Il ministro Carrozza fa bene a minacciare le dimissioni
Data: Sabato, 25 maggio 2013 ore 06:14:54 CEST Argomento: Sindacati
Ad un
mese dalla sua nomina a capo del Miur, si è reso conto che negli ultimi
sei anni l’istruzione è stata massacrata da tagli a risorse, personale
e scuole: allora, se non si cambia registro è meglio che torni a fare
il rettore o il ricercatore. “Ha fatto bene il ministro
dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, a dire che se non ci sono
margini per un reinvestimento nella scuola pubblica sarà costretta
dimettersi dall’incarico: sono parole coerenti, pronunciate da chi si è
reso conto che è impossibile guidare la macchina formativa italiana, da
cui dipendono le sorti di otto milioni di alunni, se si vogliono
continuare a tagliare risorse, personale e scuole”. Così commenta
Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir per la scuola,
le dichiarazioni rilasciate oggi dal ministro Carrozza a proposito
della necessità estrema di tornare ad investire nell’istruzione. “È
bastato un mese alla dottoressa Carrozza – continua Pacifico – per
capire che occorre abbandonare la politica dei tagli ed allinearsi a
quanto avviene nei paesi più sviluppati. In caso contrario, se non ci
sarà un rilancio della cultura e della formazione, è meglio lasciare
l’incarico di Ministro tornare a fare il rettore o il ricercatore. Sa
bene che pesa come un macigno quella differenza di almeno un punto
percentuale di Pil in meno, per investimenti sul settore
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, rispetto alla media
dell’area Ocse”. Anief e Confedir hanno più volte denunciato che non si
poteva andare avanti come è stato fatto negli ultimi cinque-sei anni,
quando si è cancellato qualcosa come 200mila posti e quasi 4mila scuole
autonome. Oltre che il tempo scuola in tutti i tipi di corsi. E che
dire del rapporto alunni-docenti, che ha portato alla formazione di
tante classi ‘pollaio’? Tutto questo non è più tollerabile. Ora anche
il Ministro lo dice. “A questo punto – prosegue il rappresentante
Anief-Confedir – Carrozza farebbe bene a chiedere la cancellazione di
tutte le riforme Gelmini, perché è dal loro fallimento che sono
derivati i numeri decadenti sulla formazione dell’ultimo periodo, anche
a livello universitario e di occupazione. Per non parlare dello
scorretto utilizzo dei fondi Cipe, con obiettivo regionale, che sono
stati dirottati in altre aree del Paese. O dell’abolizione e del
ridimensionamento delle province, che gestiscono anche la manutenzione
dell’edilizia delle scuole superiori: a Catania, è notizia di questi
giorni, il commissario ha minacciato di tagliare per il prossimo anno
scolastico i riscaldamenti in tutte le ore in cui non vi è attività
didattica”. Fa bene, infine, il Ministro a chiedere maggiore sicurezza
per i nostri alunni. A tal proposito va ricordato che la recente
normativa sulla frequenza obbligatoria di tutto il personale, in
particolare dei docenti, che sono anche dei ‘preposti’, dei corsi sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro non ha ancora trovato applicazione nella
maggior parte degli istituti. È ora di cambiare. Tornando ad investire
nella conoscenza. Anche il nuovo Ministro l’ha capito. Altrimenti è
meglio andarsene.
Anief.org
|
|