Ferie non godute: per l’ANIEF si possono monetizzare
Data: Lunedì, 20 maggio 2013 ore 09:37:36 CEST Argomento: Sindacati
ANIEF non
chiede nessuna nota di chiarimento al MIUR, l’art 56 è chiarissimo: "Le
disposizioni di cui ai commi 54 e 55 non possono essere derogate dai
contratti collettivi nazionali di lavoro. Le clausole contrattuali
contrastanti sono disapplicate dal 1° settembre 2013”. Il ripristino
del pagamento delle ferie dei precari della scuola contenuto
nell’attuale versione della Legge di Stabilità, che a seguito della
spending review non si sarebbero dovute monetizzare, rappresenta un
dato importante perché costituisce il ripristino di un diritto, che se
altrimenti negato avrebbe chiaramente violato tutta la normativa
vigente. L’ art. 2113 c.c. afferma: “le rinunzie e le transazioni
aventi per oggetto diritti del prestatore di
lavoro derivanti da disposizioni inderogabili di legge o di contratti o
accordi collettivi non sono valide.” A tal proposito, riceviamo dai
supplenti diverse segnalazioni in merito alla decisione di alcuni
Dirigenti scolastici che suggeriscono ed in alcuni casi “obbligano” a
richiedere le ferie già maturate. Fino ad un mutamento della normativa
vigente, ANIEF si rivolge a tutto il personale precario interessato e
lo invita a non dare seguito alcuno agli “inviti” a fruire delle ferie
entro lo scadere del contratto, da parte dei dirigenti scolastici. Nel
caso in cui questi ultimi volessero “forzare la mano”,
emanando provvedimenti di collocamento in ferie d’ufficio, sarà
sufficiente inviare una e-mail a ferie@anief.net per richiedere il
modello di risposta da presentare contro tale provvedimento. Nel caso
in cui i dirigenti scolastici non dovessero tenerne conto, confermando
la disposizione delle ferie d’ufficio, Anief fornirà successive
indicazioni per la tutela legale del caso. Ci auguriamo che i dirigenti
scolastici vogliano ascoltare l’appello dell’Anief ed evitare ai
precari un nuovo ricorso alla giustizia che, stante l’attuale quadro
normativo di riferimento, porterebbe l’Amministrazione ad
un’ennesima soccombenza in giudizio e ad un ulteriore esborso di denaro
pubblico per le condanne alle spese legali.
www.anief.org
|
|