo
denunciato fin dallo scorso giugno. Il Governo Monti, infatti, aveva
inserito già nella “spending review” del giugno 2012 il divieto di
monetizzazione delle ferie per i lavoratori con contratto a termine.
Divieto perfezionato dalla Legge di Stabilità 2013 di dicembre e che
impedisce ai precari della scuola di trasformare i giorni di ferie
maturati in ragione del proprio servizio in un compenso economico.
Per le centinaia di lavoratori della provincia con contratto in
scadenza il 30 giugno significa rinunciare ad un piccolo gruzzoletto
(tra gli € 800 e i € 1.000, di solito, molto meno per i lavoratori con
contratti più brevi e saltuari) che il MEF erogava fino allo scorso
anno, al termine del contratto, a risarcimento della rinuncia alla
fruizione delle ferie. Le nuove norme (che dovrebbero essere applicate
dal prossimo anno scolastico e invece il MIUR intende applicare
abusivamente fin da subito), manomettendo ancora una volta
unilateralmente il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro,
impediranno la corresponsione di questo piccolo beneficio per i
lavoratori precari della scuola, allo scopo esclusivo di far cassa
sulla pelle dei lavoratori precari, discriminandoli rispetto ai
colleghi con contratto a tempo indeterminato.
Le sedi territoriali della nostra organizzazione, peraltro, in queste
ore sono prese d’assalto non solo dai lavoratori che chiedono di essere
difesi, ma anche dai Dirigenti Scolastici ai quali le norme accollano
la responsabilità amministrativa dell’eventuale liquidazione di ferie.
Nel timore di risponderne direttamente e nella più totale assenza di
direttive (il MIUR si rifiuta persino di emanare una circolare chiara
sulla condotta da assumere) ciascuno si orienta come può: in queste ore
si va dall’emanazione di semplici circolari informative, fino ad
assurdi provvedimenti di ferie conferite d’ufficio.
Ancora in questi giorni la FLC CGIL continua a chiedere il ritiro di
questi provvedimenti al MIUR, pretendendo per lo meno il rinvio
dell’applicazione al prossimo anno scolastico. A tutti i lavoratori
precari della scuola della provincia di Bari, invece, stiamo fornendo
assistenza per diffidare l’Amministrazione Scolastica dalla
collocazione in ferie forzate e, nel caso il MIUR non ci ascoltasse,
provvederemo a far chiedere a ciascun lavoratore al termine del
contratto la liquidazione delle ferie, un diritto costituzionale e
irrinunciabile con tutti gli strumenti a disposizione.
Infine, nelle iniziative che si svolgeranno martedì 4 giugno (corteo
unitario con partenza da via S. Francesco alle 17) e mercoledì 5 giugno
(punto di assistenza mobile per i precari della conoscenza nel cortile
dell’Ateneo) a Bari, daremo nuova visibilità e slancio alla
rivendicazione del miglioramento delle tutele del personale precario.
Ezio
Falco - per la segreteria FLC CGIL
bari@flcgil.it
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